Conto termico 3.0 in "Gazzetta", ecco come funzionano gli incentivi 2025 per l'efficientamento energetico e le Fer

Ampliata la platea dei beneficiari, aggiornate le tipologie di interventi agevolabili e le spese ammissibili

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del ministero dell'Ambiente che aggiorna e potenzia il cosiddetto "Conto termico", il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni, finalizzati all'incremento dell'efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici.

Il testo prevede un limite di spesa annua di 900 milioni, di cui 400 destinati alle pubbliche amministrazioni e 500 per i privati. Tali limiti di spesa annua cumulata operano sia nel caso di accesso diretto all'incentivo da parte dei soggetti ammessi sia nel caso in cui gli stessi si avvalgano di Esco o altri soggetti abilitati. Per le amministrazioni pubbliche, è previsto il riconoscimento di un contributo anticipato a copertura delle spese da sostenere per la redazione della diagnosi energetica, per coprire il quale sono stanziati 20 milioni di euro.

I limiti di spesa annua potranno essere rimodulati dal ministero dell'Ambiente in base alle richieste, con l'obiettivo di non limitare i piccoli interventi di efficientamento incentivati dal Conto termico 3.0.

Il nuovo decreto semplifica l'accesso al meccanismo, amplia la platea dei beneficiari, aggiorna le tipologie di interventi agevolabili e le spese ammissibili, tenendo conto dell'evoluzione tecnologica e dei prezzi di mercato. Quanto ai beneficiari, questi devono essere proprietari o titolari di altro diritto reale o personale di godimento dell'immobile o unità immobiliare oggetto dell'intervento.

Sono potenziati anche gli interventi ammissibili in ambito terziario. Tra le principali novità introdotte vi è l'estensione dei beneficiari, con gli enti del terzo settore equiparati alle amministrazioni pubbliche. Sono compresi gli ex Istituti autonomi case popolari, le cooperative di abitanti iscritte all'Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituito presso il ministero dello Sviluppo economico.

Sono aggiornati inoltre i massimali di spesa, specifici e assoluti, per adeguarli ai nuovi costi di mercato. Il perimetro degli edifici coinvolti per gli interventi di efficienza energetica, finora riservati alla Pa, è ampliato anche agli edifici non residenziali privati.

Piccoli interventi di efficientamento

In aggiunta agli interventi già previsti, quali l'isolamento termico, l'installazione di pompe di calore o di collettori solari, sono incentivabili nuove tipologie di intervento. Più nel dettaglio, sono incentivabili uno o più dei seguenti interventi di incremento dell'efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti dotati di impianto di climatizzazione:

  • isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato, anche unitamente all'eventuale installazione di sistemi di ventilazione meccanica;
  • sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
  • installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento e/o sistemi di filtrazione solare esterni per chiusure trasparenti con esposizione da est-sud-est a ovest, fissi o mobili, non trasportabili;
  • trasformazione degli edifici esistenti in «edifici a energia quasi zero»;
  • sostituzione di sistemi per l'illuminazione d'interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti di illuminazione;
  • installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici, compresa l'installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, trasmissione ed elaborazione dei dati stessi;
  • installazione di elementi infrastrutturali per la ricarica privata di veicoli elettrici, anche aperta al pubblico, presso l'edificio e le relative pertinenze, ovvero presso i parcheggi adiacenti, a condizione che l'intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche;
  • installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo e/o opere di allacciamento alla rete, presso l'edificio o nelle relative pertinenze, a condizione che l'intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche.

Per ognuno degli interventi incentivati il decreto precisa quali sono le spese che concorrono alla determinazione di quelle ammissibili.

Sono ammesse le Pa e i privati per interventi eseguiti su edifici del terziario, quali uffici e studi privati, collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari e caserme, case di cure ed ospedali, prigioni, uffici pubblici, scuole, biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie, che non hanno sede in edifici della categoria A/9, cappelle ed oratori non destinati all'esercizio pubblico dei culti, magazzini sotterranei per deposito derrate, negozi e botteghe, magazzini e locali di deposito, laboratori per arti e mestieri, fabbricati e locali per esercizi sportivi, stabilimenti balneari e di acque curative. E poi: opifici, alberghi e pensioni, teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli, istituti di credito, cambio ed assicurazione, fabbricati e locali per esercizi sportivi, edifici per funzioni produttive connesse alle attività agricole. Ed ancora: stazioni, costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche e cimiteri. Sì tratta degli edifici e delle unità immobiliari di categoria catastale A/10, gruppo B, gruppo C ad esclusione di C/6 e C/7, gruppo D ad esclusione di D9, gruppo E ad esclusione di E2, E4, E6.

Piccoli interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili

Oltre ai piccoli interventi di efficientamento, è incentivabile anche la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e l'acquisto di sistemi ad alta efficienza in edifici esistenti, in parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, dotati di impianto di climatizzazione. Nello specifico, il Dm copre:

  • la sostituzione di impianti esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all'installazione di sistemi di contabilizzazione del calore per gli impianti con potenza termica utile superiore di 200 kW;
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi factory made o bivalenti a pompa di calore unitamente all'installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti o per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa, compresi i sistemi ibridi factory made o bivalenti a pompa di calore, unitamente all'installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
  • installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell'impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling o per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento. Nel caso di superfici del campo solare superiori a 100 mq è richiesta l'installazione di sistemi di contabilizzazione del calore;
  • sostituzione di scaldacqua elettrici e a gas con scaldacqua a pompa di calore;
  • interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l'allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficienti;
  • sostituzione funzionale o sostituzione totale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti unità di microcogenerazione alimentate da fonti rinnovabili.

I soggetti beneficiari sono quelli identificati per i piccoli interventi di efficientamento, cui si aggiungono gli edifici appartenenti all'ambito residenziale, ossia gli edifici o le unità immobiliari di categoria catastale del gruppo A, ad esclusione delle abitazioni in ville (categoria A/9), dei castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e storici (A/10).

Incentivo al 65%

Il nuovo decreto riconosce una copertura media del 65% delle spese ammissibili che arriva al 100% nel caso di interventi realizzati su edifici pubblici in comuni fino a 15.000 abitanti, scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero. Gli interventi ammessi sono incentivati in rate annuali costanti per una durata che varia - a seconda dell'intervento - da due a cinque anni.

Per i soggetti privati che accedono all'incentivo anche tramite una Esco, l'erogazione dell'incentivo viene effettuata in un'unica rata, nel caso in cui l'ammontare totale dell'incentivo sia inferiore o uguale a 15mila euro.

Viene introdotta la possibilità, per soggetti pubblici e privati, di accedere agli incentivi anche attraverso Comunità energetiche rinnovabili (Cer) o configurazioni di autoconsumo collettivo.

Il Gestore dei servizi energetici (Gse), responsabile dell'attuazione del meccanismo, provvederà all'aggiornamento del portale informatico per la presentazione delle richieste entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto che andrà in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione.

Ai fini dell'accesso agli incentivi, il soggetto responsabile presenta domanda al Gse, esclusivamente tramite il Portaltermico, attraverso l'apposita scheda-domanda.

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