marta : [post n° 76924]

consiglio per cv

sto aggiornando, dopo tanto tempo, il mio cv per rispondere ad alcuni annunci di lavoro.
Secondo voi è meglio elencare gli studi con cui ho collaborato, o meglio un generico "collaborazione con studi di architettura" e specificare meglio ciò di cui mi sono occupata?
Non vorrei che poi telefonassero, per esempio, al mio attuale capo (che ovviamente non sa che ho intenzione di cambiare studio) a chiedere "referenze".
Ah, preciso che sono studi "normali", non ho lavorato da Renzo Piano o simili, quindi forse alla fine scrivere "collaborazione con lo studio Pinco e lo studio Pallo" non aggiunge molto rispetto a "collaborazione con studi di architettura dove mi sono occupata di..."
Voi cosa scrivete, di solito?

E poi, è vero che il CV deve essere lungo al massimo una pagina?

Grazie

Marta
carlo :
se fossi in te elencherei tutti gli studi dove ho lavorato e per ognuno di essi elencherei i compiti di cui mi sono occupato.
per la privacy l'unica cosa che si può fare, se si chiama uno studio presso cui hai lavorato, è chiedere soltanto se hai lavorato lì ed in che veste, nulla di più. (ma a me non è mai capitato che chiamassero).
il curriculm può essere lungo quanto vuoi, tanto è solo una lista asettica.
ma visto che sei propensa a voler metter in mostra le tue qualità, preparati anche un bel portfolio da presentare in caso di colloquio.
lorenzo :
Partiamo dalla fine.
Il curriculum deve essere lungo quanto serve; se hai dati per una pagina ok; se ne hai per otto va bene lo stesso, considerando però che la gente si stufa di leggere.

In merito al contenuto del curriculum, più è generico e più rischi che venga cestinato.
Dire che hai lavorato come collaboratrice di uno studio di architettura e dire che hai lavorato nello studio dell'Arch. Mario Rossi ed hai fatto questo, questo e quest'altro, è un'altra cosa.
Poi, se metti i nominativi e temi che vadano a chiamare, magari ometti l'ultimo dove tuttora sei.
Io comunque ho inviato vari curriculum e non mi risulta che nessuno abbia mai chiamato dove tuttora lavoro.

Ricordati: una volta aperta la busta passano tre decimi di secondo prima che il tuo curriculum vada a finire nel cestino.
Quindi cura bene titti gli aspetti: grafici, espositivi, di sintesi, ecc.
ste :
Io metterei il nome dello studio completo, per esperienza, quasi nessuno telefona ai vecchi datori di lavoro per chiedere informazioni (sarebbe più obbiettivo poter parlare con gli ex colleghi che con i capi...), piuttosto allega delle immagini dei lavori per mostrare quello che sai fare.
ciao
marta :
a tutti!
Un'ultima domanda, secondo voi è meglio fare un cv "classico" oppure una cosa più "colorata"? Perchè sentendo un po' in giro in altri studi mi dicono che i cv "normali" non vengono neanche letti e finiscono direttamente nel cestino.
Io pensavo di farne uno "classico" (magari contenuto in una pagina) e poi, nel caso di un colloquio, portarmi un book con immagini ed elenco più dettagliato dei lavori a cui ho collaborato.
Però non vorrei che " le cose normali" finiscano nel cestino sulla fiducia.

