Dodo22 : [post n° 480978]
Validità planimetrie catastali condono
Buonasera, visto che è la prima volta che mi capita, chiedo suggerimenti a voi più esperti. Su un fabbricato è presente sia il progetto originale e sia un condono regolarmente rilasciato (1985) che riguarda un aumento volumetrico e opere non computabili come superfici e volumi (pensilina e aumento di aperture). Lo stato di fatto presenta una distruzione interna diversa da progetto originale ma quasi simile alla planimetria catastale allegata al condono. È corretto impostare come stato legittimo la planimetria catastale allegata al condono, nella sua interezza e non soltanto per le porzioni oggetto di condono? Grazie
Al condono dovrebbe essere allegato un rilievo dello stato di fatto, che è poi la situazione da condonare.
Al condono è allegata solo la planimetria catastale con evidenziate le zone oggetto di aumento di volume da condonare. Logicamente la planimetria catastale contiene anche la distribuzione interna come da stato di fatto al momento del condono, ma non è espressamente dichiarato che il condono riguarda anche la distribuzione interna. Il mio dubbio è se devo considerare come legittima la distribuzione interna del progetto originale oppure quella della planimetria catastale contenuta nel condono? Grazie
Se al condono, come nel 99% dei casi, è allegata la sola planimetria catastale, questa costituisce titolo legittimo, unitamente alle relazioni, perizie e dichiarazioni per le quali si è presentata la domanda ed ottenuto l'autorizzazione.
Per principio assorbente occorre considerare le opere di rango maggiore.
Tuttavia se "Lo stato di fatto presenta una distruzione interna ... quasi simile alla planimetria catastale allegata al condono", il problema non si pone poichè va comunque fatta prima una sanatoria formale, dal momento che non sussiste lo stato legittimo.
Per principio assorbente occorre considerare le opere di rango maggiore.
Tuttavia se "Lo stato di fatto presenta una distruzione interna ... quasi simile alla planimetria catastale allegata al condono", il problema non si pone poichè va comunque fatta prima una sanatoria formale, dal momento che non sussiste lo stato legittimo.
Devi conforntarti con l'ufficio tecnico e vedere come interpretano la cosa. Secondo me la distribuzione interna non interessata dal condono deve essere oggetto di sanatoria. Purtroppo siamo in una situazione kafkiana in cui la normativa chiede rigore formale riguardo alla regolarità, rigore da applicare ad anni in cui le cose si facevano in modo tutt'altro che preciso, spesso senza dolo
Si certamente devo fare la sanatoria per le difformità tra lo stato attuale e la planimetria del condono 85. All'ufficio tecnico in prima battuta mi hanno risposto che lo stato legittimo era la planimetria del condono 1985 poi sono tornati sui loro passi dicendo che forse bisogna considerare anche il progetto originale. Alla fine hanno detto di non avere una risposta. In pratica non ho risolto niente. Come faccio a descrivere graficamente in modo chiaro lo stato legittimo, viste le varie sovrapposizioni che ci sono state nel corso degli anni? All'inizio pensavo di farlo con dei retini evidenziando le zone oggetto di condono e quelle del progetto originale. Ma il fatto è che il condono del 1985 riguarda anche genericamente "aumento di aperture" senza identificare quali sono e per cui riguardano tutte le aperture. Cosa mi suggerite? Grazie per il supporto
Bisogna fissare un punto dello stato considerato legittimo: il progetto originario o la planimetria di condono. Io considerei stato legittimo il condono per la quota parte delle opere oggetto dello stesso, il progetto iniziale per il resto dell'edificio (quindi, se ho ben capito, come te). Purtroppo senza conoscere i dettagli faccio fatica a capire quell' "aumento di aperture". Però veramente, questa risposta è proprio quella che ti deve dare l'UT... Se non cambia molto in termini sostanziali, prendi il caso peggiore
Davvero "al condono nel 99% dei casi, è allegata la sola planimetria catastale"?
Io ne ho fatte di pratiche ai tempi e mai, e dico MAI, abbiamo allegato la planimetria catastale...
Io ne ho fatte di pratiche ai tempi e mai, e dico MAI, abbiamo allegato la planimetria catastale...
Confermo che nel faldone visionato durante l'accesso agli atti c'è solo la planimetria catastale. Il resto dei documenti presenti sono calcoli di oblazioni, foto dell'abuso, una breve relazione e il condono rilasciato. Non c'è altro.