comunità energetiche

La partecipazione diventa «aperta e volontaria». Resta fermo che i soggetti elencati con poteri di controllo devono avere sede nei territori in cui sono ubicati gli impianti alimentati da energia rinnovabile.

Dopo una lunga attesa, è stato pubblicato, ed è in vigore dal 24 gennaio, il decreto del ministero dell'Ambiente per lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili e dei gruppi di autoconsumo.

In dirittura di arrivo le regole che, in attuazione delle direttiva Red II, recepita in Italia con il Dlgs 199 del 2021, andranno a definire il modello regolatorio, le tariffe e il sistema incentivante per favorire l'associazione tra condòmini o tra enti locali, terzo settore, cittadini, Pmi, al fine di consentire la produzione e lo scambio di energia.

Rivedere gli incentivi all'utilizzo delle Fonti energetiche rinnovabili (Fer) e semplificare le procedure di autorizzazione per l'installazione e la modifica degli impianti. Prevedere in via definitiva gli incentivi per le comunità energetiche e l'autoconsumo collettivo. Sono alcune delle disposizioni di delega contenute nel provvedimento diventato legge

Produrre e scambiare energia "pulita", grazie alle comunità energetiche. Il Milleproroghe prepara la strada all'autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili. La novità - che anticipa la direttiva Ue sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (la cosiddetta Red II) - è inserita nell'articolo 42-bis. Ora i provvedimenti attuativi.