Edo 15 : [post n° 461177]

art. 10 lett. d DPR 380 e BONUS

Ciao a tutti,
domanda secca: Una ristrutturazione edilizia ai sensi dell'art. 10 lett. d ha accesso alle agevolazioni? verrebbe da dire di no, in quanto l'AdE parla solo di art. 3, ma ne siamo proprio sicuri?
Nel mio caso si tratta di un intervento di ristrutturazione su edificio con vincolo paesaggistico. Non farò demolizione e ricostruzione, ma, dovendo aggiungere un'apertura (per questioni aero-illuminanti) l'intervento ricade in Rist. Pesante (con annessa SCIA alt.).
Possibile che un'intervento del genere, che rientra tranquillamente nella definizione dell'art 3 del dpr, non possa accedere alle agevolazioni fiscali?
Per quanto mi riguarda l'art 10 indica solo il tipo di titolo edilizio necessario, non definisce nuovi interventi edilizi...
A mio avviso è evidente, per esempio, che Il recente decreto bollette, che ha reso "ristrutturazione edilizia pesante" (e non più NC) le demolizioni e ricostruzioni non fedeli di edifici con vincolo ex lege , sia stato fatto apposta per rendere agevolabile questo tipo di demo-ricostruzione (in ogni caso ai sensi dell'art 10).
Chiedo a coi esperti, cosa ne pensate?
Come impostereste una pratica per Rist Ed. art 10 per farla rientrare nelle agevolazioni?

Grazie mille

PS. Ho già letto tutti gli articoli del mitico Pagliai, che però in questo caso non mi ha convinto.
archspf :
L'art. 10 definisce invece specifici interventi di trasformazione, sostituzione edilizia o nuova costruzione, soggetti a pdc, e che sono ben diversi da quelli dell'art. 3.
Pertanto Si siamo sicuri che siano esclusi tutti gli interventi ai sensi dell'art. 10, visto che l'ADE fà riferimento all'articolo di legge.
Edo 15 :
Ciao @archspf,
grazie del commento!
ma quindi quanto riporta ProfessioneArchitetto è falso?
"La ricostruzione (non fedele) di edifici in aree tutelate ex lege diventa ristrutturazione e accede ai bonus edilizi"
[p+A news: La-ricostruzione-non-fedele-di-edifici-in-aree-tutelate-ex-lege-diventa-ristrutturazione-e-accede-ai-bonus-edilizi]

Qui si parla della novità relativa alle demolizioni e ricostruzioni "infedeli" con vincolo, ma penso si possa generalizzare, o sbaglio?

Quel che è certo è che queste norme sembrano scritte apposta per far confusione.

Grazie
desnip :
Ma hai letto bene l'articolo? Il decreto energia ha appunto intordotto modifiche all'art. 3, per cui adesso rientrano anche gli interventi di questo tipo su immobili con vincolo paesaggistico.
Quindi è proprio l'art. 3 che è stato modificato, per cui ora comprende un maggior numero di interventi e di conseguenza sono agevolati più interventi.
Edo 15 :
Ciao Desnip
ti assicuro che ho studiato a fondo la normativa e ogni articolo online. Nonostante ciò continuo ad avere dei dubbi.
So bene che il decreto energia ha inserito le demo-ricostruzioni "infedeli" tra gli interventi di ristrutturazione edilizia art 3. Ma so anche che non ne ha variato la procedura, tant'è che è stato modificato contestualmente anche l'art. 10.
In sostanza: un intervento di demolizione e ricostruzione infedele con vincolo ex lege richiederà sempre e cmq un PDC (Ristrutturazione pesante ai sensi dell'art 10 lett.d). Questo ne limita l'accesso ai bonus? Non sembrerebbe, ma è proprio qui che sorge la mia domanda.

A mio avviso l'art 10 indica solo gli interventi soggetti PDC senza definirne la "natura", proprio come l'art 22 in merito alla SCIA.
desnip :
"So bene che il decreto energia ha inserito le demo-ricostruzioni "infedeli" tra gli interventi di ristrutturazione edilizia art 3.": non è esattamente così. Ha inserito le demoricostruzioni infedeli, come le chiami tu (a proposito, mi piace questa definizione!) solo per i cosiddetti vincoli galassini e per i centir storici, laddove i comuni non abbiano legiferato diversamente.

"A mio avviso l'art 10 indica solo gli interventi soggetti PDC senza definirne la "natura", proprio come l'art 22 in merito alla SCIA."
Questo è un mio vecchio cavallo di battaglia.... Infatti la modulistica PDC (e Scia alternativa), almeno quella standard, non prevede la possibilità di presentare titoli di questo tipo per interventi ex art. 3. Per questo sto sempre a battagliare con colleghi che vogliono presentare la Scia alternativa anche per interventi che non la richiederebbero col rischio di far perdere i bonus ai clienti.
Cmq io opero in Campania, mi risulta che in altre regioni i moduli siano "tarati" per richedere pdc e Scia alternativa ex art. 3. (cosa consentita dal comma 3 art. 10).
Edo 15 :
@Desnip, "mi risulta che in altre regioni i moduli siano "tarati" per richiedere pdc e Scia alternativa ex art. 3. (cosa consentita dal comma 3 art. 10)"
Esatto, secondo me il discorso è tutto qui. Io lavoro a Torino, e la SCIA alternativa non da come opzione gli interventi ex. Art. 3. L'unica soluzione che mi viene in mente è flaggare "altro" e inserire in descrizione " Intervento di Ristrutturazione edilizia ai sensi dell'art 3 dpr 380 etc...).
Il mio caso è ancora diverso, devo semplicemente aggiungere un'apertura in un edificio esistente con vincolo paesaggistico (non galassino). Di per se l'intervento rientra pienamente tra quelli descritti all'art 3 lettera d, ma la nuova apertura mi impone la SCIA alternativa, ponendomi di fronte all'illogico dilemma...
Edo 15 :
@Archspf, per farla breve:
Secondo te, alla luce delle nuove norme, una demolizione e ricostruzione con diversa sagoma in una zona con vincolo Galassino, ad oggi può essere agevolato?

Se io, a Torino, dovessi fare un intervento del genere dovrei fare SCIA alternativa per Ristrutturazione Edilizia Pesante (ai sensi dell'art.10 comma 3). Se questo non è agevolabile, che senso avrebbe avuto far rientrare detto intervento da NC a RE?

Grazie mille ad entrambi per l'interessamento!
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