Ciruzz : [post n° 492137]

CILA

Buonasera a tutti,

devo presentare una CILA per opere interne. Mi confermate che non è necessario nominare il direttore dei lavori? Tale ruolo può essere assunto direttamente dal proprietario dell'immobile è corretto?
Ci sarà da presentare esclusivamente la CILA e successivamente la fine lavori o SCA (nel caso di lavorazioni che comportano modifiche a impianti o quant'altro che possa inficiare le condizioni di salute, sicurezza, igiene, ecc...). Non penso di saltare nulla, è corretto?
archspf :
Non confermo affatto.
River B :
Buongiorno, nonostante la normativa e la prassi a volte per interventi edilizi minori lascino facoltà della non obbligatorietà del direttore dei lavori (anche per ragioni di risparmio economico) tuttavia demandare compiti e responsabilità tecniche al committente pare una interpretazione facilona della norma. Per questo consiglio di consultare i contributi del collega Ing Carlo Pagliai.
Ciruzz :
Buongiorno River B, il senso era mantenere il più possibile bassi i costi per il cliente. non per scappare da responsabilità. potresti spiegarmi meglio perchè la reputi un'interpretazione "facilona"?

A "archspf" chiedo invece di motivare la sua risposta per avere un confronto costruttivo. Negare senza esprimere un parere costruttivo non serve a molto...

Grazie
River B :
@ Ciruzz...1 - il committente non essendo un tecnico non è tenuto ad essere al corrente della normativa edilizia ed a gestire una realtà in fieri come quella di un cantiere di modo da non complicare la faccenda 2- avendo un' intepretazione più restrittiva della norma si garantisce un miglior risultato per le parti, purtroppo tale obiettivo non va di pari passo con le esigenze di mercato. Si ricordi di nominare un CSP/CSE se necessario saluti
alex :
Che sia preferibile per il committente avere un direttore dei lavori è innegabile, ma rimane comunque il fatto che non sia obbligatorio nominarlo per la presentazione di una cila. Considerata la saccenza di alcuni committenti che poi puntualmente si rivelano dei perfetti idioti nella gestione dei lavori, e per esperienza, credo sia più conveniente per il tecnico, in questi casi, non fare direzioni lavori ma solo limitarsi alla asseverazione della pratica edilizia.
davide :
quoto alex, l'unica cosa è che se il progetto non viene rispettato e magari i RAI non vengono soddisfatti, allora può essere un problema per chiudere i lavori. Magari, stabilisci con cliente che una volta che vengono modificati i tavolati e sono ancora al rustico, ti devi fare un sopralluogo per verificare la coerenza con la CILA
Ciruzz :
Che poi tra l’altro se non sbaglio (in tal caso correggetemi) la cila non ha una scadenza del termine per la chiusura dei lavori. NB non sto dicendo che non si debbano chiudere. Ma se non erro in questi casi in cui la DL non è richiesta anche il proprietario ha la facoltà di chiuderli
alex :
Esatto davide, qualche sopralluogo di controllo durante e finale vanno fatti (ovviamente sotto compenso) ma solo per verificare la rispondenza con il progetto; una specie di direzione lavori leggera ma solo in quei casi dove si capisce fin dall'inizio che con il committente non è aria. In tutti gli altri casi sostengo la direzione lavori a vita altrimenti non avrebbe senso lasciare l'esecuzione dei lavori di un tuo progetto nelle mani di qualcun'altro.
archspf :
Ragazzi, la Direzione Lavori consiste (anche) nella verifica della rispondenza dell'esecuzione al progetto alle norme ed alla regola dell'arte, presuppone un collaudo finale che integra la fine lavori: ora ditemi come potrebbe farla un committente che non solo non ha titolo ma nemmeno la benchèminima idea di cosa implichi una "attività" del genere.
Ricordo solo che la CILA, in parte, è il retaggio della DIA e che numerosi comuni (Roma inclusa ed in primis) pretendono giustamente la figura del DLL, che piaccia o meno alle visioni "semplicistiche" dei committenti, che per comprarsi la borsa firmata spendono 4.000€, poi però non intendono pagare il professionista, perché si sentono istruiti da riviste e trasmissioni televisive.

Spiegatemi come fate a collaudare le opere, se non avete seguito i lavori: sul piano pratico, quello delle responsabilità non lo nomino proprio perché si aprirebbe un mondo a parte ;-)

E se il committente realizza nel corso dei lavori un abuso?

@Ciauzz la Cila ha scadenza eccome; la comunicazione della fine dei lavori è una cosa (a nome - e per conto - del committente), il certificato di fine lavori è rilasciato dal tecnico abilitato (direttore dei lavori), insieme a tutte le altre dichiarazioni del caso.


