A Venezia, a pochi passi dal Museo Correr, dove è in corso una mostra con gli arredi originali di Carlo Scarpa, realizzati tra il 1953 e il 1960, un'altra esposizione occupa uno dei luoghi simbolo della poetica progettuale del maestro veneziano: il Negozio Olivetti, commissionatogli dallo stesso Adriano Olivetti nel 1957. 

Ad entrare in dialogo con il gioiello architettonico - fatto di dettagli mozzafiato, pavimenti policromi e geometrie rigorose e dinamiche - è la mostra "Formafantasma. The Shape of Things to Come", visitabile fino al 28 settembre.

Curata da Bartolomeo Pietromarchi e allestita in occasione della Biennale di Venezia - l'esposizione affronta il tema dell'impatto ambientale del settore tecnologico, sottolineando il ruolo del design come strumento di trasformazione e consapevolezza. Un focus perfettamente in linea con il raggio d'azione della Mostra Internazionale di Architettura di quest'anno, incentrata sulle intersezioni tra architettura, tecnologia e scienza.

Tra i più importanti designer del momento, il duo di Formafantasma - che cela i nomi di Andrea Trimarchi e Simone Farresin - si relaziona con lo showroom olivettiano entrando in punta di piedi e portando sotto gli occhi dei visitatori una serie di oggetti, video e animazioni 3D realizzati riciclando parti di macchinari elettronici obsoleti.

foto: © Elisa Scapicchio

Con poche tracce della loro presenza, raccontano come i processi produttivi condizionano la società e la cultura, distorti da logiche economiche che nel Novecento hanno portato a un modo di vivere basato sul consumo, oggi non più sostenibile. Si nasconde il lancio di un messaggio costruttivo di fiducia nel futuro, anche a partire dal design: "Come la forma delle cose del passato evidentemente riflette la civiltà che le ha prodotte, con esiti non sempre positivi - affermano i fondatori di Formafantasma - dare una forma migliore alle cose del presente può contribuire a migliorare i tempi che verranno".

I video - come quello che scompone nelle sue minime componenti uno smartphone o quello sull'obsolescenza programmata - e l'esposizione di alcuni oggetti iconici della cultura "usa e getta" (da una lampadina a incandescenza alle cartucce per stampante), trasformano la mostra in un universo che incuriosisce, approfondisce ed educa ad una vita più etica e rispettosa del nostro ambiente.

"Credo che il progetto metta in scena una tensione davvero interessante tra il contenuto e il contenitore della mostra. - ha sottolineato il curatore Bartolomeo Pietromarchi - Da un lato, abbiamo la logica effimera dell'obsolescenza programmata che è il concept sul quale i Formafantasma hanno sviluppato il progetto per questa mostra e le nuove opere in ceramica e oro, dall'altro, l'architettura di Scarpa e i prodotti Olivetti, che condividono una stessa filosofia su durabilità, estetica e valore sociale attraverso materiali e soluzioni progettuali pensati per resistere al tempo".

Guarda le fotografie

foto: © Elisa Scapicchio

"FORMAFANTASMA. THE SHAPE OF THINGS TO COME" AL NEGOZIO OLIVETTI
fino al 28 settembre 2025

dove
Negozio Olivetti, piazza San Marco 101, Venezia

orari
martedì - domenica | ore 10 - 18.30 (ultimo ingresso ore 18)

biglietti
iscritti FAI: gratuito
intero: 10 euro
ridotto: 6 euro

+info: fondoambiente.it

pubblicato il:

mag 08
set 28

Formafantasma dialoga con Carlo Scarpa, in punta di piedi Negozio Olivetti ospita la mostra "Formafantasma. The Shape of Things to Come"
Negozio Olivetti, piazza San Marco 101, Venezia

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Il Museo Correr di Venezia, al primo piano del Palazzo delle Procuratie Nuove, in piazza San Marco, ospiterà fino al 19 ottobre la mostra "Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960", un racconto attraverso documenti del progetto di allestimento scarpiano per la storica istituzione museale, oggi oggetto di un accurato recupero filologico. Venezia, 1 maggio - 19 ottobre 2025