Un grande oggetto architettonico blu ruba la scena tra i grigi capannoni industriali nell'area di Vascon di Carbonera, a nord di Treviso: è il nuovo quartier generale delle società Itagency, Faba, Maikii ed Exclama, progettato dallo studio Carlana Mezzalira Pentimalli in collaborazione con l'artista Lorenzo Mason e concepito come un hub dove l'ambiente dinamico e flessibile favorisce l'innovazione e la collaborazione.

Con la sua estetica industriale riletta in chiave contemporanea, l'edificio punta i riflettori sul futuro degli spazi di lavoro e, mettendo a sistema architettura, arte e collettività, sottolinea l'importanza dell'incontro e dell'interazione tra colleghi.

Diversamente dai tradizionali headquarters aziendali, infatti, al centro del progetto non è più l'aspetto produttivo, bensì le necessità dell'uomo durante la giornata lavorativa.

Questo si traduce nel disegno di spazi chiusi e all'aria aperta dal carattere informale, accogliente e domestico, accomunati da un principio: condividere lo spazio, le idee e le visioni.

foto: © Marco Cappelletti

Proprio come nella Scuola di Musica di Bressanone, entra in gioco anche qui la collaborazione dello studio con il mondo dell'arte, che si sovrappone alle linee eleganti e raffinate dell'architettura attraverso lo sguardo dell'artista Lorenzo Mason.
A coronare l'edificio è infatti una grande piazza in quota concepita come opera di land art che - attraverso uno scarabocchio - simboleggia l'idea di libertà d'espressione e informalità.

"Ogni nostra opera - spiegano i progettisti - prova a far coincidere in essa la compresenza di architettura, urbanistica, ingegneria e arte. La ricerca verso la quale tendiamo è quella di proporre un'architettura specifica per ogni luogo, capace di leggere le condizioni e provare il più possibile ad accogliere le trasformazioni del tempo".

In linea con questa visione, il quartier generale abbraccia una nuova concezione di ufficio ibrido, i cui gli spazi sono disegnati in funzione della vita comunitaria.

foto: © Marco Cappelletti

Un edificio per quattro realtà: spazi connessi e trasformabili nel tempo

La committenza chiedeva, per le quattro società del gruppo, un unico edificio basato sul concetto di trasformazione nel tempo. Così, il progetto di Carlana Mezzalira Pentimalli si materializza attraverso la conversione degli uffici esistenti in magazzino e un ampliamento sul lato nord che, grazie all'aggiunta di un nuovo piazzale, riesce ad ottimizzare gli spazi e la comunicazione tra i diversi comparti, assicurando maggiore efficienza logistica e flessibilità.

Sviluppato verticalmente su quattro piani, il nuovo edificio si compone di elementi architettonici studiati per essere adattabili e reversibili negli anni: dal telaio strutturale isotropo con corona perimetrale a sbalzo che libera gli interni, alla concezione del tetto come spazio della collettività, tutta l'architettura del fabbricato è orientata alla condivisione e all'interazione tra i dipendenti.

foto: © Marco Cappelletti

Il piano terra, più permeabile e in diretta connessione con l'esterno, è dedicato agli spazi comuni per riunioni, mostre, incontri e showroom. Al contrario, i piani superiori destinati alla direzione, appaiono più riservati, con uffici modulabili e adattabili alle esigenze di oggi e a quelle future grazie alle pareti mobili e ripiegabili che consentono rapidi cambiamenti di configurazione.

Le aree lavorative sono dotate di dispositivi in vetro e in tessuto, pensati come divisori sia visivi e acustici, mentre separè dalle linee sobrie organizzano le zone per gli incontri e per le Phone Box, spazi per conversazioni private integrati nel sistema generale dell'arredamento generale. Scrivanie e scaffalature modulari e componibili, infine, permettono di calibrare il grado di privacy di ogni attività, consentendo la costruzione di ambienti introversi ed estroversi: alcove per lavorare, scambiarsi opinioni, sedersi, ma soprattutto socializzare.

foto: © Marco Cappelletti

I sistemi impiantistici, poi, schermati da un grigliato metallico modulare che mixa linguaggio industriale e contemporaneo, seguono anch'essi la logica trasformativa, permettendo aggiornamenti tecnologici rapidi in caso di riconfigurazione degli spazi. La flessibilità del layout supporta così diverse modalità di lavoro e si adatta meglio alle esigenze individuali dei dipendenti, oltre a offrire alle organizzazioni la capacità di rispondere agilmente ai cambiamenti del mercato o del personale.

