Anne Lacaton ospite di Looking Around

ciclo di incontri di architettura sul concetto di "adaptation"

Torino, martedì 1° marzo 2016, ore 18.00

Prende il via la nuova edizione di Looking Around, il ciclo di incontri che la Fondazione per l'architettura ha avviato nel 2015 per aprire il dibattito locale sull'architettura ad esperienze internazionali. Il filo conduttore dei tre incontri (che si svolgeranno a marzo, maggio e settembre) è il concetto di "adaptation", cioè adattamento, inteso come la capacità dell'architetto di modificare il proprio approccio in funzione del contesto, adeguando il suo ruolo e l'idea stessa di architettura alle esigenze della contemporaneità.

La prima ospite sarà l'architetto francese Anne Lacaton: classe 1955, co-fondatrice con Jean-Philippe Vassal dello studio Lacaton & Vassal. All'attività professionale, affianca quella universitaria: è visiting professor all'Università di Madrid dal 2007 e al Politecnico di Losanna nel 2010-2011.

L'incontro sarà introdotto dal presidente della Fondazione OAT, Giorgio Giani e sarà moderato dall'architetto e curatore Davide Tommaso Ferrando.

Anne Lacaton - Studio Lacaton & Vassal

L'attività dei due architetti spazia tra il disegno di luoghi commerciali, educativi, culturali e residenziali; ciò che unifica in modo trasversale la loro pratica è una ricerca in ogni situazione progettuale degli elementi essenziali e il desiderio di creare un linguaggio architettonico basato sul ricorso a sistemi a basso costo. Che si tratti della nota riconversione del Palais de Tokyo o della realizzazione di alloggi in social housing, Lacaton e Vassal propongono un intelligente riuso dell'esistente, basato sul rimodellamento e sul ridisegno anziché sulla demolizione e ricostruzione, attraverso la valorizzazione delle possibilità di trasformazione di ogni edificio.

FRAC, contemporary art center of the North Region, Dunkerque, France Photos : ©Philippe Ruault Architects : Anne Lacaton & Jean Philippe Vassal

Nei loro progetti, innovano il concetto di lusso: non finiture pregiate, ma qualità dello spazio. Il risultato sono soluzioni che ricorrono spesso a materiali di recupero, secondo il principio per cui il 90% di ciò che è necessario per un nuovo progetto è già presente in loco. Inoltre ripongono grande attenzione alle dimensioni degli spazi, lavorando sul rapporto tra interno e esterno degli edifici e creando luoghi fluidi che si prestano a diversi utilizzi in funzione delle necessità e della stagione. Grazie all'uso di tecniche costruttive industriali elementari, riescono a contenere i costi e a investire nella realizzazione di spazi più ampi.

Il Grand Prix National d'Architecture nel 2008, l'International Fellowship del Royal Institute of British Architects nel 2009, il Daylight & Building Components Award, Villum Fonden nel 2011 e il premio Equerre d'Argent nel 2011 sono tra i principali riconoscimenti ricevuti. I lavori dello studio sono stati inoltre nominati più volte per il premio per l'architettura contemporanea Mies van der Rohe.

«L'iniziativa - sottolinea il presidente della Fondazione Giorgio Giani - è un invito a riportare l'attenzione sulla specificità della professione dell'architetto, la cultura ed il valore del progetto. Al di là delle competenze specifiche e settoriali, l'architetto si caratterizza per una visione d'insieme sul progetto ed il confronto con un'architettura di qualità e il dialogo con colleghi di esperienza offrono un'importante opportunità di crescita e di ampliamento di vedute per gli architetti; ma al tempo stesso Looking Around è l'occasione per mostrare ai cittadini il valore per tutti di una progettazione di qualità».

Appuntamento: martedì 1° marzo ore 18.00
sala Il Movie - Film Commission Torino Piemonte, Via Cagliari 42, Torino.

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