Come nasce e si trasforma un grande complesso sportivo che fonde classicismo e modernità?
Al MAXXI di Roma, una mostra - visitabile fino al 31 agosto - rilegge il Foro Italico di Enrico Del Debbio, analizzandone le fasi di sviluppo a partire dal 1927 con disegni, fotografie storiche, documenti d'archivio e scatti contemporanei, appositamente realizzate per la mostra dalla fotografa Begoña Zubero.
Curata da Ariane Varela Braga e Carla Zhara Buda e coprodotta con l'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, l'esposizione si concentra sul primo grande intervento architettonico e paesaggistico dedicato allo sport in Italia, mettendo in luce il rapporto tra architettura, paesaggio e materiali, in particolare il marmo, elemento centrale nelle scelte compositive dell'architetto.
Del Debbio lavorò al Foro Italico dal 1926 al 1968, ideando un sistema urbano e paesaggistico in cui edifici, strade, statue e vegetazione definiscono un ordine ibrido tra classicismo e modernità. La mostra ripercorre queste traiettorie progettuali, restituendo le tappe di un pensiero coerente: dall'Accademia di Educazione Fisica, allo scenografico Stadio dei Marmi, fino alla Farnesina, progettata insieme ad Arnaldo Foschini e Vittorio Morpurgo.
Documenti originali, fotografie d'epoca e i nuovi scatti di Zubero costruiscono un racconto visivo e concettuale di oltre quarant'anni di lavoro: un'intera porzione di città pensata come spazio pubblico, sportivo e celebrativo.
Elemento cardine del percorso è il marmo, in particolare il bianco di Carrara. Non solo per il suo valore estetico, ma come linguaggio strutturale, decorativo e simbolico. I disegni originali lo raccontano con la precisione di chi scolpisce prima sulla carta; le fotografie di Zubero ne amplificano le risonanze, restituendo materia, forma e vuoto.
Completano il percorso un modello in scala 1:500 del Foro Italico al 1960, esposto al Palazzo del CONI, e materiali dal fondo Del Debbio, uno dei primi acquisiti dal Centro Archivi del MAXXI, che documenta sessant'anni di attività con oltre 14.000 elaborati.
Attività educative e pubblicazioni
Accanto alla mostra viene presentato l'inventario dell'archivio, curato da Claudia Torrini con testi critici, disegni, fotografie e uno scritto inedito della figlia dell'architetto.
Il programma educativo prevede visite guidate, laboratori per famiglie e attività per il campus estivo 2025.
La mostra rientra nel programma del Centro Archivi MAXXI Architettura e nel progetto di residenza di Ariane Varela Braga, borsista 2022-2023 presso Villa Medici.
IL FORO ITALICO DI ENRICO DEL DEBBIO. CLASSICISMO E MODERNITÀ
mostra a cura di Ariane Varela Braga e Carla Zhara Buda
30 maggio 2025- 31 agosto 2025
dove
MAXXI, Museo delle Arti del XXI secolo,
via Guido Reni 4/A, Roma
orari
martedì a domenica | ore 11 - 19
chiuso il lunedì
biglietti
intero: 14 euro
ridotto: 11 euro
+info: maxxi.art
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