Con la giornata conclusiva di FAR, il Festival dell'Architettura di Roma che la scorsa settimana ha animato la Casa dell'Architettura, sono stati proclamati anche i vincitori della call lanciata il mese scorso per individuare le due installazioni temporanee da realizzare nei Municipi IV e V, rispettivamente piazza Riccardo Balsamo Crivelli per il quartiere di Casal Bruciato e piazza dei Mirti per il quartiere di Centocelle.

Tra i 51 progetti, presentati sia da parte di studi di architettura che da team multidisciplinari, è stato questo il verdetto della giuria.

Per il Municipio IV si tratta di NODO APERTO, proposta dal team multidisciplinare della AANT, l'Accademia delle Arti e nuove tecnologie di Roma - composto da Nicola Auciello (architetto) · Paola Costanza Papakristo (sociologa) · Sara Varcasia (antropologa) e gli studenti Elisa Aloisi · Alessandro Arnold · Simone Carnevali · Giulia Di Giannantonio · Valerio Di Santo · Andrea Fabietti · Elena Fierro · Marco Sabino Onofri · Federica Pieralisi · Carlo Renato Popescu · Carlotta Pucci · Francesca Pia Reale · Virginia Ricotta · Luca Rieder · Elena Sambucci · Arianna Sordi · Seynabou Thiam · Cristiana Tranchini. Si tratta di una struttura in tubi d'acciaio pensata per dare significato al vuoto della piazza, proponendo nuove modalità di fruizione.

MAMMA ROMA è invece il titolo del progetto vincitore presentato per il Municipio V dal gruppo formato da Simone Barbi · Emanuele Cremona · Davide Fabbro e Giacomo Montiani (capogruppo), una grande tenda che anima la piazza, cuore pulsante della vita di Centocelle, ma anche un rifugio sicuro per il gioco o una pausa dal caos della città.

«La call si è confermata un'iniziativa efficace - ha sottolineato Alice Buzzone, Direttrice di FAR. - Abbiamo registrato la partecipazione di numerosi studi di progettazione, ma anche di studenti e giovani professionisti. Sono state raccolte proposte non solo da Roma, ma anche da altre città italiane e dall'estero. È un segnale importante: FAR è diventato un vero e proprio faro che accende l'attenzione sulla Capitale e sulle sue trasformazioni urbane».  

Edicola, progetto di © Aut Aut Architettura | foto: © Paolo Fusco

Le installazioni vincitrici

NODO APERTO vince al IV Municipio · piazza Riccardo Balsamo Crivelli

Il progetto nasce dall'ascolto del vuoto urbano. La proposta non vuole riempirlo, bensì riattivarlo, interpretando la piazza come un ecosistema relazionale in continuo movimento.

L'installazione mette a sistema memoria e esigenze del vivere contemporaneo, restituendo centralità a uno spazio di passaggio, di attesa, trasformandolo in un campo attivo, aperto al dialogo, al gioco, al riposo e all'incontro.

Nodo aperto vuole infatti rappresentare un invito a vivere la piazza da dentro, riconoscendola come luogo collettivo, dove le differenze si incontrano e danno vita a nuove connessioni.

Suddivisa nelle 4 zone di convivialità, giochi, relax e sport, l'installazione costruisce una nuove esperienza quotidiana, aperta e plurale.

Motivazione della giuria: «Il progetto si inserisce nell'area articolando un dialogo con lo spazio esistente, permettendo un uso inedito della piazza. La struttura proposta accoglie, infatti, diverse attività d'uso, potendo inoltre essere implementato sia dimensionalmente che funzionalmente. La giuria ha apprezzato, inoltre, la composizione del team, essendo questo eterogeneo sia in termini di competenze professionali che di esperienza.». 

MAMMA ROMA vince al V Municipio · Piazza dei Mirti

Pensata per essere posizionata a Piazza dei Mirti, nel cuore di Centocelle e punto di riferimento per la comunità locale, l'installazione di MAMMAROMA, propone un'architettura temporanea semplice ma evocativa: una grande struttura reticolare alta 8 metri, realizzata con tubi innocenti e ancorata a terra tramite 8 new jersey prefabbricati in cemento, che funzionano anche come panche per la sosta e il ritrovo dei passanti e dei cittadini del quartiere.

Il progetto occuperà l'area sud della piazza, definita da alberature e sedute, seguendo gli allineamenti urbani principali e divenendo riconoscibile per il rivestimento costituito da un doppio velo tessile color sabbia/champagne. È proprio per quest'ampia gonna sotto cui ci si può rifugiare, giocare, trovare ombra e riparo che il progetto prende il nome di MAMMAROMA: un gesto protettivo e aperto, familiare.

Il secondo velo, disposto sui lati lunghi, può essere teso all'occorrenza con cavi, generando due grandi spazi d'ombra funzionali a ospitare incontri, laboratori, assemblee, proiezioni, performance.

La sera, la struttura potrà diventare una lanterna, ma anche uno schermo per film, partite, conferenze, offerto alla comunità del Municipio V e al Festival, rendendo viva la piazza in ogni momento della giornata, anche e soprattutto dopo il tramonto. MAMMAROMA è un'architettura leggera nella struttura e solida nella presenza.

Motivazione della giuria: La giuria, in questo caso, «Il progetto possiede una grande forza rappresentativa in termini di immagine e possibilità di uso collettivo. Relativamente al luogo, la struttura proposta è capace di segnalare e diventare un elemento riconoscibile per la comunità. La versatilità della soluzione proposta permette di immaginare una molteplicità di configurazioni e di utilizzi». 

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