Un rapporto giocoso con il contesto e forme e volumi che si ispirano alle architetture del passato di Clemens Holzmeister, autore di opere come gli hotel Adler a Ortisei e Drei Zinnen a Sesto o la Villa Pretz a Bolzano; ma anche alle grandi strutture progettate da grandi nomi, tra cui Charlotte Perriand ideatrice - ad esempio - del residenze "La Cascade" nel comprensorio sciistico Les Arcs (Savoia) con Rey-Millet.
Da qui parte il progetto delle nuove residenze ad Andermatt (Svizzera), progettate da Slik Architekten lo studio elvetico guidato da Lukas Kueng, Ramias Steinemann e Steffen Lemmerzahl, con l'interior design firmato da Park, il collettivo di architetti, designer e ricercatori fondato a Milano da Filippo Pagliani e Michele Rossi.
Come lo studio di Zurigo ha fatto per l'architettura, anche Park guarda al passato per gli interni che traggono ispirazione dalle architetture alpine del Novecento - Carlo Mollino ed Edoardo Gellner su tutti - reinterpretate attraverso materiali, cromie e geometrie che dialogano con il paesaggio circostante. Ne nascono spazi essenziali, morbidi, mai rigidi, dove il legno smussa gli angoli e accompagna fluidamente il passaggio tra le stanze.

Park, La Vetta, ph. Nicola Colella, progetto architettonico di Slik Architekten

La Vetta, ph. Nicola Colella, attico, camera da pranzo

La Vetta, ph. Nicola Colella, dettaglio del soggiorno
Le forme astratte dei nuovi volumi dialogano con il paesaggio roccioso delle montagne. Al di sopra della base, tutto l'edificio è in legno, lo sono le strutture e anche il rivestimento. A caratterizzare l'architettura sono proprio i materiali naturali insieme ai tagli di logge e finestre che alleggeriscono la sagoma sottraendo volume.
Quattordici appartamenti e quattro attici - ciascuno con logge private e affacci sulla piazza e sul paesaggio - compongono il condominio "La Vetta".

La Vetta, ph. Nicola Colella, soggiorno dell'attico

La Vetta, ph. Nicola Colella, attico

La Vetta, ph. Nicola Colella, attico, sala da pranzo vista dalla camera da letto principale
Gli appartamenti, disposti su sei piani, si declinano in tipologie diverse fino alle penthouse. A fare la differenza è la cura dei dettagli: tre palette cromatiche - Red Berries, Velvet Blue, Sugar Gray - ispirate alla vegetazione locale, arredi su misura, materiali selezionati non solo per qualità estetica ma anche per le prestazioni in un contesto montano. Gli attici esaltano questo linguaggio con doppie altezze, ampie vetrate e logge che offrono viste ininterrotte sulle Alpi. All'interno, dettagli come spa private e saune trasformano lo spazio domestico in rifugio esclusivo.
A completare la narrazione, alcuni pezzi d'arredo progettati da Park che riportano l'attenzione sull'eccellenza italiana: la maniglia Leva di Dnd, il tavolo Tarsio di Rubinacci che rilegge l'arte dell'intarsio, la sedia da dining Helvetica di Potocco che unisce comfort e misura. Una collezione di oggetti che diventa racconto di artigianalità, ricerca e cura sartoriale. Il progetto di Park non si limita agli interni privati.

La Vetta, ph. Nicola Colella, ski and bike room

La Vetta, ph. Nicola Colella, ski and bike room

La Vetta, ph. Nicola Colella, dettaglio della spa
Le aree comuni - luminose e affacciate sul borgo - sono pensate per il benessere e la socialità: spa con sauna e bagno turco, area fitness, sala yoga, ski e bike room. Spazi in cui il linguaggio tecnico dei materiali si intreccia con il calore del legno, mantenendo quell'equilibrio unico che caratterizza tutto il progetto.

La Vetta, ph. Nicola Colella, sauna

La Vetta, ph. Nicola Colella, sauna

La Vetta, ph. Nicola Colella, sauna

La Vetta, ph. Nicola Colella, spa

La Vetta, ph. Nicola Colella, palestra
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