Social housing: in Gazzetta il decreto che ripartisce 250 mln a regioni e provincie autonome

Le risorse assegnate regione per regione

È stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 27 agosto il decreto del ministero delle Infrastrutture contenente il programma integrato per l'edilizia residenziale sociale, sovvenzionata e agevolata, che ripartisce alle regioni e alle provincie autonome 250 milioni da destinare appunto al social housing.

Il Dm dà attuazione alla delibera del Cipe del 22 dicembre 2017 con la quale sono stati aggiornati gli indirizzi programmatici per l'utilizzo delle risorse finanziarie residue del «Fondo di edilizia convenzionata/agevolata programmi centrali». Dunque, il decreto dà il via ad interventi volti ad ampliare l'offerta di housing sociale, agendo anche sull'esistente attraverso interventi di adeguamento o miglioramento sismico ed efficientamento degli impianti.

Il riparto delle risorse 
Piemonte: 20.994.873,25 euro | Valle D'Aosta: 450.439,50 | Lombardia: 47.744.728,75 |
Provincia autonoma di Trento: 2.504.925,75 | Provincia autonoma di Bolzano: 3.117.061,75
Veneto: 16.078.941,50 | Friuli Venezia Giulia: 5.842.361,50 | Liguria: 7.586.622,50
Emilia Romagna: 20.885.350,50 | Toscana: 17.064.040,25 | Umbria: 3.200.379,50
Marche: 4.880.853,00 | Lazio: 21.840.504,75 | Abruzzo: 3.262.568,75
Molise: 617.135,50 | Campania: 21.461.156,25 | Puglia: 14.123.530,25
Basilicata: 2.431.034,25 | Calabria: 7.430.891,50 | Sicilia: 22.646.446,75 | Sardegna | 5.836.154,25

Il decreto delle Infrastrutture e gli allegati

«Il carattere sperimentale del Programma - spiega il Mit - è qualificato dal perseguimento di un "consumo di suolo zero": l'obiettivo è cioè quello di innescare processi rigenerativi, che prevedano soltanto residualmente nuove costruzioni, orientati ad una alta sostenibilità edilizia, con un efficientamento energetico da perseguire secondo i requisiti per "edifici a energia quasi zero", così come previsto dalla normativa europea».

Tre i criteri seguiti dalla direzione generale per la Condizione abitativa del ministero delle Infrastrutture per stabilire il riparto dei 250 milioni: popolazione residente da ultimo aggiornamento Istat  (peso 20 per cento); numero di domande di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata inevase (peso 40 per cento); famiglie in affitto da ultimo aggiornamento Istat (peso 40 per cento). La somma maggiore va alla Lombardia (47,7 milioni), seguita dalla Sicilia (22,6 milioni), dal Lazio (21,8 milioni) e dalla Campania (21,4 milioni).

Ciascuna Regione, sulla base di indicatori coerenti con la programmazione regionale dell'edilizia residenziale sociale e rappresentativi del disagio abitativo, sociale ed economico, individuerà i comuni che possono presentare le proposte di intervento. Servirà un decreto delle Infrastrutture, da emanare di concerto con il ministero dell'Economia, per approvare l'elenco dei comuni segnalati dalle regioni per l'ammissione al finanziamento. 

 di Mariagrazia Barletta

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