Laura : [post n° 456351]

Cila rifiutata dopo il rogito

Buonasera, stiamo per vendere il nostro attuale appartamento e da un accesso agli atti scopriamo che la Cila presentata a suo tempo dal geometra del venditore del ns appartamento era stata rifiutata dopo 2 mesi circa dal nostro rogito. Ovviamente nessuno (venditore e relativo geometra) ci hanno avvisato del rigetto del comune. Tecnicamente il nostro rogito è valido? Il giorno del rogito è stato dichiarato che l’immobile era conforme , ma di fatto i lavori erano ancora aperti (Cila aperta) chi in questo caso avrebbe dovuto tutelarci? Il notaio se ne puo’ tranquillamente lavare le mani? Grazie mille per i vostri spunti.
Adam Richman :
Era una cila in sanatoria? Al di là di questo, comunque, legga bene l'atto della compravendita, dovrebbe riportare che è il venditore a dichiarare la regolarità urbanistica/edilizia dell'appartamento. Quindi nel caso è il venditore ad avere dichiarato il falso.
archspf :
Questo purtroppo accade quando non ci si premunisce di incaricare un proprio tecnico, purtroppo.
In caso di falsa attestazione il rogito si intente nullo e comunque impugnabile dalla parte acquirente.
In ogni caso il problema è del venditore: nel caso le irregolarità non fossero sanabili, procederei per vie legali.
ponteggiroma :
bisognerebbe capire il motivo per cui è stata rifiutata e se si può risolvere facilmente. Se si tratta di una cosa semplice risolvila tu, senza incasinarti con gli avvocati, altrimenti passa per le vie legali
Adam Richman :
Come suggerito dai colleghi, consiglio anche io di capire in primis (tramite un professionista di sua fiducia) cosa abbia impedito il buon esito della cila e se oggi ci siano quindi irregolarità residue (come pare).
Se presenti irregolarità ma sanabili può:
- regolarizzarle senza coinvolgere il precedente venditore (sobbarcandosi lei il professionista ed oneri/sanzioni); può essere una soluzione fastidiosa, ma all'atto pratico più rapida ed efficace in previsione della nuova compravendita;
- sondare il precedente venditore e capire la sua disponibilità a farsi carico del problema;
- rivolgersi ad un avvocato.
Se sono presenti irregolarità che pregiudicano la nuova compravendita è naturalmente opportuno rivolgersi ad un avvocato, che suggerirà come muoversi sia verso il precedente venditore che verso il notaio (a cui credo non siano imputabili responsabilità, fatti salvi errori inconsueti). In ogni caso l'assistenza di un tecnico di sua fiducia è opportuna/necessaria, anche in parallelo all'avvocato
Laura :
Grazie a tutti per i msg, la cila venne rifiutata in quanto il comune non accettava l’abbattimento di ‘arredi fissi’ presenti nel piano superiore mansardato dell’appartamento; arredi fissi peraltro gia’ inesistenti alla nostra prima visita dell’appartamento….venne quindi chiesto l’abbattimento di qualcosa che non esisteva di fatto. Questo è il fatto che trovo inaudito….comunque stiamo cercando di far ripristinare o meglio costruire queste armadiature fisse x poter essere poi in regoka col comune. Grazie mille per le vs idee.
Laura :
In realta’ il nosto intermediario immobiliare (che è una nota societa’ e che ha una sua rete di controlli sugli immobili) avrebbe dovuto fare un accesso agli atti, come normalmente fa x poter avere tutta la documentazione in regola in vista del rogito….e diciamllo pure… la provvigione non è stata certo irrisoria, si tratta di fornire un servizio oltre alla mera vendita.
Laura :
La falsa attestazione c’è stata da parte del venditore del nostro appartamento, e se il rogito risultasse quindi nullo o impugnabile da parte nostra, lui sarebbe costretto a riprendersi l’appartamento e restituirci l’importo pagato?
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