Il quartiere d'intervento è il "Toscanini", costruito negli anni Novanta alla periferia di Aprilia (in provincia di Latina), caratterizzato da un'edilizia economica e popolare con significativa assenza di servizi e spazi pubblici.

Il modello è un progetto flessibile, come un cantiere in itinere (non più luogo esclusivo per gli addetti ai lavori) che per due anni ha coinvolto attivamente - accanto alla guida di orizzontale, ADLM Architetti, il gruppo multidisciplinare di ricerca psico-sociale, arte e fotografia - anche i cittadini.

Il risultato è un intervento pilota di rigenerazione che, attraverso il processo graduale e il lavoro capillare con la comunità, è riuscito ad andare ben oltre la sola trasformazione fisica del luogo, affiancandovi la costruzione del senso collettivo di spazio pubblico.

Ma torniamo all'inizio del cantiere. È luglio 2019. Il progetto - strutturato per fasi - prende il via con una scritta in nero su campitura a strisce bianche e gialle, montata sui quattro lati di una struttura metallica da cantiere: "PROSSIMA APERTURA". Un esordio innovativo a partire dal suo claim, enigmatico come una pubblicità, che contiene tra le righe un messaggio molto forte: l'invito ai cittadini, con l'obiettivo di avviare un dialogo, stimolare l'immaginazione, innescare un desiderio di partecipazione.

La volontà è - come affermato dai progettisti - quella di "accorciare le distanze", ricucire il tessuto urbano restituendo alla città un'area di 8600 mq abbandonata, posta a 3 metri sotto la quota stradale, tanto da essere definita "la buca".

foto: © Alessandro Vitali

Già ben conosciuto nella sfera della nuova generazione di architetti per i numerosi premi, gli interventi puntuali di rigenerazione urbana e le pratiche di autocostruzione, orizzontale compie qui un ulteriore passo in avanti nella ricerca progettuale, mettendo in campo un gruppo di lavoro interdisciplinare di diciassette professionisti afferenti a diverse discipline tra cui architettura, urbanistica, psicologia sociale, comunicazione, arte urbana, fotografia e video.

"Grazie alle attività integrate, azioni complementari al cantiere tradizionale, siamo riusciti a interagire e coinvolgere direttamente gli abitanti all'interno del processo di rigenerazione" - racconta Margherita Manfra di orizzontale - "Questa è stata una delle più grandi sfide di Prossima Apertura, riuscire a rendere viva la piazza ancor prima che aprisse, abitare il cantiere ed esplorare le possibilità del nuovo spazio pubblico".

Così, l'architettura è stata lo strumento per accorciare la distanza (fisica) tra gli abitanti e la buca, rendendola un luogo accessibile dove sperimentare possibili usi della futura piazza; la psicologia sociale è intervenuta con lo scopo di indagare il sentimento degli abitanti e accorciare la distanza tra le associazioni del territorio e l'amministrazione pubblica. Infine, la comunicazione e l'arte hanno agito sulla distanza che spesso si avverte nell'ambito dell'opera pubblica tra progettisti e cittadini, tra gli abitanti e i luoghi in cui vivono.

Perché, quindi, un progetto da tenere a mente?

Perché nella sua semplicità formale, Prossima Apertura mostra un insieme di significati: la partecipazione, la necessità di riappropriazione dello spazio pubblico da parte degli abitanti e, anche alla luce della situazione pandemica, l'importanza degli spazi di condivisione all'aperto, strutturati per oggi, ma con libertà di sviluppi futuri.

Prossima Apertura ha ricevuto il premio "Rigenerazione ambientale, economica e sociale" assegnato dall'INU a Urbanpromo 2020 ed è stato inserito all'interno del Padiglione Italia dell'appena conclusa 17. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia 2021.

Il progetto costituisce per il team di progetto il primo atto di sperimentazione di una metodologia replicabile e declinabile in altri luoghi; un precedente sostanziale nell'ambito degli interventi di rigenerazione urbana che per i suoi autori può costituire il prototipo di un nuovo modo di progettare e intendere lo spazio pubblico.

foto: © Nicola Barbuto

Dalla genesi del progetto alle attività integrate, fino alla piazza vissuta

Nato a seguito della vittoria del "Concorso di idee per la riqualificazione di 10 periferie urbane" bandito nel 2016 dal MIBACT e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, il progetto nel 2018 ha ricevuto un ulteriore finanziamento da parte del Ministero dell'Interno e del Ministero Economia e Finanze.

Con la crescita del budget da 250.000 a 1.250.000 euro, Prossima Apertura ha avuto la possibilità di ampliare lo sguardo dalla piazza all'intero quartiere, includendo il parco antistante nelle opere di riqualificazione e la redazione di un masterplan che gettasse le basi per le linee guida di sviluppo del Toscanini.

Per ricucire la città e "la buca", la superficie di 8.600 mq si articola su tre livelli.

La parte alta, alla quota della circolazione urbana e del parco antistante, ospita il RING, una struttura in ferro a maglia regolare progettata in funzione dell'incontro intergenerazionale, dove, anche grazie al disegno pavimentale in colori e materie differenti, le attività di gioco, sport, svago e riposo convivono armoniosamente.

Alla quota intermedia viene assegnato il compito di connettore, con un sistema di scale, gradonate e scivoli che delineano, sui lati, il sistema di percorrenze libero e accessibile a tutti, consentendo l'accesso al livello inferiore. Qui un'area libera di 2.400 mq, pensata in funzione di eventi e attività collettive, si caratterizza per la pavimentazione in cemento industriale divisa in moduli di 2 x 2 metri che lascia spazio a sovrascritture future.

Al centro, l'Oasi, un'area circoscritta da una seduta sinuosa a nastro che delimita un'area verde di 300 mq.

Infine, oltre la piazza, l'intervento si estende all'area verde di 35.000 mq del Parco Europa, area sottoutilizzata destinata a diventare aula aperta e vivaio collettivo.

prossimaapertura.orizzontale.org

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foto: © Alessandro Imbriaco

foto: © Alessandro Vitali

foto: © Alessandro Imbriaco

 CREDITI DI PROGETTO 

NOME DEL PROGETTO
Prossima Apertura
LUOGO
Piazza della Comunità Europea, Aprilia (Latina)
PROGETTISTI
Orizzontale (Margherita Manfra, Roberto Pantaleoni, Giuseppe Grant, Nasrin Mohiti Asli, Stefano Ragazzo)
ADLM Architetti (Marco Di Giorgio, Maurizio Moretti, Mauro Zangrilli)
CRONOLOGIA
Concorso di idee: 2016
Incarico: 2018
Inizio lavori: luglio 2019
Completamento: aprile 2021 
PSICOLOGIA E RICERCA PSICO-SOCIALE
NOEO (Giorgia Cioccetti, Antonio Chimienti, Samuele Cocci, Valentina Nannini)
GRAPHIC ART
Mimmo Rubino (Rub Kandy)
FOTOGRAFIA
Alessandro Imbriaco, Alessandro Vitali, Alessio Pellicoro
VIDEO
Nicola Barbuto
COMUNICAZIONE 
Mara Zamuner 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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