Natura Sacra e Sostenibilità Mediterranea. Nuovo complesso parrocchiale a Salerno firmato Centola&Associati e Overtel

Centola&Associati e Overtel firmano il progetto, finanziato dalla CEI e approvato dal Comune, della nuova chiesa sostenibile di S. Giovanni e S. Felice in Felline a Salerno. Il nuovo edificio religioso, per la cui realizzazione saranno a breve aperti la gara d'appalto e il cantiere, si presenta come una struttura all'insegna della sostenibilità e dell'uso consapevole del suolo.

Ora nei quartieri Torrione e Sala Abbagnano nel centro di Salerno (oltre 10.000 abitanti) c'è una piccola chiesa fatiscente. L'obiettivo dei progettisti è stato quello di offrire ai fedeli non solo un luogo dove assistere alle funzioni religiose in maniera più dignitosa e di una casa canonica fornita di ambienti per lo svolgimento delle lezioni di catechismo, ma anche un nuovo spazio pubblico attrezzato, identificato dalla sistemazione dell'esterno che sarà adibito a piazza-sagrato.

Il progetto

La necessità di elaborare una nuova soluzione per l'edificio religioso è nata dalle condizioni fatiscenti in cui si trova la chiesa esistente, impossibilitata ad accogliere degnamente i fedeli dei quartieri di Torrione e Sala Abbagnano, che contano oltre 10.000 abitanti. Il progetto, infatti, è stato elaborato secondo criteri dimensionali e costi indicati dalla CEI che, nel 2016, aveva approvato e stanziato un fondo di 4,5 milioni di euro per questo scopo.

A partire dall'edificio di culto, che sorgerà nel centro di Salerno, è stato elaborato il progetto di un parco urbano marginale che intende porre l'attenzione sull'architettura in quanto avvenimento sociale e culturale, coniugando l'aspetto estetico, la funzionalità tecnica e la sostenibilità. L'intervento, infatti, riguarderà la realizzazione della chiesa con il relativo complesso parrocchiale e la riqualificazione dello spazio pubblico e di aggregazione, attraverso la definizione di nuovi punti d'incontro, servizi sociali, arredi urbani appropriati e alberature.

La nuova costruzione sarà ecosostenibile e all'avanguardia, punterà alla massima riduzione dell'impronta ecologica, al minimo ingombro sul suolo e alla riduzione delle superfici impermeabili. Il progetto di Centola&Associati e Overtel prevede una chiesa passiva, indirizzata verso CO2 neutral, minimi consumi, bassi costi di gestione, durevolezza e presenza di servizi e comfort per gli utenti.

La Chiesa

L'edificio liturgico avrà la forma di una stella e occuperà una superficie di circa 840 mq all'interno della quale potranno essere ospitate fino a 300 persone.

Il concept costruttivo del complesso parrocchiale adotta soluzioni tecniche tali da garantire sicurezza e stabilità. La struttura portante principale sarà realizzata in cemento armato, le tamponature in composti isolanti con materiali naturali o di riciclo. Le strutture in elevazione e le coperture, all'interno delle quali, nell'aula liturgica, si inseriranno dei moduli lignei triangolari, saranno sviluppate in legno lamellare.

Costruzione Sostenibile:
sistemi attivi, passivi, e ventilazione naturale
L'involucro rappresenta una dimostrazione della ricerca di innovazione svolta dagli studi autori del progetto. Si tratta di un super-cappotto isolante che consente di fare a meno degli impianti tecnologici di condizionamento per raffrescamento e riscaldamento. La finitura esterna delle tamponature, inoltre, è realizzata in moduli compositi prefabbricati di spessore variabile rivestita con vernici fotocatalitiche, che hanno lo stesso effetto di una superficie di bosco di uguali dimensioni. È stato calcolato, infatti, che 100 mq di superficie sottoposti alla luce hanno lo stesso effetto di riduzione dell'inquinamento di un bosco di 100 mq di alberi ad alto fusto.

