Ciao a tutti colleghi,
io mi trovo ad avere 10 anni sulle spalle di esperienza come collaboratrice in uno studio (quindi alla fine pseudo dipendente con p.iva), ho un fisso mensile con possibilità di avere % su lavori più grandi (sinceramente mai visto un euro in più fino ad ora) e possibilità di avere miei lavori ma come immagino sappiate non è così semplice trovare. Oltre a non prendere uno "stipendio" adeguato, vedo che se arrivano lavori più piccoli, vengono girati a colleghi esterni allo studio per mancanza di tempo (ad esempio potrei farli io invece ed essere pagata io, oltretutto.). Mi sento sfruttata all'ennesima potenza, non valorizzata e mi sta proprio passando la voglia di fare questo lavoro.
Mi chiedevo se qualcuno avesse voglia di raccontare, nel caso avesse avuto esperienze simili, come ha risolto? come cambiare? Andare in altri studi temo abbia poco senso e ci si ritrovi sempre in situazioni analoghe, tentare i concorsi pubblici o entrare in qualche azienda?
ArchiConfused : [post n° 497220]
dipendente con p.iva
Magari lo hai già fatto ma spesso per timidezza non si fa. Prova ad entrare a gamba tesa e a chiedere che vengano passati a te i lavori minori invece di darli fuori. A mio avviso queste situazioni assurde (cavolo, prima di darli fuori magari pensare che a te farebbero comodo) vanno approfondite. Vedi un attimo come reagiscono. Se non cambia niente anche se tu ti sei proposta, secondo me può essere un input a valutare altre opzioni con più serenità perchè ti sei "disaffezionata"un pochino ancora di più di quello che già sei...non so se mi spiego.
Diciamo che loro non sono obbligati a passarteli
Ma penso che per stima e anche per educazione sia scontato chiedere a un collaboratore "potrebbe interessarti?"
Ma penso che per stima e anche per educazione sia scontato chiedere a un collaboratore "potrebbe interessarti?"
L'epilogo lo si può prevedere, comunque tentar non nuoce.
Dal punto di vista di chi potrebbe passarti un lavoro:
- ti paga un fisso, e tu sei li a fare quello che ti chiede, perchè complicarsi la vita?
- proporti di portare avanti un lavoro per conto tuo ha senso se lo fai al di fuori della disponibilità che già gli garantisci, senza creare scompensi in studio;
- ha senso se questo per lui comporta un risparmio economico, tu fai un lavoro pagato da altri, lui ti paga di meno;
Dal tuo punto di vista:
- ha senso se a fronte dello stesso impegno c'è un vantaggio economico;
- ha senso se il tutto viene svolto nelle normali giornate lavorative, orari lavorativi, escludendo ipotesi di fine settimana, serate, ecc. ecc.
A questo punto:
- Molto più comodo proporre questa opportunità ad un soggetto esterno;
- Si fa bella figura, si chiede anche un riconoscimento economico in cambio;
- Si mantiene anche la firma sul progetto, perchè no, chi offre un lavoro è sempre in una posizione di vantaggio;
- Tu continui a fare il tuo lavoro alle condizioni decise da qualcun'altro, senza iniziare neanche a pensare di poter guadagnare di più;
Se mostri interesse per la cosa magari te lo fanno fare, nel tuo tempo libero.
Dopo dovrai valutare se sia più redditizio rispetto ad un qualsiasi altro secondo lavoro.
Dal punto di vista di chi potrebbe passarti un lavoro:
- ti paga un fisso, e tu sei li a fare quello che ti chiede, perchè complicarsi la vita?
- proporti di portare avanti un lavoro per conto tuo ha senso se lo fai al di fuori della disponibilità che già gli garantisci, senza creare scompensi in studio;
- ha senso se questo per lui comporta un risparmio economico, tu fai un lavoro pagato da altri, lui ti paga di meno;
Dal tuo punto di vista:
- ha senso se a fronte dello stesso impegno c'è un vantaggio economico;
- ha senso se il tutto viene svolto nelle normali giornate lavorative, orari lavorativi, escludendo ipotesi di fine settimana, serate, ecc. ecc.
A questo punto:
- Molto più comodo proporre questa opportunità ad un soggetto esterno;
- Si fa bella figura, si chiede anche un riconoscimento economico in cambio;
- Si mantiene anche la firma sul progetto, perchè no, chi offre un lavoro è sempre in una posizione di vantaggio;
- Tu continui a fare il tuo lavoro alle condizioni decise da qualcun'altro, senza iniziare neanche a pensare di poter guadagnare di più;
Se mostri interesse per la cosa magari te lo fanno fare, nel tuo tempo libero.
