desnip : [post n° 95777]
ctu
E' possibile che un consulente valuti in una perizia 3 unità non accatasate (garage, tettoia e tetto)? In pratica sto lavorando su una consulenza di 20 anni fa che non è stata portata in pratica (nel senso che gli eredi non si sono ancora divisi gli immobili) e vorrei sapere se è una pratica lecita o se devo suggerire a queste persone anche di accatastare, se poi devono stipulare un atto dal notaio.
La prima cosa che devi inserire in una perizia è l'identificazione catastale dell'oggetto di stima e la sua conformità rispetto al documento catastale. L'accatastamento serve in primis al consulente che effettua la valutazione e poi al notaio: dunque devi dire loro che senza documento catastale non puoi procedere alla perizia. Magari puoi effettuare tu l'accatastamento, in fondo è lavoro (e sono soldi!!)
ciao...
ciao...
credo che tu debba necessariamente lavorare su immobili legittimi: qualsiasi lavoro si voglia fare, anche solo vendere, vuole gli estremi dell'ultimo atto abilitativo, che sia concessione, dia ecc...opp. una dichiaraz. del proprietario dove affermi che si tratta di immobile realizzato prima del 42. Non è sufficiente, da quello che so, la mappa catastale...quindi, se sono abusi, dovresti sanarli.
mi rimane però questo dubbio: come è possibile che questo ctu 20 anni fa abbia portato in valutazione delle unità non accatastate e il giudice lo abbia pure accettato?
Non spetta al CTU (salvo richiesta specifica del giudice) accatastare un immobile. Il CTU si è limitato ad esprimere un valore del bene (che c'è anche se il bene non è censito), l'accatastamento è il passo successivo necessario per il "trasferimento" del bene.
Il "valore" di un bene non è sinonimo di "commerciabilità" anche se i concetti sono evidentemente correlati.
Spero di essere stato chiaro.
Ciao
Il "valore" di un bene non è sinonimo di "commerciabilità" anche se i concetti sono evidentemente correlati.
Spero di essere stato chiaro.
Ciao
