AcasID : [post n° 460220]

Calcolo parcella interior designer con ristrutturazione

Salve a tutti!
Sono stata incaricata di fare la progettazione di ristrutturazione di una Villa. A seguirmi c’è un architetto, un ingegnere ed un geometra.
La progettazione (rilievi, stato attuale, stato di progetto, giallo e rosso, progetto indicativo di illuminotecnica) l’ho fatta tutta io…inoltre, sto sviluppando tutto il progetto degli interni.
Si tratta di una ristrutturazione impegnativa…rifacimento degli impianti idraulici ed elettrici, intonaci, cerchiature, riscaldamento, pavimenti, infissi esterni ed interni….
A seguire la direzione dei lavori sarà l’architetto, ma sarò sempre presente per verificare che vada tutto come pianificato (al massimo possibile).
Chiedo il vostro aiuto per capire come calcolare la mia parcella del lavoro.
Ringrazio in anticipo!
ivodivo :
Quello che vuoi!!!!!!!
Che consiglio vuoi che ti si possa dare? Fai tutto tu, senza nessuna qualifica, senza nessuna firma, senza nessuna responsabilità! Qualsiasi compenso ti verrà corrisposto è (giustamente) versato per retribuire il tuo estro, non c'entra niente con una parcella. E' esattamente quello che accade ad esempio per un pittore e le sue tele, non è che fa una parcella! Fa il suo quadro e lo mette in vendita, potrà venderlo a un milione di euro (vedi Picasso) oppure a cento euro (vedi io...).
Davide C. :
non è proprio così ... lasciando perdere le archistar e gli "scappati di casa" (come si dice dalle mie parti), la parcella (il cui significato è: "La nota delle competenze presentata al cliente da un libero professionista") deve sottostare alle regole di mercato ed a quelle di gestione della propria attività, oltre al netto che vuoi incassare.
Fai tu, davvero, chi opera nel settore applica una percentuale sul costo dell'arredo, altri vanno al mq ... cerca un po' sul web, vedrai che trovi riferimenti utili
ivodivo :
non voglio far polemica e neppure l'azzeccagarbugli ma:
"Una parcella è un tipo di fattura che viene emessa da liberi professionisti iscritti all'Albo di categoria. Questo significa che devono emettere parcelle ad esempio avvocati, ingegneri, notai, consulenti o commercialisti, ma non artigiani o parrucchieri."
Aggiungerei quindi dopo il punto "interior designer" seppur super esperti di ".....progettazione (rilievi, stato attuale, stato di progetto, giallo e rosso, progetto indicativo di illuminotecnica) l’ho fatta tutta io…inoltre, sto sviluppando tutto il progetto degli interni. Si tratta di una ristrutturazione impegnativa…rifacimento degli impianti idraulici ed elettrici, intonaci, cerchiature, riscaldamento, pavimenti, infissi esterni ed interni…."
Scusami AcasID, non prendertela, ma sentire che una interior designer è incaricata per la "progettazione di ristrutturazione" (già la terminologia usata dice tutto....), tra l'altro impegnativa, "seguita" da un architetto, un ingegnere e un geometra è semplicemente deprimente......
AcasID :
Figurati se me la prendo! Qui sembra che l’unica persona che se la prende i sia offesa sia te….
Sono laureata in disegno industriale ma ho sempre lavorato in studi di ingegneria in architettura in Italia e all’estero. Per questo e perché mi piace ho deciso di specializzarmi e fare un Master in Interior Design.
A giudicare le mie capacità sono i clienti che sanno che sono designer e non un architetto.
Per fortuna sono circondata di architetti e ingegneri che non hanno questo pregiudizio povero e mi “seguono” con piacere. Io non posso firmare, ma loro sì e lo fanno volentieri dato che lavoriamo in collaborazione.
Comunque se non volevi fare polemica non perdevi il suo tempo a buttare fuori tutta questa frustrazione.
Onestamente, deprimente sei te.
AcasID :
Grazie, Davide!
Per la parte del interior faccio proprio così ;) è per la parte della ristrutturazione che sto un po’ traballando….cercherò un altro po’ sul web! Un amico architetto mi ha aiutato con un preventivo che avrebbe fatto se fosse per se….ma non trovo giusto perché gestisco parte di quelle voci, ma non tutte! Vediamo! Troverò il modo giusto per farlo….grazie comunque!!
archspf :
Quando il progetto si crede possa essere solo una attività creativa e non una summa di specializzazioni, competenze ed esperienze acquisite, succedono questi 'misunderstanding'. In ogni caso per l'attività di "interior design" puoi chiedere quello che vuoi, mentre per le attività che competono esclusivamente ai tecnici, non potresti neanche mettere la matita sul foglio.
Pertanto saranno loro a dover valutare la loro parcella.
Ivodivo :
Certo che sono frustrato! Come potrei non esserlo!
Sono frustrato non tanto per quello che fai tu ma per il collega che firma per te! Lui sì che essendo iscritto ad un ordine professionale dovrebbe avere coscienza degli obblighi deontologici che ne derivano.
Ma tu ti faresti operare ai legamenti di un ginocchio da un amico infermiere (bravissimo! Fa tutto lui!), seppur seguito da un chirurgo, un ortopedico e un anestesista?
E poi: hai presentato e fatto sottoscrivere al tuo committente un disciplinare d'incarico (OBBLIGATORIO) prima di iniziare a svolgere il tuo lavoro? (non credo, non ne hai i titoli...). Hai un'assicurazione professionale (OBBLIGATORIA) per chi svolge incarichi di questo tipo? (non credo, non ne hai i titoli...).
Ti è chiaro adesso qual è il problema?
E in più ti presenti sul portale "professione architetto" dicendo ad architetti che tu svolgi le stesse mansioni di un architetto, pur non essendo architetto e con un architetto che firma per te..... Come puoi pensare che all'architetto che ti legge non girino le balle?
Tra l'altro per coerenza dovresti andare su "professione ingegnere" (fortunatamente non esiste) e porre la stessa questione (visto che ti occupi anche di cerchiature).... Poi facci sapere come reagiscono....
AcasID :
Ma forse non hai capito che non sto rubando lavoro di nessuno….
Lavoro in collaborazione con architetti ed ingegneri.
Come detto precedentemente ho sempre lavorato in studi di architettura ed ingegneria….facendo progetti, seguita da loro.
Questo non è un lavoro diverso da quello che ho sempre fatto!
Paragonandoti, io in questa “chirurgia” sono la strumentista. Tutti i progetti vengono supervisionati da professionisti, sono loro a dirmi se i cambiamenti strutturali e non sono possibili o meno. Non sono scema e neanche irresponsabile! So le mie capacità e limiti….non è che mi metto a calcolare una cerchiatura o a fare direzione lavori di un cantiere. Qui c’è un grave problema di interpretazione!
Non capisco perché quando sono a lavorare dentro gli studi di architettura e ingegneria vado bene come progettista e creativa, ma se decido di fare lo stesso identico lavoro come professionista autonoma in collaborazione con colleghi, non va bene. Questo a me sembra ipocrisia….
Qui la mia domanda era molto semplice: quanto chiedere ai clienti per la parte di progettazione! Lavoro che ho fatto da anni da dipendente (contrattata) negli studi, ma la prima volta come autonoma. Ps.: l’ingegneri e architetti vengono pagati per la parte che fanno loro!
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