Legno, vetro e zero emissioni per l'ampliamento della nuova sede dell'IPES a Bolzano. Materiali che differenziano il nuovo edificio dal contesto, l'approccio bioclimatico, la flessibilità degli spazi e il rispetto per le preesistenze sono i caratteri distintivi del progetto vincitore del concorso internazionale per l'ideazione della nuova sede dell''Istituto per l'edilizia sociale della Provincia Autonoma di Bolzano. A firmarlo è lo studio parigino Dorell Ghotmeh Tane Architects (DGT).
© Dorell Ghotmeh Tane / Architects (DGT)
Lo studio francese ha conquistato numerosi premi: ha ottenuto il secondo posto al concorso internazionale per il Velodromo Vigorelli di Milano; è stato finalista nel prestigioso concorso per lo stadio Olimpico di Tokyo 2020, vinto da Zaha Hadid; e ha ottenuto due premi del Milan Design Award 2014 per il progetto "Light is Time", presentato alla Triennale di Milano ad aprile.
© Dorell Ghotmeh Tane / Architects (DGT)
Il concorso, indetto dalla Provincia autonoma di Bolzano per la realizzazione del nuovo quartier generale dell'IPES, lasciava liberi i concorrenti di scegliere tra il recupero con ampliamento della sede in via Milano e la demolizione e ricostruzione della stessa. Il team di Dorell Ghotmeh Tane Architects decide di conservare l'architettura esistente, ampliandola con un nuovo corpo di fabbrica: segno tangibile del rispetto nei confronti di un quartiere che conserva un carattere stilistico omogeneo. A caratterizzare l'area è infatti un'edilizia tipica delle espansioni urbane degli anni Trenta con edifici disposti secondo i criteri razionalisti.
© Dorell Ghotmeh Tane / Architects (DGT)
L'edificio esistente, integrato perfettamente nel contesto storico del quartiere, viene dunque recuperato e ad esso viene affiancato un volume, vetrato e compatto, che si distacca in modo netto dall'edificazione circostante grazie alla sua "pelle" trasparente. Il nuovo corpo, disposto perpendicolarmente allo stabile esistente, è realizzato con pilastri e solai in legno e con una doppia facciata interamente vetrata presente su tutti i lati e anche in copertura.
© Dorell Ghotmeh Tane / Architects (DGT)
Dall'esterno lo sguardo penetra l'involucro per scorgere i pilastri dalla sezione circolare. Un effetto ricercato dai progettisti per richiamare, tramite analogia delle forme, la presenza degli alberi esistenti conservati sul lato posteriore e laterale dell'edificio. Si tratta dunque di un richiamo diretto al mondo naturale.
© Dorell Ghotmeh Tane / Architects (DGT)
Il piano terra, destinato al ricevimento degli utenti e alle funzioni pubbliche, è pensato per accentuare l'idea di apertura verso l'esterno. Oltre alla trasparenza, concorrono a rafforzare questo effetto: il porfido grigio in lastre che dà una sensazione di continuità tra interno ed esterno e la complanarità delle superfici orizzontali.
La pianta libera rende flessibili gli spazi. Ai vari livelli l'assenza di grandi muri portanti ha permesso di proporre degli spazi lavorativi aperti e trasparenti, gestiti in gran parte dalla presenza di mobili a diverse altezze e di schermi in vetro per suddividere le varie aree di competenza e gli uffici privati. La pianta libera permette di variare l'assetto funzionale nel corso del tempo e di poter operare delle semplici modifiche al layout a seconda delle richieste degli utenti.
© Dorell Ghotmeh Tane / Architects (DGT)
Infine l'aspetto bioclimatico per raggiungere lo standard "CasaClima Gold nature". Viene creato un sistema di raffrescamento passivo d'estate e di isolamento/riscaldamento passivo d'inverno, grazie alla doppia pelle e ad una camera d'aria che si sviluppa tutto intorno all'edificio, e lo divide in due ambienti (uno, il piu interno, denominato ambiente termico, il secondo, intermediario tra ambiente esterno e ambiente termico, denominato ambiente solare).
Il progetto prevede un edificio a zero emissioni di CO2 e senza uso di combustibili fossili grazie alla geotermia, ai pannelli solari, a un buon isolamento termico e all'uso di pompe di calore per mantenere bassi i costi di funzionamento.
Crediti
Progettisti: Dorell Ghotmeh Tane / Architects (DGT)
Studio Milch Bollinger + Grohmann Technion
Cliente: IPES, Istituto per l'edilizia sociale della Provincia autonoma di Bolzano.
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