Sono stato interpellato da una famiglia residente nel mio paese dove svolgo l'attività professionale per una ipotesi di intervento su un'area di loro proprieta.
La prima ad interpellarmi è stata la madre che mi chiedeva di redigere una soluzione urbanistica dell'area con definizione dei lotti per realizzare 4 unità abitative per i quattro figli.
Dopo verifica della fattibilità dell'intervento ho proposto una soluzione urbanistica con la stesura di disegni e rendering dell'area con inseriti i fabbricati richiesti.
La proposta è stata ritenuta valida e a questo punto sono intervenuti i figli per definire quante unità immobiliari realizzare nonché la richiesta di proporre delle soluzioni di edifici bifamiliari secondo le loro esigenze.
Dopo avere individuato, con l'ausilio di precedenti progetti da me realizzati , le caratteristiche dimensionali e planimetriche dei fabbricati, sono stato stimolato a fare una proposta di progetto specifico per loro.
Fatta una proposta e presentata attraverso disegni di piante, prospetti, rendering, planimetrie di inserimento nel mio precedente intervento urbanistico, mi è stato detto di fermarmi, di non andare avanti con altro lavoro in quanto aspettavano proposte da altri studi professionali ai quali si erano rivolti.
Niente da eccepire se non che dopo un mese di attesa mi comunicano di avere affidato il progetto ad un altro mio collega.
Scelta legittima, tranne un piccolo particolare, il mio compenso era un GRAZIE.
Alla mia richiesta di passare nel mio studio per saldare le mie prestazioni professionali, sono caduti dalle nuvole.
E' vero che non mi avevano firmato nessun incarico scritto e che tutto quello che ho fatto sarebbe stato conglobato nella parcella finale se fossi stato incaricato di passare al progetto esecutivo, ma visto che non si arriverà a conclusione, mi sembra giusto che il mio lavoro venga retribuito-.
Cosa ne pensate voi?
Grazie se mi direte qualcosa in merito.
Cordiali saluti.
golfgriffa52 : [post n° 424384]
Progetto di massima
Salve, per correttezza avresti dovuto informare il cliente è che tutto quello che stavi facendo sarebbe stato costificato. Avresti dovuto presentare un preventivo di spesa e fargli firmare la presa in gestione dell'incarico. Purtroppo questi sono errori che si fanno in buona fede, però è giusto informare il cliente delle spese che dovrà andare a sostenere o eventualmente se ci sono variazioni in corso d'opera. Questa è la mia regola.
penso che hai fatto tu un errore gravissimo perchè dovevi fare una lettera di preventivo e accettqazione dell'incarico, anche parziale, perchè è obbligatorio per legge da ormai una decina di anni se non più.
l'errore è tuo, cerca ora di farti pagare se hai qualcosa di scritto che testimonia che loro erano al corrente diq uanto stavi facendo e che anzi ti stavano anche dando indicazioni.
in assenza di mail o messaggi, è la tua aprola contro la loro e potrebbero benissimo affermare che hai preso l'iniziativa di lavorare a quel livello senza il loro benestare
l'errore è tuo, cerca ora di farti pagare se hai qualcosa di scritto che testimonia che loro erano al corrente diq uanto stavi facendo e che anzi ti stavano anche dando indicazioni.
in assenza di mail o messaggi, è la tua aprola contro la loro e potrebbero benissimo affermare che hai preso l'iniziativa di lavorare a quel livello senza il loro benestare
Quoto i colleghi nel dirti che hai fatto davvero un errore gravissiomo a lavorare a quel livello senza un minimo di incarico scritto.
Detto ciò, io non ho idea di cosa passi per il cervello della gente: davvero pensano di far lavorare un professionista così, gratis et amore? Chissà se ci sono o ci fanno.
Detto ciò, io non ho idea di cosa passi per il cervello della gente: davvero pensano di far lavorare un professionista così, gratis et amore? Chissà se ci sono o ci fanno.
la seconda che hai detto, senza ombra di dubbio, soprattutto se ti vedono titubante e insicura. A prescindere quindi dal preventivo scritto che è sempre importante, bisogna essere chiari e concisi già dal primo approccio con questa gente.