Buongiorno, avrei bisogno di un parere in merito ad un intervento su fabbricato in zona A.
Trattasi di una palazzina in zona A con 4 proprietari, di cui solo uno è intenzionato ad eseguire un intervento di messa in sicurezza e restauro della facciata, mentre gli altri non sono disposti a pagare le spese (nonostante la possibilità di accedere al bonus facciate). Non è stato costituito condominio, nonostante questo esista in ragione della sola presenza di un fabbricato avente parti comuni, indipendentemente dalla approvazione di un regolamento o dalla validità del medesimo (v. Cass. 04/06/2008 n° 14813.
Lo stato attuale della facciata è estremamente compromesso dal punto di vista della sicurezza (cornici, balconi, mensole pericolanti e distaccate), soprattutto nella porzione relativa all'appartamento del proprietario intenzionato a fare i lavori.
Secondo voi quest'ultimo può procedere alla messa in sicurezza e al rifacimento della sola porzione di facciata relativa al suo appartamento, qualora non si raggiungesse un accordo?
Scusate la prolissità e grazie per qualsiasi aiuto vogliate darmi.
1987scarlett : [post n° 449352]
Intervento parziale su facciata in centro storico
Fermo restando che il condominio nasce naturalmente per "comunione forzosa" da codice civile e nulla è dovuto, come adempimento, ai fini della sua formazione per immobili composti da meno di 8 proprietari, suggerisco di muoversi dapprima in forma bonaria invitando l'assemblea a discutere delle opere di "messa in sicurezza e restauro", magari evidenziando la carenza dei presupposti di salvaguardia dell'incolumità: inutile dirLe che se non è un tecnico dovrebbe affidarsi ad un professionista.
In ogni caso il ripristino della propria porzione oltre a non essere una valida soluzione, comunque comporta la necessità di una delibera, in quanto anche circoscrivendo l'intervento alla "porzione relativa all'appartamento del proprietario intenzionato a fare i lavori" sempre di parti comuni stiamo trattando.
In ogni caso il ripristino della propria porzione oltre a non essere una valida soluzione, comunque comporta la necessità di una delibera, in quanto anche circoscrivendo l'intervento alla "porzione relativa all'appartamento del proprietario intenzionato a fare i lavori" sempre di parti comuni stiamo trattando.
Grazie @archspf ma l'assemblea ha dato esito negativo, nonostante io sia un tecnico e abbia chiaramento espresso un parere allarmante circa lo stato di conservazione della facciata, tuttavia le persone che abitano nella palazzina non intendono sborsare un euro per i lavori perchè non si pongono proprio il problema della salvaguardia dell'incolumità.
So che si tratta di una procedura anomala, perchè interessa pur sempre le parti comuni dell'edificio, ma non vedo alternativa per salvaguardare gli interessi del cliente che si ritrova un appartamento internamente nuovo di zecca ma esternamente minacciato dal crollo di porzioni di intonaci, balconi privi di mensole, distacchi di cornici ecc...
Ho anche pensato di interpellare l'U.T. del Comune per richiedere la possibilità di intervenire solo su quella porzione che si rivela la più danneggiata.
So che si tratta di una procedura anomala, perchè interessa pur sempre le parti comuni dell'edificio, ma non vedo alternativa per salvaguardare gli interessi del cliente che si ritrova un appartamento internamente nuovo di zecca ma esternamente minacciato dal crollo di porzioni di intonaci, balconi privi di mensole, distacchi di cornici ecc...
Ho anche pensato di interpellare l'U.T. del Comune per richiedere la possibilità di intervenire solo su quella porzione che si rivela la più danneggiata.