ing.mzz : [post n° 466456]

Computo metrico Bonus 50%

Buongiorno a tutti, in seguito ad un condominio che vorrebbe usufruire del bonus 50% per il rifacimento dei cementi, pulizia mattone faccia a vista... tutti interventi in Edilizia Libera (e MO in parti comuni), per il quale avevo pensato, dato che non ho obbligo di asseverare la congruità spese, di fare un computo metrico chiuso a corpo e farlo prezzare alle ditte anzichè utilizzando il prezzario. E' fattibile secondo voi? oppure anche in assenza di congruità spese devo necessariamente utilizzare i prezzari per beneficiare del 50%?
Grazie in anticipo.
Valerio :
Io in linea generale, soprattutto nel caso di condomini e indipendentemente dalla necessità di asseverare la congruità delle spese, il computo metrico (anche chiuso a corpo) lo faccio sempre estimativo - da prezzario - per dare agli amministratori e ai condomini un parametro di riferimento. Dopodiché dal CME estraggo il CM da dare alle imprese insieme alla lista dei lavori e delle forniture (che non è altro che l'elenco delle voci di computo sul quale riportare accanto il prezzo d'offerta).

Tanto alla fine il computo lo devi fare e se ti basi comunque sulle descrizioni da prezzario che tu lo faccia estimativo o meno lo sforzo è lo stesso (e ti aiuta a supportare il condominio nell'eventuale scelta del contraente).
ing.mzz :
Grazie Valerio per la risposta! Si esatto penso anche io di fare come hai detto tu in modo da dare all'Amministratore un'orientazione sulla spesa da sostenere.

Se ho capito bene dunque, nel bonus 50%, in caso di edilizia libera (senza obbligo di congruità prezzi) non ho vincoli di massimale sulle singole voci di computo metrico ma solo sul totale (famosi 96.000 x n° u.i.), ancorchè optassi per cessione credito o sconto fattura?

Questa cosa verrebbe meno nel caso ricadessi "in congruità prezzi" e quindi dovrei necessariamente fare il computo metrico estimativo con prezzario regionale. In questo caso il 50% sarebbe riconosciuto per ciascun intervento fino al valore del prezzario. Se la ditta poi, per la singola lavorazione (esempio tinteggiatura) chiede un prezzo maggiore di quello da prezzario, il 50% è riconosciuto esclusivamente fino alla voce da prezzario?
Grazie in anticipo.
archspf :
Il metodo di prassi è quello descritto da @valerio:
- Computo metrico estimativo (che di base serve anche per orientare la propria parcella)
- Capitolato (Computo Metrico)

Per la congruità.
- Se in edilizia libera o interventi inferiori a 10.000 il limite è solo quello costituito dal massimale.
- Se non in edilizia libera e per interventi maggiori di 10.000 si applica la congruità delle spese con Asseverazione e visto di conformità. L'Asseverazione è corredata del computo metrico estimativo ed eventuali analisi prezzi redatto sulla base del prezzario Regionale o DEI.
Per ogni lavorazione occorre effettuare un confronto tra il prezzo praticato dall'impresa e quello congruo da prezzario. Si hanno pertanto solo due scenari (per prezzo congruo si intende quello determinato dal computo metrico):
a) per importi inferiori al prezzo congruo si prendono in considerazione quelli praticati
b) per importi superiori al prezzo congruo si agevola solo a concorrenza e l'eccedenza è a totale accollo del contribuente

Il tutto va poi sempre ricondotto entro la soglia del massimale omnicomprensivo (96.000 x n° u.i.)
Valerio :
Concordo con quanto scritto sopra.
L'approccio ipotizzato da @archspf è sicuramente cautelativo. Va però detto che la congruità potrebbe essere valutata sul totale della singola categoria di lavorazioni, o al più sul totale del computo, senza necessariamente il confronto voce per voce (cioè ammettendo compensazioni tra una voce e l'altra e solo l'eccedenza dal totale trasferirla al committente). Non mi pare scritto da nessuna parte che bisogna procedere a verificare la congruità voce per voce rispetto al prezzario di riferimento (per gli interventi di efficientamento energetico ad esempio l'Allegato A, punto 13 del DM 06/08/2020 e s.m.i. parla di verifica di congruità per "tipologia di interventi").

Comunque nessuno vieta di mandare il computo metrico estimativo anche all'impresa e far fare l'offerta applicando uno sconto sulla voce di prezzario (così sicuro ogni voce torna).

PS. Per la congruità lascia perdere il prezzario regionale. Usa i prezzari DEI aggiornati.

PSS. Se usi il "bonus facciate" non vale l'esonero per attività edilizia libera.
archspf :
Il tema della verifica su singola voce, trae spunto da alcune riflessioni di casi particolari ove anche interpelli personali rimandano ad un metodo analitico:
[post n° 456396]

Tuttavia concordo come in altre occasioni mi è capitato di dire, che coesistono due approcci, in mancanza di una linea guida ufficiale (aldilà dell'interpretabilità del punto 13.1):
a) confronto del costo per tipologia tra prezzo opera compiuta e preventivo
b) confronto del costo per singola voce tra prezzo lavorazione e preventivo

Quest'ultimo diventa indispensabile soprattutto in presenza di più fornitori e/o di forniture acquistate direttamente dal committente.
ing.mzz :
Buonasera, grazie per i preziosi consigli. Visto che siamo in tema di consigli, voi come trattare l'analisi del prezzo in casi particolari come l'occupazione di suolo pubblico?

Mi spiego meglio, alcuni importi non sono facilmente quantificabili come la parcella del professionista geometra per la richiesta di occupazione suolo pubblico, oppure ancora la preventiva rimozione delle parabole in facciata al condominio etc etc. In tali casi a parere mio è possibile riferisci a prezzi a corpo che poi giustificherò con -analisi di mercato- ovvero mi informo tra ditte e colleghi geometri per conoscere il prezzo per fare quel tipo di opera. In sede di asseverazione poi giustificherò tutto quando appunto riportando che ho fatto delle indagini di mercato.

E' corretto?
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