Dal punto di vista architettonico il super-cappotto esterno reinterpreta il bugnato storico in basalto o piperno di palazzi e chiese della Campania, distribuito secondo fasce modulari di conglomerato composito alleggerito, cemento, inerti di lava, lapilli e pomice, di pochi centimetri su scocche isolanti di polistirolo o poliuretano. In questo modo sarà possibile avere una grana porosa e un colore che è quello tipico della città di Salerno e delle zone vulcaniche della Campania.

La piazza - sagrato

Lo spazio esterno sarà quello di una piazza-sagrato con filari di ulivi, cipressi e un gruppo di palme, assetto che sostituirà l'attuale parcheggio asfaltato. La nuova piazza botanica sarà sempre aperta e a disposizione dei cittadini in ogni momento, avendo tutte le potenzialità per diventare il principale luogo di aggregazione e socialità del quartiere nella parte alta del Parco del Galiziano, del quale diventa una porta attrezzata.

Il sito di progetto prevede un importante potenziamento del verde con la piantumazione di 250 nuovi alberi, arbusti della macchia mediterranea e prato rustico in gramigna. La piazza pubblica, inoltre, avrà una pavimentazione ecologica drenante e sarà illuminata con sistemi a led.

I parcheggi necessari saranno raggruppati ai due angoli marginali del sito, così da non generare impatti negativi al Parco del Galiziano.

La sostenibilità: sistemi attivi, passivi, e ventilazione naturale

Il progetto punta a raggiungere i massimi livelli di eco-sostenibilità, mantenendosi all'interno del budget disponibile, attraverso il ricorso a tecniche e tecnologie appropriate, oltre che a materiali e a lavorazioni tradizionalmente meridionali, in particolare campane.

La costruzione sostenibile in area mediterranea è stata storicamente ottenuta principalmente attraverso la scelta di sistemi strutturali passivi, di un corretto orientamento dell'edificio, di una ventilazione quanto più possibile naturale e di una sapiente combinazione di materiali facilmente disponibili in loco. Per questo motivo le tamponature verticali massive, le aperture contrapposte e posizionate in base ad appositi studi effettuati sui venti estivi dominanti, il sistema camino per la ventilazione combinata, le superfici vetrate chiare e riflettenti, le pavimentazioni esterne traspiranti e una grande quantità di spazi verdi con essenze botaniche autoctone sono le caratteristiche che Centola&Associati e Overtel hanno riversato nel loro progetto per raggiungere il migliore comportamento ecologico e naturale della costruzione.

Minimo consumo di suolo: due edifici compatti definiscono la piazza centrale

Per minimizzare il consumo di suolo del progetto, l'aula liturgica, che occupa un'impronta a terra di 840 mq ed è dimensionata in modo tale da ospitare circa 300 fedeli, e l'oratorio, aperto ai giovani del quartiere e della città, sono posizionati nel lato ovest della piazza-sagrato, su due livelli sovrapposti. Questo corpo principale, che definisce il margine superiore del Parco, consente di raccordare un dislivello di circa 5 metri, trasformando la parte di terreno più ripida e attualmente impraticabile in uno spazio completamente fruibile.

Questa soluzione, oltre ad ottimizzare gli spazi, permette di compattare al massimo la nuova costruzione, intervenendo in maniera meno invasiva sulle aree verdi funzionali del progetto paesaggistico. La particolare forma e disposizione del complesso parrocchiale, che riprende la sagoma di una stella, permettono inoltre di trarre vantaggio dall'orientamento per garantire le migliori condizioni di illuminazione e ventilazione naturale anche ai piani inferiori.

La casa canonica, con il porticato e i servizi, è collocata a est della piazza ed è disposta anch'essa su due livelli. L'edificio accoglie fedeli e ospiti al piano terra, dispone di aule per catechesi e di depositi nel piano semi-interrato. Il corpo di fabbrica, collegato all'aula liturgica attraverso una pensilina, contribuisce a delineare chiaramente il nuovo spazio pubblico, facendo da filtro tra la piazza e l'edilizia residenziale marginale.

Maggiori informazioni su www.centolaassociati.it

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