Annex Building di Map studio vince la prima edizione del Premio Architettura Emilia-Romagna

seguono i progetti degli studi Zamboni e Andrea Oliva

La prima edizione del Premio Architettura Emilia-Romagna - ideata dagli Ordini degli Architetti P.P.C. di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Bologna, Forlì- Cesena, Rimini e Ravenna per individuare le migliori architetture di qualità della regione realizzate negli ultimi 10 anni - si è ufficialmente conclusa.

A salire sul gradino più alto è il progetto ANNEX building, realizzato a Bologna da Map studio - Magnani Pelzel Architetti Associati. Seguono al secondo posto i Chiostri di San Pietro, di Zamboni Associati Architettura e, al terzo, i Capannoni 18 e 19 delle Ex Officine Meccaniche Reggiane, dell'architetto Andrea Oliva. Menzioni speciali sono state attribuite alle opere Casa su una collina e Darsena Pop Up, rispettivamente di Caravatti Architetti e Officina Meme.

Assieme ai progetti piazzatisi sul podio e a quelli meritevoli di menzioni speciali, la commissione ha selezionato altre 10 opere che andranno a comporre una mostra fotografica sull'architettura del nuovo millennio. Saranno esposte installazioni a Bruxelles e a Curitiba, in Brasile, con tavole stampate e allestite dagli organizzatori del Festival Rigenera - Circolare.

Osservando i progetti, vincitori e non, si è avuto modo di promuovere la disciplina architettonica nella sua concreta realizzazione, proponendola come arte di far vivere bene le persone. Le idee dei concorrenti hanno dimostrato come sia possibile progettare con consapevolezza e razionalità l'ambiente e la città in cui si vive e hanno fatto comprendere come non sia così assurdo pensare all'architettura del futuro come una progettazione che riesca a rigenerare e tutelare il pianeta e chi lo vive.

La cerimonia di premiazione organizzata presso i Magazzini del Sale di Cervia si è svolta all'interno della cornice del Festival dell'Architettura Rigenera - Circolare, progetto vincitore dell'avviso pubblico Festival Architettura - II edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. La giuria, composta da Chiara Tonelli, in qualità di presidente, João Ferreira Nunes, Andrea Rinaldi, Gianmatteo Romegialli, Simone Sfriso e Maddalena Fortelli, ha consegnato i premi, firmati appositamente per l'evento dalla mano creativa di Antinella De Nisco.

Annex Building di Map Studio Magnani Pelzel Architetti

La giuria ha individuato nel progetto vincitore una serie di tematiche interessati, capaci di emergere rispetto alle proposte degli altri partecipanti. In particolare a convincere è stata la capacità di integrare perfettamente edificio, struttura e impianti. Il progetto è stato in grado di collegarsi con il suolo con una cura minuziosa e attenta dei dettagli, che hanno consentito di "raggiungere l'astrazione attraverso il trattamento raffinato delle superfici". Sono state inoltre apprezzate, nell'insieme dell'opera, "la pulizia formale e la chiarezza complessiva del contesto".

Chiostri di San Pietro di Zamboni Associati Architettura

A seguire Annex Building sul podio è il progetto per i Chiostri di San Pietro, firmato da Zamboni Associati Architettura. La medaglia d'argento è stata assegnata a questo team per la capacità di progettare volumi che, pur essendo di nuova costruzione, dialogano armoniosamente con la parte antica, generando insieme ad essa spazi dinamici e nuovamente aperti verso la città che ospita il complesso. L'ambiente, studiato nella sua essenza materica, diventa omogeneo e continuo, ponendosi come un luogo che, nell'insieme, appare particolarmente efficace.

Capannoni 18 e 19 delle Ex Officine Meccaniche Reggiane di Andrea Oliva

Il terzo posto è occupato da Andrea Oliva, che ha partecipato al concorso con il progetto dei Capannoni 18 e 19 delle Ex Officine Meccaniche Reggiane. L'idea, a parere della giuria, risulta vincente per la capacità di affrontare il tema della rigenerazione urbana in modo coerente. Il progetto, infatti, riesce a rispettare la vocazione del luogo e i ricordi storici che questo porta con sé, dando forma a tematiche differenti, analizzate su diverse scale, passando dall'ambiente industriale fino ad arrivare al tema dei nuovi spazi pubblici.

Menzioni speciali

La commissione ha deciso di conferire due menzioni speciali. La prima è andata al progetto Casa su una collina di Caravatti Architetti, che ha colpito per la delicatezza e l'uso attento dei materiali, in particolare del laterizio, entrato a far parte di un affascinante e sapiente gioco di luce.

La seconda è stata assegnata alla Darsena Pop Up di Officina Meme, di cui è stata premiata la capacità di dar vita a un progetto partecipativo, attraverso il quale si è cercato di rigenerare il territorio offrendogli uno spazio versatile a servizio della città. 

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