Salve, ho realizzato un box in legno più alto rispetto al permesso per costruire.
In pratica il progetto prevedeva un'altezza di 2.70 cm di colmo, con tetto a capanna doppia falda, il box realizzato è alto al colmo 3.30 cm.
Il geometra incaricato e chi lo ha realizzato ritengono che non c'è da preoccuparsi.
E' da considerare una irregolarità grave?
A quali conseguenze vado incontro?
Posso fare qualcosa?
geo geo : [post n° 438231]
box in legno 50 cm più alto
Bè 60 cm in più di altezza sono ampiamente superiori al 2% di tolleranza costruttiva previsto dalla normativa, il geometra che dice allegramente che non c'è da preoccuparsi, non pensa che a fine dei lavori deve fare una variante con i disegni aggiornati? Certe volte non mi capacito di come lavorino certi tecnici.
Posso sbagliarmi, perché è un caso che non mi è mai capitato, ma potrebbero farti demolire la parte eccedente.
Posso sbagliarmi, perché è un caso che non mi è mai capitato, ma potrebbero farti demolire la parte eccedente.
Ciao,
è stato appena realizzato? Avete già chiuso le pratiche edilizie (variante finale)? Lo hanno fatto più alto di loro iniziativa, senza il tuo benestare?
C'è di molto peggio ma è comunque una irregolarità che potrebbe darti problemi in futuro. Ti consiglio di trovare con professionista ed impresa il modo per regolarizzare la situazione. I tempi in cui si costruiva in difformità dai permessi sono finiti almeno 10 anni fa, ed oggi un grossa fetta delle pratiche edilizie presentate ai Comuni sono sanatorie per risolvere le magagne precedenti. Magagne che impediscono compravendite, ristrutturazioni ed ampliamenti.
è stato appena realizzato? Avete già chiuso le pratiche edilizie (variante finale)? Lo hanno fatto più alto di loro iniziativa, senza il tuo benestare?
C'è di molto peggio ma è comunque una irregolarità che potrebbe darti problemi in futuro. Ti consiglio di trovare con professionista ed impresa il modo per regolarizzare la situazione. I tempi in cui si costruiva in difformità dai permessi sono finiti almeno 10 anni fa, ed oggi un grossa fetta delle pratiche edilizie presentate ai Comuni sono sanatorie per risolvere le magagne precedenti. Magagne che impediscono compravendite, ristrutturazioni ed ampliamenti.
un tecnico che dice che è tutto ok mi chiedo come ragioni. a risponderne col comuen sarete in solido tutti quanti: committente, direttroe lavori e impresa. certo che c'è di peggio, ma avete comunque commesso abuso in quanto avete realizzato un'opera difforme dall'autorizzato.
non ci è dato peraltro sapere se vi erano vincoli: magari non era possibile realizzare oltre la quota indicata per vincoli paesaggistici.
trovi il modo di sanare la situazione onde evitare problemi più grossi in futuro, che le costano dieci volte tanto che a sistemare le cose oggi.
non ci è dato peraltro sapere se vi erano vincoli: magari non era possibile realizzare oltre la quota indicata per vincoli paesaggistici.
trovi il modo di sanare la situazione onde evitare problemi più grossi in futuro, che le costano dieci volte tanto che a sistemare le cose oggi.
Poiché non è la prima volta che si presentano situazioni del genere (salvo in questo caso elogiare la committenza quantomeno per essersi posta giustamente il problema, visto che generalmente se non promotrice è complice di queste situazioni), mi domando il perché di determinate "scelte", a mio giudizio scellerate in proporzione seppur alla relativa gravità, ma allo stesso tempo insensate rispetto al "beneficio" che se ne ricava: certe "operazioni" non valgono nemmeno la pena di essere considerate.
Immagino che il tecnico si sia presentato come colui che tira fuori il coniglio dal cilindro: tra sconsideratezza e reale risoluzione c'è una differenza abnorme.
Consiglio vivamente di segnalare ufficialmente al geometra ed all'impresa la propria disconoscenza del fatto e intimare a uniformare o l'opera al progetto depositato, o a definire una variante (sempre che la maggiore altezza fosse consentita dai regolamenti): magari non si presenterà oggi il problema, ma un domani è piuttosto facile pentirsi (amaramente) di non averlo risolto prima.
Solidarietà.
Immagino che il tecnico si sia presentato come colui che tira fuori il coniglio dal cilindro: tra sconsideratezza e reale risoluzione c'è una differenza abnorme.
Consiglio vivamente di segnalare ufficialmente al geometra ed all'impresa la propria disconoscenza del fatto e intimare a uniformare o l'opera al progetto depositato, o a definire una variante (sempre che la maggiore altezza fosse consentita dai regolamenti): magari non si presenterà oggi il problema, ma un domani è piuttosto facile pentirsi (amaramente) di non averlo risolto prima.
Solidarietà.