in alto vista generale dall'ingresso, © RPBW, render by Cristiano Zaccaria

Un centro pediatrico per le cure palliative concepito come una casa tra gli alberi: sobrio, accogliente, intimo, luminoso, sollevato affinché i piccoli ospiti possano godere dell'incanto e della magia del bosco. È quasi terminato a Bologna l'Hospice pediatrico concepito dal Renzo Piano Building Workshop per la Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli, la onlus attivamente impegnata dal 2002 nelle cure palliative per alleviare le sofferenze e assistere pazienti inguaribili e i loro familiari.

 

Schizzo di Renzo Piano, © RPBW

Pianta piano hospice, © RPBW

Il centro pediatrico, promosso e sostenuto interamente dalla Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli, sorge accanto all'ospedale pubblico Bellaria e sarà una struttura di riferimento per la Regione Emilia-Romagna. Si tratta di un progetto pensato per migliorare la qualità della vita di bambini e adolescenti e delle loro famiglie. I pazienti saranno accolti in un luogo dedicato e ideato per l'età evolutiva. Degenze, ma non solo: si forniranno servizi di consulenza per le cure palliative pediatriche e si svolgeranno attività specifiche, volte alla stimolazione espressiva, sensoriale e fisica dei piccoli.

Sollevare per dare sollievo

La parte fuori terra si solleva sui pilotis e mette in diretta connessione lo sguardo dei pazienti con gli alberi, portandolo alla stessa altezza delle chiome. Leggerezza, luce e connessione diretta con gli alberi, ma anche con il cielo, per alleviare, per quanto possibile, il dolore. Il rimando alle case sugli alberi, e quindi al gioco e all'idea di libertà creativa, si palesa subito, così come l'essenza del luogo: lontana anni luce dalla comune concezione dell'ambiente ospedaliero e più vicina ad un giocoso ed intimo ambiente familiare.

Vista generale, © RPBW, render by Cristiano Zaccaria

Vista dall'alto, render planimetria generale, © RPBW, render by Cristiano Zaccaria

Vista interna della camera, © RPBW, render by Cristiano Zaccaria

La casa sull'albero ha bisogno dell'incanto del bosco. Gli alberi, il verde, costituiscono una presenza pervasiva. Oltre 360 alberi già grandi (a foglia caduca per lasciar filtrare il sole in inverno) e 5mila arbusti formano il bosco in cui è immersa la struttura costituita da un corpo centrale sviluppato attorno ad un patio-giardino e da tre piccole architetture-satellite collegate a quella principale da passerelle aeree coperte e vetrate.

Il corpo centrale attorno al patio-giardino: dialogo visivo diretto con le chiome ed il cielo

Il piano terra dell'edificio principale, molto arretrato rispetto alla proiezione del piano sovrastante, funziona da raccordo tra le differenze di quota delle aree esterne. Qui c'è la grande lobby di ingresso, uno spazio a doppia altezza, dove trovano sede diverse attività, tra cui la reception e la segreteria. Uno spazio poroso che lascia entrare dentro la natura. Sul piano terra si affaccia, inoltre, il mezzanino che ospita le attività di servizio e di supporto al funzionamento della struttura e al suo ruolo di futuro centro educativo e di formazione permanente sulle tematiche legate alle cure palliative.

Modello, © RPBW , ph. Stefano Goldberg

Render ingresso piano terra, © RPBW

Vista interna, © RPBW, render by Cristiano Zaccaria

Il primo piano è quello principale. È qui che si concentrano le degenze: tutte camere singole le cui pareti esterne sono completamente vetrate e affacciate verso il verde del bosco grazie ad una sorta di winter garden che, oltre ad assolvere un ruolo di ottimizzazione energetica, costituisce un'ulteriore barriera acustica rispetto alla rumorosità esterna.

Il contatto visivo con le fronde degli alberi è diretto, come lo è lo sguardo verso il cielo: sulla proiezione del letto, a soffitto, un lucernario, oscurabile a comando, permette di osservare il cielo. Diversi servizi sono disposti nella fascia centrale dell'edificio, messi in connessione da un generoso e luminoso spazio connettivo gravitante attorno al giardino centrale.

Sezione, © RPBW

Vista dietro dell'edificio, © RPBW, render by Cristiano Zaccaria

Render, vista scala elicoidale, © RPBW

Dotato di impianti fotovoltaici e sistemi geotermici, l'Hospice è pronto per raggiungere il livello Platinum della certificazione LEED.

Gli edifici-satellite

Le due architetture-satellite sul lato sud ospitano otto mini alloggi per le famiglie dei giovani pazienti. I piccoli appartamenti assecondano l'esigenza di vicinanza ma senza ospedalizzare l'accompagnatore con i "riti" e i meccanismi propri della struttura sanitaria.

Sul lato opposto due polarità dal carattere più intimo: un'area di meditazione a confessionale ed una terrazza affacciata sulla valletta del Savena, collegata all'obitorio Morgue.

CREDITI DEL PROGETTO

Children's hospice
2014 - in progress
Bologna, Italy
Cliente: Fondazione Hospice Seragnoli
Renzo Piano Building Workshop, architects
Design team: G.Grandi, S.Russo (partner and associate in charge)

#RPWT.2022 - Renzo Piano World Tour Award 2022

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