Cinque A si aggiudica il concorso per il parco fluviale a Quartucciu (Cagliari)

Il verde diventa elemento di cucitura e occasione di riqualificazione urbana lungo il Rio Is Cungiaus

di Mariagrazia Barletta

Da cesura ad elemento di riconnessione del tessuto urbano, da discarica a luogo strategico, di grande valore ambientale, cui potrà essere associata una rinnovata qualità della vita cittadina, grazie ad una nuova e necessaria dotazione di spazi verdi di qualità, attrezzature e servizi, capaci di amplificare le occasioni di svago e di socializzazione. È quanto promette il progetto per la realizzazione di un parco lineare lungo il Rio Is Cungiaus nella città di Quartucciu (Cagliari).

L'autore è il giovane studio Cinque A, fondato da Matteo Benigna, Matteo Cecchi, Diego Collini, Marco Gatti e Giovanni Manzoni, che si è aggiudicato il concorso di progettazione per la rinaturalizzazione del fiume, bandito dal comune cagliaritano lo scorso marzo.

Lo studio di Treviso continua a collezionare successi grazie ai concorsi. Quest'ultima vittoria in terra sarda è preceduta da tanti altri primi posti, conquistati negli ultimi tre anni. Tra i concorsi vinti, quello per la riqualificazione di piazza d'Armi ad Ancona e prima ancora quelli per il recupero dell'area dell'ex macello a Montichiari (Brescia), per la realizzazione di un auditorium a Samassi (Cagliari), per il recupero delle ex saline di Stato nel Parco naturale regionale Molentargius - Saline (Cagliari) e per il restyling di piazza Carpaccio a Grado. Più recente il primo posto al concorso per la Casa dello studente nell'ex cotonificio a Verrès (Ao).

Il fiume per ricucire il tessuto e creare servizi e spazi pubblici di qualità

L'obiettivo principale della proposta per il parco lineare a Quartucciu è realizzare - come tra l'altro richiesto dalla committenza - un'asse ambientale strategico per la ricucitura del tessuto urbano e per la formazione di nuovi spazi di relazione. Si tratta di definire il rapporto tra il centro urbano e il corridoio ambientale, tra i cittadini e le aree verdi, attraverso lo sviluppo dell'elemento acqua come filo conduttore dell'intervento.

Il Parco lineare, vista delle gradonate che caratterizzano il "Cuneo"

La crescita della cittadina, molto veloce a partire dagli anni Novanta, è avvenuta senza un progetto urbanistico complessivo e senza la necessaria dotazione di infrastrutture e servizi. Contemporaneamente il Rio Is Cungiaus è diventato un elemento di cesura, visto come vettore di inquinamento e degrado («avendo perso la sua funzione di approvvigionamento idrico per i campi è stato utilizzato come discarica e luogo in cui sversare i reflui fognari», si legge nel Dpp).

Ecco allora che il fiume, con il parco lineare, può diventare un importante elemento di raccordo tra parti di città e occasione di riqualificazione urbana. I vincitori immaginano il parco come una struttura verde che si insinua nel tessuto urbano, negli spazi di risulta, nelle zone da riqualificare e nelle fasce di completamento dei quartieri e di futura urbanizzazione, stabilendo un nuovo rapporto tra città, acqua e territorio.

Il parco lineare, vista del percorso ciclopedonale

I percorsi interni al parco si snodano, alternandosi, su entrambi gli argini del Rio mettendo in comunicazione diretta e costante le due sponde. La semplicità e la sinuosità del disegno del parco ne consente la replica in eventuali successivi stralci progettuali che potranno interessare altri tratti del fiume. L'intervento sarà realizzato per stralci, con il primo già finanziato con risorse regionali pari a a 3,2 milioni di euro.

Il nuovo parco servirà anche per creare spazi di qualità nel tessuto urbano, in modo da offrire una nuova dotazione di verde, attrezzature e servizi, di spazi pubblici che possano moltiplicare le occasioni di incontro per tutte le generazioni. Complessivamente, il progetto prevede l'unione delle due sponde e degli spazi frammentati circostanti, il riassetto della viabilità carrabile e ciclo-pedonale, l'integrazione con l'apparato viario della zona, la realizzazione di un nuovo corridoio ambientale, l'incremento delle aree verdi  e l'ottimizzazione della sostenibilità ambientale attraverso l'ammodernamento tecnologico e innovativo del sistema dei sottoservizi.

Vista dell'anfiteatro centrale in prossimità dell'ambito funzionale sportivo

Nel parco, le alberature e i gruppi di siepi (costituiti da specie arboree autoctone appartenenti alla cosiddetta macchia mediterranea) si alternano a piantumazioni a prato ritmando i molteplici ambiti funzionali inseriti sull'area. I due percorsi principali, uno ciclopedonale e uno pedonale, si alternano lungo gli argini andando a ricucire le rive attualmente divise.

La riqualificazione degli attraversamenti carrabili esistenti e la realizzazione di nuovi passaggi consentono la ricucitura urbana garantendo e incrementando le connessioni tra le due sponde. Una serie di gradonate inserite nel declivio dell'argine accompagnano il fruitore verso l'acqua ristabilendo il rapporto cittadini-fiume attualmente perduto. Infine, lungo il parco si sviluppano quattro aree funzionali che affiancano il percorso ciclopedonale principale: ognuna di queste sarà attrezzata con spazi per la sosta e il relax, playground, chioschi per il ristoro e zone sportive.

Vista dal chiosco-bar dell'ambito funzionale sportivo

La classifica

Al secondo posto si è classificato il team composto da ASArchitects Società di ingegneria, Narciso
Piras, MariaLuisa Cipriani, Altea Panebianco, Andrea Galeotti, Mazzullo Antonino, Pani Fausto Alessandro, Federico Corona. Premiato con il terzo posto il gruppo formato da Atenastudio, Proap - Estudos e Projectos de
Arquitectura Paisagista, Planum, Lorenzo Grussu e Davide Marzo.

→ Verbale / graduatoria

 CREDITI DEL PROGETTO 

Committente: Comune di Quartucciu
Architettura: Cinque A
Ingegneria, impianti: Sertec Engineering
Agronomia: Studio Sintesi

Images: Studio Bark

Costo stimato dell'opera (primo stralcio funzionale): € 2.300.000,00
(quadro economico: € 3,2 milioni)
Superficie totale dell'area: 6,25 ha

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