Molto spesso basta il buon senso....
Ciruzz :
@archspf penso che in tutto ciò ci sia un po’ di “confusione”.
In questi casi bisognerebbe fare riferimento a specifiche normative e non “la CILA discende da..” io una norma che dica che la CILA ha una durata massima di X anni non l’ho trovata. Che poi sia consigliabile rispettare il termine massimo di 3 anni stabilito per la SCIA è un altro discorso. La chiusura dei lavori si rende necessaria anche per l’accesso ad eventuali bonus e detrazioni. Ma, stando alla norma, dal momento che il committente ha la facoltà (su sua specifica richiesta) di esser nominato come DL ed ha la facoltà, se dotato di firma elettronica, di trasmettere la comunicazione di fine lavori perché non potrebbe farlo? Che senso ha inserire in questo anche il certificato di fine lavori? Ovvio è che non stiamo parlando di modifiche di tavolati o altro (lavori un po’ complessi) ma semplicemente di una modifica delle finiture (che potrebbe essere soggetta a semplice CIL) con annessa modifica dell’impianto elettrico (per cui è richiesta la CILA). Non mi sembrano lavori impossibili e se il committente lo desidera perché vietargli la possibilità di farlo?
Spiegami meglio la questione del certificato di fine lavori perché in tutto ciò mi son perso… non mi risulta sia un allegato obbligatorio per la comunicazione di fine lavori…
Archifish :
La CILA prevede una scadenza (eventualmente prorogabile) e prevede, pertanto, la presentazione di una fine lavori che deve essere corredata, senza se e sanza ma, dall'asseverazione del Direttore dei Lavori (rispondenza al progetto depositato).
Se le opere non prevedono la necessità della nomina della DL, allora significa che non necessitano di una CILA.

PS
I clienti si fottano. Devono entrare nell'ottica che la prestazione professionale prevede "n" adempimenti, senza possibilità di scelta. I tecnici, per contro, devono smettere di ragionare nell'ottica di far risparmiare la committenza erodendo gli adempimenti e quindi le parcelle. Se i clienti vogliono risparmiare non facciano i lavori, oppure vadano a limare su altre voci di costo (ci sono pavimenti da 20 €/mq, rubinetti da poche centiania di euro e porte da 250 € cadauna).
Kia :
Il mio comune dice sul r.e. che "è facoltà" (non obbligo)dichiarare la fine lavori. Io onestamente fatta solo quando a seguire faccio la segnalazione certificata di agibilità con contestuale dichiarazione fine lavori. Se poi i clienti non vogliono fare variazione catastale (sono affari del cliente e dell'agenzia delle entrate), basta, si termina il cantiere e fine...sempre che io sia implicata in una direzione lavori, perché la cila può anche non averlo checché se ne dica. La Cila per molti aspetti assomiglia alla vecchia Dia ma per tante cose direi di no.
archspf :
"Ovvio è che non stiamo parlando di modifiche di tavolati o altro (lavori un po’ complessi) ma semplicemente di una modifica delle finiture (che potrebbe essere soggetta a semplice CIL) con annessa modifica dell’impianto elettrico (per cui è richiesta la CILA)"
La confusione permettimi la stai facendo tu dichiarando implicitamente tutte opere per cui NON E' RICHIESTO TITOLO EDILIZIO!
Kia :
Ciruzz, fai una bella cosa: chiedi all'ufficio tecnico edilizia del tuo comune perché mi pare di capire qua sul Forum che ogni Comune chieda cose diverse. Da me c'è "facoltà di" chiudere i lavori della Cila con una comunicazione e mi accettano Cila senza D.L.
Ciruzz :
Grazie @kia.
Il problema è che @archspf non sa neanche che se modifichi gli impianti non sei più in edilizia libera ma va beh. Fiato sprecato.
archspf :
@Ciruzz deve essermi sfuggita una modifica dell'ultimo momento, visto che dal 2018 è (o dovrei dire era? domanda ovviamente sarcastica) consolidata l'edilizia libera per gli interventi NON RILEVANTI URBANISTICAMENTE, come da combinato disposto tra D.Lgs 222/2016 e Glossario Edilizia Libera 2018. Riferimenti e prassi che mi pare tu non conosca.

L'unica cosa sprecata è il mio tempo dedicato a dover rispondere ancora a certe cose (peraltro relative ad argomenti ridondanti anche solo su questo forum) nel 2025....

Ma a quanto pare non sei qui per ricevere risposte sensate ma solo per avere conferme delle tue presunzioni.
Ciruzz :
È il primo riferimento normativo che dai. Ti ringrazio ora è stato uno scambio costruttivo. A me i comuni per certe cose hanno sempre chiesto la cila e mi son sempre fidato senza entrare nel merito.
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