La piazza sospesa come fiore all'occhiello

Oltre al blu, che caratterizza l'intero edificio rendendolo ben riconoscibile, il vero fiore all'occhiello del progetto è il piano di copertura, concepito come una piazza sospesa con spazi dedicati al relax, al gioco e agli incontri. Si tratta di uno spazio neutrale, che permette, anche per brevi intervalli, di staccare la spina dalle dinamiche d'ufficio, intessendo relazioni informali e spontanee.

Rafforzata dall'intervento artistico di Lorenzo Mason, che esplora il linguaggio dei segni e della land art, la grande piastra mostra una sorta di scarabocchio, traduzione grafica della comunicazione non verbale e simbolo per eccellenza di libertà espressiva e informalità.

Così, con un semplice segno e due canestri da basket, uno spazio quotidiano diventa palcoscenico vivo dell'interazione umana, superando i confini imposti dalla routine lavorativa.

foto: © Marco Cappelletti

Le fotografie di Marco Cappelletti

Crediti del progetto

Nome progetto: Nuovo edificio per uffici
Indirizzo: Carbonera (TV) - Italia
Architetto: Carlana Mezzalira Pentimalli (Michel Carlana, Luca Mezzalira, Curzio Pentimalli)
Team di progetto: Michel Carlana, Luca Mezzalira, Curzio Pentimalli Edoardo Cesani
Cliente: Privato

TIMELINE
2020: concorso privato a inviti
2021-2022: progetto
2025: completamento

Area di progetto:
Superficie complessiva (per l'edificio uffici): 3.070,00 mq
Superficie del lotto: 13.255,00 mq

CONSULENTI
Statica: Bi.Effe Studio d'Ingegneria, Cavallino-Treporti (VE)
Impianti: Mountech Srl STP, Montebelluna (TV)
Acustica: Niraconsulting, Bressanone (BZ)
Illuminotecnica: Stingers Srl, Treviso (TV)

Collaborazione artistica: Lorenzo Mason Studio, Venezia (VE)
Impresa: Agribeton Spa, Treviso (TV) - Impresa edile generale

Direzione lavori generale: Carlana Mezzalira Pentimalli (Michel Carlana, Luca Mezzalira, Curzio Pentimalli)

Fotografie: © Marco Cappelletti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

pubblicato il:

vedi anche...
Premio Architettura Città di Oderzo XIX: vince lo studio Facchinelli Daboit Saviane

Premio Architettura Città di Oderzo XIX: vince lo studio Facchinelli Daboit Saviane

118 opere presentate, 1 vincitore, 3 menzioni, 1 menzione speciale, 4 progetti meritevoli

Si è conclusa la 19esima edizione del premio che ogni due anni celebra l'eccellenza architettonica di Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Sottolineando l'altissima qualità dei progetti candidati, la giuria ha assegnato la vittoria al giovane studio di Belluno. Menzioni a Pedevilla, Carlana Mezzalira Pentimalli, AGA e Bricolo Falsarella.
Bressanone (Bz), la biblioteca come un salotto urbano: terminato il progetto di Carlana Mezzalira Pentimalli

Bressanone (Bz), la biblioteca come un salotto urbano: terminato il progetto di Carlana Mezzalira Pentimalli

Un intervento tra recupero e nuovo innesto che si dirama negli edifici dell'ex carcere, finanza e tribunale

I progettisti: «Non è una biblioteca da intendersi come un grande contenitore di libri, anzi. È un'opera ben radicata nel contesto, concepita per accogliere e generare relazioni umane, scambi, intrecci di culture e pratiche»
Monumentale e «domestica»: conclusa la scuola di musica a Bressanone (Bz) di Carlana Mezzalira Pentimalli

Monumentale e «domestica»: conclusa la scuola di musica a Bressanone (Bz) di Carlana Mezzalira Pentimalli

La nuova architettura nata da un concorso vinto a dicembre 2014

Architettura, urbanistica e ingegneria, uniti ad un raffinato lavoro artigianale, si fondono indissolubilmente in un edificio dal forte carattere pubblico. L'approccio seguito sposa il concetto di «progetto di suolo» di Bernardo Secchi, con il progetto di architettura che diventa anche disegno della città.