Loggia Isozaki, gli Ordini degli Architetti a Sangiuliano: «Ci spieghi il motivo dell'annullamento»

La decisione - scrivono - «getta discredito non solo sulla reputazione dell'Italia, ma anche sullo strumento del concorso»

Gli Ordini degli Architetti scrivono compatti al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e al sottosegretario di Stato, Vittorio Sgarbi, per capire quali siano le ragioni che hanno condotto alla bocciatura del progetto di Arata Isozaki e Andre Maffei per la nuova uscita degli Uffizi.

Ben 93 Ordini degli Architetti, capitanati da quello di Firenze e dalla sua Fondazione, si sono mossi, lancia in resta, per conoscere le motivazioni della scelta di abbandonare il progetto frutto di un concorso internazionale di progettazione, a 25 anni dall'indizione e con le risorse già stanziate.

Gli Architetti hanno espresso tutta la loro preoccupazione per una decisione che, presa «in base a valutazioni assolutamente soggettive e discrezionali», «getta discredito non solo sulla reputazione dell'Italia, ma anche sullo strumento del concorso universalmente riconosciuto come la modalità più appropriata per la progettazione e realizzazione delle opere pubbliche».

Il riferimento, come ormai è noto, è alla decisione del Consiglio superiore dei Beni culturali (qui l'articolo) di riporre nei cassetti il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione del lontano 1998, rimesso in marcia ad agosto 2020 dai 12 milioni stanziati con il piano strategico «Grandi Progetti Beni Culturali» varato dall'allora ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini.

Gli Ordini firmatari, insieme alla Fondazione Michelucci, chiedono trasparenza e di capire anche perché «non sia stata intrapresa una nuova procedura concorsuale, venendo meno le condizioni di validità del progetto risultato vincitore del concorso internazionale».

Con la missiva gli Architetti chiedono, inoltre, quali siano i costi finora sostenuti per la procedura e per lo sviluppo del progetto nato dalla matita di Isozaki, di chi sia la paternità del progetto sostituivo che, all'indomani della decisione del Consiglio superiore dei Beni culturali, è stato pubblicato dalla stampa, e come siano stati ingaggiati i relativi progettisti.

Anche il Consiglio nazionale degli Architetti ha espresso la sua posizione pochi giorni fa a favore del progetto di Isozaki, ritenendo «incomprensibili le ragioni del definitivo no alla realizzazione della Loggia degli Uffizi». «Abbandonare, dopo quasi 25 anni, il progetto del vincitore, Arata Isozaki, architetto di fama internazionale, priva Firenze, ed il nostro Paese tutto, di un'opera aperta alla contemporaneità rispettosa della storia della città», ha dichiarato il Cnappc in una nota.   

La lettera firmata dal presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze e sottoscritta da altri 93 Ordini provinciali, dalla Fondazione Architetti Firenze e dalla Fondazione Michelucci.

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