Dopo dovrai valutare se sia più redditizio rispetto ad un qualsiasi altro secondo lavoro.
Si ma concordo con tutto ovviamente,
in realtà il mio discorso voleva essere più ampio.
MI sembra di capire, anche da altre esperienze di cui ho letto sul blog, che fare "carriera" o comunque avanzare a livello professionale ed economico in uno studio privato è praticamente da considerarsi impossibile. Quindi ad un certo punto si arriva al bivio, mettersi in proprio e lavorare da soli (con tutti i rischi annessi e connessi) o cambiare strada e cercare di capire se nel pubblico o nel privato (aziende, non più studi).
E' sconfortante vedere che questa situazione si verifichi sia in piccoli studi che in contesti più strutturati.
in realtà il mio discorso voleva essere più ampio.
MI sembra di capire, anche da altre esperienze di cui ho letto sul blog, che fare "carriera" o comunque avanzare a livello professionale ed economico in uno studio privato è praticamente da considerarsi impossibile. Quindi ad un certo punto si arriva al bivio, mettersi in proprio e lavorare da soli (con tutti i rischi annessi e connessi) o cambiare strada e cercare di capire se nel pubblico o nel privato (aziende, non più studi).
E' sconfortante vedere che questa situazione si verifichi sia in piccoli studi che in contesti più strutturati.
io il suggerimento iniziale di "testarli" lo intendevo per pratiche minori come dice il collega che a loro non interessano e le deviano su altri colleghi. Chiaramente intendo che le stesse vengano passate ad ArchiConfused che se le fa di notte o nel fine settimana o quando vuole ma non in ufficio. Devono essere un vantaggio economico per ArchiConfused e la cosa non si deve mescolare con quello che già fa per lo studio. Passano la pratica come già fanno con altri colleghi, per loro nessuna differenza. Ragazzi, adesso non so che pratiche siano ma per esempio un docfa penso sia gestibilissimo in parallelo col lavoro in studio senza mescolare le carte. Certo che se gli dicono, "bon allora ti detraiamo dal fisso quello che fatturi per il lavoro passato", gli dici "niente da fare, continuate pure a passarle ad altri. La proposta io la ho fatta per averlo IO un vantaggio."
Scuramente a fine anno vorrei rivedere un pò la mia posizione (soprattutto economica) perchè non sono stati rispettati gli accordi iniziali.
Io non sono più disposta a lavorare nè di notte nè nei week end (a meno che non ci sia qualche urgenza) soprattutto per percepire un fisso da fame. La passione e la dedizione per il lavoro hanno comunque dei confini, non si può vivere solo in funzione del lavoro. Almeno, parlo per me, vorrei trovare un equilibrio tra lavoro-guadagno-vita privata. Non è il lavoro in se, ma proprio le modalità (che vedo essere comuni a molti però)
Io non sono più disposta a lavorare nè di notte nè nei week end (a meno che non ci sia qualche urgenza) soprattutto per percepire un fisso da fame. La passione e la dedizione per il lavoro hanno comunque dei confini, non si può vivere solo in funzione del lavoro. Almeno, parlo per me, vorrei trovare un equilibrio tra lavoro-guadagno-vita privata. Non è il lavoro in se, ma proprio le modalità (che vedo essere comuni a molti però)
Cara collega confusa..effettivamente la libera professione è solo un'utopia di libertà!!
Quello che posso suggerirti fare concorsi pubblici e nel caso avere un part time e fare lavori in proprio per gratificare la vena creativa ed avere possibilmente una integrazione..Oppure cerchi occupazione in aziende dedicate al mondo dell'edilizia, ci sono diverse realtà interessanti...oppure prendi il trolley e vai all'estero se hai la possibilità e vuoi cambiare prospettiva!! Oggi bisogna crearsi l'opportunità se non hai amici che ti supportano per clienti..vedo su Instragram molti che si pubblicizzano con i loro lavori..strada corretta? diventare una influencer progettista?
Quello che posso suggerirti fare concorsi pubblici e nel caso avere un part time e fare lavori in proprio per gratificare la vena creativa ed avere possibilmente una integrazione..Oppure cerchi occupazione in aziende dedicate al mondo dell'edilizia, ci sono diverse realtà interessanti...oppure prendi il trolley e vai all'estero se hai la possibilità e vuoi cambiare prospettiva!! Oggi bisogna crearsi l'opportunità se non hai amici che ti supportano per clienti..vedo su Instragram molti che si pubblicizzano con i loro lavori..strada corretta? diventare una influencer progettista?
guarda, io cosa penso l'ho già scritto al post [post n° 497001] , ribadisco quanto scritto.