Il Pritzker Prize rimane in Oriente, spostandosi dal Giappone alla Cina per celebrare, con il più importante riconoscimento del mondo dell'architettura, l'opera dell'architetto Liu Jiakun. Prima di lui solo Wang Shu nel 2012 aveva conquistato il premio, ma in realtà spettò anche a I.M. Pei, nato in Cina ma naturalizzato statunitense, che lo ricevette nel 1983.
"L'architettura dovrebbe rivelare qualcosa: dovrebbe astrarre, distillare e rendere visibili le qualità intrinseche delle persone locali. - sostiene Liu Jiakun - Ha il potere di plasmare il comportamento umano e creare atmosfere, offrendo un senso di serenità e poesia, evocando compassione e misericordia e coltivando un senso di comunità condivisa".
La sua è un'architettura onesta, saggia e di buon senso, che celebra la vita dei cittadini comuni, utilizzando proprio la materia dell'architettura per "forgiare la comunità, ispirare compassione ed elevare lo spirito umano".
A caratterizzare l'opera di Jiankun, prevalentemente realizzata nel suo paese d'origine, è la capacità di dare forma ad aree pubbliche in città sovrappopolate, riuscendo a creare una relazione tra densità e spazio aperto, attribuendo agli spazi spazi civici il ruolo fondamentale a supporto di una società diversificata.
"Ho sempre aspirato ad essere come l'acqua, a permeare un luogo senza portare con me una forma fissa e a infiltrarmi nell'ambiente locale e nel sito stesso. Nel tempo, l'acqua si solidifica gradualmente, trasformandosi in architettura e forse persino nella più alta forma di creazione spirituale umana. Eppure, conserva ancora tutte le qualità di quel luogo, sia buone che cattive". In tutte le sue opere, infatti, si riscontra il rispetto per la cultura, la storia e la natura, raccontando il tempo ed evocando, attraverso interpretazioni contemporanee, l'architettura cinese tradizionale.
La cerimonia di premiazione è prevista ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, in primavera.
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The Renovation of Tianbao Cave District of Erlang Town, photo courtesy of Arch-Exist
La giuria e le motivazioni del Premio
"In un contesto globale in cui l'architettura sta lottando per trovare risposte adeguate alle sfide sociali e ambientali in rapida evoluzione, Liu Jiakun ha fornito risposte convincenti che celebrano anche la vita quotidiana delle persone e le loro identità comunitarie e spirituali". - Esordisce così la motivazione della giuria, presieduta anche quest'anno da Alejandro Aravena, evidenziando "la sincerità di materiali e processi testuali che mostrano imperfezioni che durano, piuttosto che degradarsi nel tempo".
Il corpus di lavori mostra coerenza e qualità, con progetti liberi da vincoli stilistici ed estetici, basati piuttosto sulla specificità dei luoghi e sulle esigenze della comunità che vivrà quegli spazi. Grande cura, la sua, nella scelta dei materiali, orientata all'artigianato tradizionale e alle materie prime locali. Ne sono esempio i dettagli i di intonacatura in sabbia di Chongqing o il riciclo delle materie del terremoto di Wenchuan del 2008 - "Rebirth Bricks" - realizzati con fibre di grano e cemento locali per produrre mattoni fortificati con maggiore efficienza fisica ed economica rispetto all'originale. Sono utilizzati in tutto l'edificio Novartis, nel Museo Shuijingfang (Chengdu, Cina, 2013) e nel West Village, la sua opera più grande.
"Liu Jiakun eleva attraverso il processo e lo scopo dell'architettura, promuovendo connessioni emozionali che uniscono le comunità", ha osservato Tom Pritzker, Presidente della Hyatt Foundation, sponsor del premio. "C'è una saggezza nella sua architettura, che guarda filosoficamente oltre la superficie per rivelare che storia, materiali e natura sono simbiotici".
La giuria era composta da Alejandro Aravena (Presidente) · Barry Bergdoll · Deborah Berke · Stephen Breyer · André Aranha Corrêa do Lago · Anne Lacaton · Hashim Sarkis · Kazuyo Sejima
Chi è Liu Jiakun
Classe 1956, Liu Jiakun nacque a Chengdu, nella Repubblica Popolare Cinese e trascorse buona parte della sua infanzia nei corridoi del Chengdu Second People's Hospital, per via del lavoro da medico di sua madre.
Nonostante quasi tutta la sua famiglia fosse impegnata in professioni sanitarie, la sua personalità tese ben presto verso le arti creative, esplorando il mondo attraverso il disegno e la letteratura.
Dopo aver preso parte allo Zhiqing cinese programma di "giovani istruiti" assegnati all'agricoltura contadina professionale nelle campagne, Jiankun fu finalmente accettato per frequentare l'Istituto di Architettura e Ingegneria di Chongqing (rinominato Università di Chongqing) nel 1978.
Non capì subito cosa significasse essere un architetto ma, come egli stesso dichiarò "come un sogno, improvvisamente mi resi conto che la mia vita era importante". Si laureò in architettura nel 1982, entrando nella prima generazione di ex studenti incaricati di ricostruire la Cina durante il periodo di profonda trasformazione della nazione.
In quarant'anni di professione, ha realizzato oltre trenta progetti, tra istituzioni accademiche e spazi civici, edifici commerciali e di pianificazione urbana in tutta la Cina, selezionato nel 2018 per il progetto del primo Serpentine Pavilion di Pechino.
La sua attività di progettista fu sempre accompagnata dall'amore per la scrittura: "Scrivere romanzi e praticare l'architettura sono forme d'arte distinte e non ho cercato deliberatamente di combinare le due. Tuttavia, forse a causa del mio duplice background, c'è una connessione intrinseca tra loro nel mio lavoro, come la qualità narrativa e la ricerca della poesia nei miei progetti".
Attualmente continua a lavorare nel suo studio Jiakun Architects, fondato nel 1999 a Chengdu, affiancando alla progettazione anche l'attività di docenza in alcune delle principali università del mondo, come la School of Architecture Central Academy of Fine Arts (Pechino, Cina), il Massachusetts Institute of Technology o la Royal Academy of Arts di Londra
Alcune immagini dei principali progetti
Novartis (Shanghai) Block - C6, photo courtesy of Arch-Exist
West Village, photo courtesy of Qian Shen Photography
The Renovation of Tianbao Cave District of Erlang Town, photo courtesy of Arch-Exist
Museum of Clocks, Jianchuan Museum Cluster, photo courtesy of Bi Kejian
Department of Sculpture, Sichuan Fine Arts Institute, photo courtesy of Arch-Exist
+info: pritzkerprize.com
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