Voi come fate, di solito?
Grazie ancora
M
lorenzo :
non deve ne essere asettico ne pacchiano.
Per sopravvivere al cestino deve incuriosire lo sguardo di chi apre la busta.
Io non disdignerei, fatto salvo il portfolio che è tutt'altra cosa, di comporlo con piccole immagini vicino che danno un colpo d'occhio dell'opera da te progettata e lo rendono meno noioso.
Ultima cosa: una pagina è un pò pochina; cerca di espanderlo un pò: almeno due o tre pagine
ste :
Allega un pdf con delle immagini dei tuoi lavori,
un curriculum classico è cestinato all'istante.
Siamo architetti non segretarie.
Mandalo via mail...se ti rispondo che non lo accettano, lasciali perdere non ti meritano...
Ciao
massimiliano :
Se posso dirti la mia:
Classico o tecnicolor un CV e' interessante se quello che contiene e' interessante, poi la creativita' la si dimostra in un seguente step. Un CV e' fatto per elencare una serie di studi fatti, competenze aquisite, aree di interesse ecc... per il resto c'e' il portfolio!
Riguardo all'elenco degli architetti o studi di architettura con i quali hai lavorato...se non sono Renzo Piano (ma non per questo meno bravi) io eviterei di metterne i nomi, piuttosto citerei dove sono e che progettualita' hai curato .
Per quanto riguarda il chiamare per avere referenze ti racconto cosa mi e' accaduto:
Per fare colpo sul mio ultimo capo, dopo 6 mesi che lavoraro nel suo studio, Le ho chiesto di chiamare i miei ultimi due "datori" cosi' che sentisse quanto ero bravo e come mi ricordano con affetto...non hai idea di che cose orribili siano riusciti a dirgli!...morale: quando uno chaima per avere "referenze" difficilmete si sente dire "dio mio come e' fortunato ad averlo, io senza di lui sono perso!"
Buona ricerca
mansa :
il portierone del Werder Brema. ah ah ah che autogol!!!, scherzo dai, solo che non te la prendere ma mi è scappato da ridere. ciao ciao
marta :
beh, penso anch'io che se il mio attuale capo telefonasse ai miei vecchi capi, non sentirebbe parlare tanto bene di me.
Non perchè abbia fatto danni, o che me ne sia andata sbattendo la porta, però quasi sempre si aspettavano che rimanessi lì a vita, e accontentandomi di due lire.
Quindi quando ho detto che sarei andata via, pur avendo avvertito con anticipo, e preoccupandomi di terminare quello che avevo cominciato o che dovevo terminare, non sono mai stati troppo contenti.
E sinceramente, in tutti gli studi dove ho lavorato, non ho mai sentito dire "ah, com'era bravo il tale che ha lavorato con noi l'anno scorso, come ci dispiace che se ne sia andato". Magari dai colleghi sì, ma certo non dal capo.
massimiliano :
hai ragione...un clamoroso autogoal! fortunatamente la "boss" di allora aveva capito e tutto si e' concluso in una grande risata....ma preferisco non ripetere l'esperienza!
massimiliano :
a proposito di danni questa e' da raccontare:
prima settimana di lavoro, prima esperienza lavorativa (avevo 19 anni) l'architetto mi da' 30 tavole, colorate a mano e gia' piegate, un lavoro di oltre 3 settimane pronto da consegnare in comune e mi dice: "io devo scappare e non ho tempo...firmale una a una e vai a consegnarle in comune" morale della favola le ho firmate una a una con...il mio nome e cognome!!! non mi ha licenziato solamente perche ho dovuto lavorare giorno e notte per ri-colorarle tutte!
patty :
riconoscenza...da chi crede, anzi, di dover essere ringraziato perchè ci permette di lavorare...
perchè ahimè questa è la media del capo-pensiero!!!!
I peggiori di tutti però...sono gli ex-colleghi....quante volte mi è capitato di iniziare in uno studio nuovo e sentire i colleghi sparlare di chi se ne è andato...attribuendogli colpe e misfatti magari non suoi....perchè è tanto facile sparlare di chi non si può difendere...
a me personalmente è capitato di fare un colloquio da un ottimo amico di un architetto con cui avevo lavorato....e sembra che la mia vecchia capa, interrogata su di me, abbia molto ben parlato....
...evidentemente non sono tutti uguali!
mansa :
è stata una giornata da dimenticare professionalmente, meno male che sei intervenuto tu con queste due chicche a farmi ridere un po! grazie max, saluti a tutti gli stati uniti
p.s. comunque dai a 19 anni è comprensibile
giglio82 :
Il curriculum deve rispecchiarti perciò, secondo me, è meglio se ci metti un po' di colore o un tuo logo (ad es.un progetto). Della parte professionale è meglio elencare gli studi e le mansioni. A me è capitato che chiamassero dal mio ex capo ed è stato utile perchè lui è stato buono ed ha deto davvero cosa so fare.
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