tango : [post n° 480973]

Difformità progetto edilizio e planimetria catastale

Ho ereditato una casa a Roma di 47 mq (zona PRG non soggetta a vincoli paesaggistici) che vorrei vendere. Ho notato una difformità tra il progetto edilizio autorizzato dal Comune (1961, privo di varianti) e la planimetria catastale d'impianto (del 1964 e conforme allo stato attuale dei luoghi). In particolare, nel progetto edilizio risulta che uno spazio di circa 0,25 mq nella mia cucina sarebbe un ripostiglio del disimpegno all'ingresso della u.i. adiacente. Anche nella planimetria catastale d'impianto della vicina questa rientranza non risulta. In effetti, in entrambi gli immobili non vi è e non vi è mai stata. Trattandosi di una difformità inferiore al 2%, di cui ai parametri dell'art. 34-bis del T.U. DPR 380/2001, può rientrare nelle cd. "tolleranze costruttive"? Cosa fare?
archspf :
Non è una difformità valutabile in seno all'art. 34-bis che riguarda i parametri della singola unità immobiliare e non financhè la diversa distribuzione spaziale o "perequativa" delle superfici.
Se è stato aggiunto/sottratto, per quanto esiguo, un "vano" ad una unità, va sanato con ricorso molto probabilmente ad una CILA tardiva per frazionamento, coinvolgendo necessariamente la proprietà adiacente. Rivolgersi ad un tecnico locale.
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