Le vetrate panoramiche amovibili rientrano nell'edilizia libera

di Mariagrazia Barletta

Una nuova voce si aggiunge all'elenco degli interventi di edilizia libera contenuti all'articolo 6 del Testo unico dell'Edilizia. Si tratta in particolare delle vetrate panoramiche amovibili, le cosiddette Vepa.

A stabilirlo è un emendamento al Dl Aiuti-bis approvato al Senato che ha licenziato il provvedimento in prima lettura. Ora il testo passa alla Camera per il voto in Aula previsto già per giovedì 15 settembre. Dunque, con una certa sicurezza, si può dire che per l'operatività della modifica al Dpr 380 del 2001 bisogna solo attendere la pubblicazione e la conseguente entrata in vigore della legge di conversione.

Dunque, gli interventi di installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti entrano nel novero dell'edilizia libera se dirette ad assolvere a funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, nonché di parziale impermeabilizzazione delle acque meteoriche.

Ciò vale per le Vepa installate su balconi aggettanti o su logge rientranti all'interno dell'edificio, purché tali elementi non configurino spazi stabilmente chiusi con conseguente creazione di volumi e di superfici, come definiti dal Regolamento edilizio tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d'uso dell'immobile anche da superficie accessoria a superficie utile.

Affinché rientrino tra gli interventi di edilizia libera, inoltre, tali strutture devono favorire una naturale micro-areazione che consenta «la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici ed avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l'impatto visivo e l'ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche».

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