Tecnici competenti in acustica: primo aggiornamento entro 8 anni anziché 5

di Mariagrazia Barletta

Arriva nel testo del Milleproroghe approvato alla Camera una modifica alle regole per l'aggiornamento professionale dei tecnici competenti in acustica. Viene esteso da cinque a otto anni il periodo entro cui, a partire dalla data di pubblicazione nell'elenco dei soggetti abilitati istituito presso il ministero dell'Ambiente, i tecnici devono cumulare almeno 30 ore di formazione.

Ad essere modificato è l'allegato al Dlgs 17 febbraio 2017, n. 42 che definisce le modalità procedurali per l'iscrizione e la cancellazione dall'elenco dei tecnici competenti in acustica, nonché per l'aggiornamento professionale.

Al punto due dell'allegato viene stabilito che «ai fini dell'aggiornamento professionale, gli iscritti nell'elenco di cui all'art. 21 devono partecipare, nell'arco di 5 anni dalla data di pubblicazione nell'elenco e per ogni quinquennio successivo, a corsi di aggiornamento per una durata complessiva di almeno 30 ore, distribuite su almeno tre anni».

L'emendamento approvato al Milleproroghe modifica la sola espressione «5 anni», ma non la parola «quinquennio». Dunque, sembrerebbe che se per il primo ciclo di aggiornamento professionale che segue l'iscrizione all'albo dei tecnici specializzati saranno concessi 8 anni di tempo per arrivare al traguardo delle 30 ore di aggiornamento, per i successivi quest'arco di tempo si restringe restando fissato in cinque anni.

Secondo il dossier pubblicato alla Camera, l'intento della modifica normativa sarebbe quello di estendere «da cinque a otto anni il periodo entro cui i tecnici in acustica devono effettuare l'aggiornamento professionale». Ma se l'intento era quello di rendere omogenea nel tempo questa modifica, portando il periodo di riferimento per l'aggiornamento a otto anni allora andava modificata anche la parola «quinquennio».

Il testo del Milleproroghe è stato licenziato ieri, 19 febbraio, alla Camera e ora passa al Senato per un esame che si preannuncia blindato, giacché il provvedimento scade il 28 febbraio.

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