Una legge per lo sviluppo delle aree verdi

Incremento degli spazi verdi, potenziamento del verde verticale e di giardini pensili per gli edifici pubblici. Sono alcuni dei contenuti della legge per lo sviluppo delle aree verdi che sarà in vigore dal prossimo 16 febbraio. Propone inoltre un censimento degli alberi monumentali e cerca di imporre il rispetto degli standard urbanistici.

Una legge ricca di lodevoli iniziative che per ora risuonano solo come buoni propositi. Seppure segua il giusto percorso per migliorare e rendere più salubri le nostre città, la legge non prevede obblighi stringenti né sanzioni per azioni contrarie ai provvedimenti in essa contenuti. Per la piena attuazione di alcune disposizioni, il testo rimanda inoltre a decreti successivi.

Tante, comunque buone le iniziative: la messa a dimora un albero per ogni nuovo nato e l'istituzione presso il ministero dell'Ambiente di un Comitato per lo sviluppo del verde pubblico che vigilerà sulla attuazione degli standard urbanistici (DM 1444/68), redigendo ogni anno un rapporto specifico da trasmettere alle Camere.

Il Comitato avrà anche il compito di monitoraggio sull'attuazione di tutte le leggi che prevedono un incremento del verde. Sarà cura del Comitato la disposizione di linee guida per la realizzazione di aree verdi nelle città. Rientra nelle linee guida anche l'adeguamento di edifici pubblici attraverso operazioni rinverdimento come il verde verticale e la creazione di orti e giardini.

Standard urbanistici

Entro il 31 dicembre di ogni anno, i Comuni dovranno approvare idonee varianti urbanistiche per gli insediamenti produttivi che non rispettano gli standard urbanistici e in particolare non riservano una sufficiente quantità di spazi pubblici destinati ad attività collettive, al verde pubblico e ai parcheggi.

Contributi per il rilascio del permesso di costruire destinati al recupero urbanistico

I contributi per il rilascio del permesso di costruire e quanto riscosso attraverso l'applicazione delle sanzioni stabilite dal TU Edilizia, incassati annualmente, dovranno essere destinati per almeno il 50% alla realizzazione di opere pubbliche di urbanizzazione, di recupero urbanistico e di manutenzione del patrimonio comunale.

Spazi e cinture verdi

Regioni, Provincie e Comuni dovranno prestare maggiore attenzione alla salubrità dei loro territori. Gli enti territoriali dovranno promuovere la creazione di aree verdi e di cinture verdi attorno alle nostre città. Dovranno elaborare capitolati per migliorare la fruizione delle aree verdi, provvedere alla loro manutenzione e adottare misure per favorire il risparmio energetico e l'assorbimento delle polveri sottili, per ridurre l'effetto "isola di calore estiva" e dovranno prevedere ad un'idonea raccolta delle acque piovane.

Diverse le misure che enti dovranno favorire, tra queste il rinverdimento delle nuove aree edificate, la salvaguardia del verde nelle aree esistenti, la trasformazione dei lastrici solari in coperture a verde pensile ed il rinverdimento verticale. Al di fuori delle città, i comuni - per quanto di loro competenza - dovranno intervenire per il ripristino e la conservazione del paesaggio rurale o forestale non urbanizzato.

Il censimento degli alberi monumentali

Entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge, un decreto interministeriale stabilirà i criteri che i Comuni dovranno rispettare per effettuare il censimento degli alberi monumentali, di cui la legge dà una definizione ben precisa. Sono alberi monumentali quelli considerati rari esempi di maestosità, di longevità, che si distinguono per età e dimensioni o di particolare pregio naturalistico o botanico. Ma lo sono anche quegli alberi che hanno un pregio in riferimento ad eventi storici o memorie culturali o documentarie rilevanti.

Tale definizione dovrà essere recepita dalle Regioni, che avranno anche il compito di redigere elenchi regionali, raccogliendo i dati rilevati dai Comuni. Gli elenchi andranno poi trasmessi al Corpo forestale dello Stato, cui farà capo la gestione degli elenchi di tutti gli alberi monumentali d'Italia.

L'articolo che introduce l'elenco degli alberi monumentali è l'unico a prevedere sanzioni: chi abbatte o danneggia un albero monumentale sarà punito con il pagamento di una somma che va dai 5.000 ai 100.000 euro.

di Mariagrazia Barletta architetto

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