Femminile plurale, da Modena a Parigi

Le architette vincitrici e menzionate del Premio Anna Taddei e Prix Femmes Architectes

di Giulia Mura

Che l'architettura sia ancora, nonostante i progressi, un mondo ad appannaggio prevalentemente maschile è cosa risaputa. Che l'impegno per riequilibrare questa condizione professionale sia aumentato negli ultimi anni, anche. E proprio in questi giorni, a testimonianza del cambio di rotta in corso, sono stati assegnati diversi premi a professioniste che con i loro lavori si sono distinte nel panorama internazionale.

Vediamoli insieme.

Premio Anna Taddei

Nato nel 2021 per ricordare Anna Taddei - Vicepresidente dell'Ordine degli Architetti della provincia di Modena dal 2005 al 2013, anno della sua prematura scomparsa, e fondatrice della Commissione Pari Opportunità - il premio, giunto alla sua seconda edizione, è rivolto alle progettiste che operano nel mondo dell'architettura contemporanea.

Obiettivo del premio, al quale si può partecipare con interventi realizzati di interior e prodotti di design in produzione, è promuovere il lavoro di donne architetto e il loro ruolo nella società, valorizzarle e dare loro la visibilità che meritano.

Le assegnazioni 2023: 3 premi, 2 menzioni

Dopo aver visionato circa 40 proposte pervenute da tutta Italia, la giuria - composta dalla presidente e ideatrice del premio Anna Allesina, Lorenzo Ferrari, Barbara Camocini (Politecnico di Milano), Tiziana Campus (Vicepresidente del CNAPPC), Paolo Deganello (docente e co-fondatore di Archizoom), Nicola Leonardi (Direttore di The Plan) - ha selezionato 5 professioniste, 3 premi e due menzioni, premiate durante l'evento organizzato presso il Palazzo dei Pio a Carpi.

Premio Anna Taddei 2023, Elena Trevisan, Elena Silvestri, Maura Caturano, Elisa Burnazzi e Francesca Perani

Il primo premio è stato conferito all'architetta bassanese Elena Trevisan con 'Mirta', arazzo disegnato per Sitap Carpet Couture Italia, vero e proprio manifesto di denuncia del patriarcato, considerato dalla commissione "quello che maggiormente ha risposto agli obiettivi del bando, promuovendo un approccio serio e preciso al progetto di design come messaggero di contenuti e veicolo di cambiamento".

Mirta Magenta di Elena Trevisan, photo Guido Pedron, Courtesy by Sitap Carpet Couture Italia

A Maura Caturano dello StudioMaan va il secondo posto, con il progetto degli allestimenti interni del Platanos Exotic Bar a Napoli considerato interessante "per il coraggioso utilizzo del figurativo naturalistico che interpreta, senza cadere nell'eccesso, la specificità del locale commerciale".

Platanos Exotic Bar - photo e design by Maura Caturano

Terza classificata l'architetta Francesca Perani, con il progetto di ristrutturazione e interior di UrbanCabin, il Rifugio Urbano dal sapore Persiano realizzato ad Albino (Bergamo) espressione di "un l'incontro compiaciuto di due identità culturali che diviene un intimo spazio domestico dove, con un tocco di ironia e audacia, viene garantita la massima flessibilità e versatilità nel rispetto delle qualità dell'abitare."

UrbanCabin rifugio urbano - photo e design by Francesca Perani

La giuria ha inoltre ritenuto, all'unanimità, di assegnare anche due menzioni speciali ex aequo alle altre due concorrenti finaliste: Elisa Burnazzi dello studio Burnazzi Feltrin Architetti per il progetto di ristrutturazione di una dimora storica, l'appartamento TB a Vigo di Ton (TN), e Elena Silvestri dello Studio Tecnico Silvestri per il Progetto di ampliamento dei Musei del Duomo di Modena, "un intervento delicato che predilige l'uso di pochi materiali e di tradizione storica, pur inserendo nella narrazione strumenti contemporanei, attraverso ambientazioni immersive".

Appartamento TB di Elisa Burnazzi e Davide Feltrin © foto di Carlo Baroni

Ampliamento musei del Duomo - photo e design by Elena Silvestri

ARVHA - Premio Donne Architetto

Creata nel 1993, ARVHA - Associazione per la Ricerca sulla Città e l'Edilizia Abitativa - è un'associazione francese che ha come obiettivo quello di svolgere ricerca, studi e formazione nel campo degli alloggi e dell'ambiente di vita. Con il sostegno del Ministero della Cultura e della Comunicazione, del Ministero dei Diritti della Donna, del Fondo Sociale Europeo, del regione Ile-de-France e il Pavillon de l'Arsenal, organizza corsi, azioni e ricerche in tre ambiti: accessibilità per tutti, sviluppo sostenibile e uguaglianza professionale nel campo dell'architettura.

Per quanto riguarda il lavoro sull'uguaglianza donne/uomini, dal 2013 ogni anno organizza il "Prix Femmes Architectes", premio che mira a mettere in risalto le opere e le carriere delle donne architetto, in modo che le giovani abbiano modelli a cui ispirarsi, incoraggiando l'uguaglianza in una professione a predominanza maschile. Inoltre, lavora per consolidare gemellaggi tra associazioni europee per sostenere le donne architetto e ingegnere ad affermarsi nel mondo professionale ed emergere nei ruoli apicali.

L'edizione 2023: due italiane tra le premiate

Giunto alla sua undicesima edizione, il Prix Femmes Architectes quest'anno ha voluto coinvolgere nella Giuria - composta dalle vincitrici dell'anno precedente, i membri delle istituzioni francesi, i membri dell'organizzazione di architettura francesi e internazionali - l'AIDIA, Associazione Italiana Donne Architette e Ingegnere, rappresentata per l'occasione da Maria Acrivoulis (Past President di Aidia e Presidente Onoraria del Prix Femmes Architectes), con l'obiettivo di rendere sempre più internazionale il premio e convogliare l'esperienza positiva maturata lo scorso anno con il primo premio "IDEE PER UN MONDO CHE CAMBIA" promosso dall'Associazione. 350 le candidature e 1270 i progetti esaminati.

Il 23 novembre presso il "Pavillon de l'Arsenal" a Parigi, edificio in vetro e metallo di fine '800, la Giuria ha assegnato quattro premi e tre menzioni per:

  • Premio Architetto Donna a Françoise N'Thépé (Membro della Franch Academy of Architecture)
  • Premio Opera Originale a Ludovica Di Falco, SCAPE Architecture
  • Premio Giovane Architetta under 40 a Victoria Migliore
  • Menzione speciale premio Giovane Architetta under 40 a Emanuelle Dechelette, Dechelette architecture
  • Premio Internazionale a Dikkie Scipio, KAAN Architecten
  • Menzione speciale per il Premio Internazionale ad Antonella Mari, aam44architettura
  • Menzione speciale Women Architect Pioneering a Monique Labbe

Il prossimo passo? Gareggiare ad armi pari

Insomma: una serie di riconoscimenti capaci di dare risalto a lavori che pongono al centro il progetto e la cultura declinate al femminile. Certo, la strada da percorrere è ancora lunga. Ma stiamo andando nella giusta direzione, specialmente oggi che il tema della parità di genere e opportunità è cosi urgente.

Il prossimo passo? Gareggiare ad armi pari, senza categorie. In architettura, a vincere, deve essere sempre e solo la qualità, che sia donna o uomo. Non trovate?

di Giulia Mura

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