Detrazioni del 50% per le ristrutturazioni, bonus mobili e sismabonus: la guida aggiornata

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida alla detrazione fiscale del 50 per cento per le ristrutturazioni edilizie, aggiornata alle ultime novità contenute nella legge di Bilancio 2017. Il vademecum illustra anche le regole da seguire per accedere al sismabonus e alla detrazione per l'acquisto di mobili, di grandi elettrodomestici (di classe non inferiore ad A+ o A per i forni) e di altre apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica.

Trovano spazio nella guida anche le indicazioni riguardo agli adempimenti necessari per richiedere l'agevolazione, fornite dall'Agenzia attraverso vari documenti di prassi. Tra queste, quella sui beneficiari della detrazione, tra i quali rientrano a pieno titolo anche il convivente more uxorio, non proprietario dell'immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato (risoluzione n. 64/E del 28 luglio 2016).

Un'altra indicazione è quella riguardante il pagamento con bonifico. Sono validi, ai fini della detrazione, anche i bonifici effettuati tramite conti aperti presso gli "Istituti di pagamento", cioè le imprese, diverse dalle banche, autorizzate dalla Banca d'Italia a prestare servizi di pagamento (risoluzione n.9/E del 20 gennaio 2017).

Bonus ristrutturazioni e detrazione per l'acquisto di arredi

Per tutto il 2017, le spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia (fino al tetto di 96mila euro per unità immobiliare) e per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (fino ad un tetto di spesa di 10mila euro) potranno godere della detrazione del 50 per cento, da suddividere in 10 quote annuali di pari importo. Dopodiché, salvo ulteriori proroghe, il bonus per l'acquisto di mobili scomparirà e la detrazione per le ristrutturazioni scenderà al 36 per cento.

Il bonus arredi viene riconosciuto per le spese documentate e sostenute nel 2017, purché mobili ed elettrodomestici siano finalizzati all'arredo di un immobile oggetto di interventi di ristrutturazione, i cui relativi lavori siano iniziati a partire dal 1° gennaio 2016.

Bonus arredi: attenzione al tetto di spesa

Se i lavori di ristrutturazione sono iniziati e conclusi nel 2016 o se si svolgono a cavallo tra 2016 e 2017, bisogna tener conto di alcuni fattori. In particolare, nel caso nel 2016 il contribuente abbia già usufruito del bonus mobili e nel 2017 intenda acquistare altri arredi e/o elettrodomestici e detrarne la relativa spesa, dovrà fare i conti con il tetto complessivo dei 10mila euro. Tetto che va considerato «al netto delle spese sostenute nell'anno 2016, per le quali si è fruito della detrazione». In definitiva, se, ad esempio, nel 2016 si è già usufruito del bonus per l'acquisto di nuovi mobili per una spesa complessiva di 6mila euro, nel 2017 bisognerà fare i conti con un tetto di spesa pari a 4mila euro.

Detrazioni per gli interventi antisismici

Tra i contenuti della guida, anche la nuova detrazione d'imposta del 50 per cento, introdotta per il periodo compreso tra il primo gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, legata alle spese sostenute per l'adozione di misure antisismiche su edifici che ricadono nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1, 2 e 3), con un importo complessivo pari a 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno.

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La detrazione fiscale sale al 70 per cento della spesa sostenuta (75 per cento per gli edifici condominiali) se, dalla realizzazione degli interventi, deriva una riduzione del rischio sismico tale da permettere il passaggio a una classe di rischio inferiore e aumenta all'80 per cento (85 per cento per gli edifici condominiali) se, realizzati i lavori, le classi di rischio che si riescono a scalare sono almeno due. Tra le spese detraibili per la realizzazione degli interventi antisismici rientrano anche quelle indirizzate alla classificazione e alla verifica sismica degli immobili.

La guida dell'Agenzia delle Entrate sul bonus per le ristrutturazioni edilizie

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