Fondo indigenti e superbonus: le regole del Mef

di Mariagrazia Barletta

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 25 agosto il decreto del ministero dell'Economia contenente le istruzioni per poter accedere al Fondo indigenti. Si tratta del fondo da 20 milioni di euro, nato con il Dl 176 del 2022, per corrispondere un contributo alle famiglie con reddito non superiore a 15mila euro (calcolato in base al cosiddetto «quoziente familiare»)  che non possono pagare il costo dei lavori che il bonus al 90% lascia scoperto. 

Il contributo, valido per i lavori 2023 effettuati nei condomìni, nelle ville unifamiliari e nelle unità indipendenti con accesso autonomo, è determinato in relazione alle spese agevolabili sostenute direttamente dal richiedente. Per gli interventi condominiali si fa riferimento sempre alle spese imputate al richiedente, entro un limite massimo di 96mila euro.

Come specificato nel Dm, si può beneficiare del contributo solo in relazione alle spese sostenute con bonifici effettuati tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2023.

Il decreto del Mef

La richiesta del contributo va inviata all'Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2023. Ma per poterla inoltrare bisogna attendere un provvedimento del direttore dell'amministrazione finanziaria che dettagli il contenuto dell'istanza. Se le richieste da ammettere dovessero superare la somma complessiva messa a disposizione tramite il Fondo, il contributo non arriverà a coprire l'intero 10% che il bonus al 90% lascia scoperto.

Se il rapporto percentuale tra l'ammontare delle risorse stanziate e l'ammontare complessivo dei contributi richiesti è inferiore al 10% si andrà ad esaurimento delle risorse privilegiando coloro che per primi hanno provveduto a effettuare il primo bonifico per il pagamento delle spese agevolate. Dunque, in tal caso solo una parte delle richieste sarà soddisfatta.

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