L'Inps ha pubblicato la circolare che entra nel dettaglio del "bonus mamme" destinato alle lavoratrici, comprese le professioniste, con almeno due figli. Le domande vanno indirizzate all'Inps entro il 9 dicembre 2025.
Il bonus spetta:
- alle madri con due figli fino al compimento dei 10 anni del secondo figlio
- alle madri con tre o più figli fino ai 18 anni del figlio più piccolo (escluse le titolari di contratti a tempo indeterminato)
Possono accedervi lavoratrici dipendenti (pubbliche e private, escluso il lavoro domestico) e autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie, comprese le casse professionali e la Gestione separata dell'Inps. Il reddito da lavoro annuo non deve superare i 40mila euro.
L'importo di 40 euro mensili, esentasse e non rilevante ai fini Isee, verrà erogato dall'Inps in un'unica soluzione a dicembre 2025 (o entro febbraio 2026), coprendo fino a 12 mensilità per un massimo di 480 euro annui.
La circolare specifica che per le lavoratrici autonome il nuovo bonus mamme spetta per i mesi di iscrizione alla Cassa di riferimento nell'anno 2025.
Il beneficio - anche per le professioniste iscritte alla cassa privata di competenza (Inarcassa per le architette) è erogato a domanda dall'INPS.
Il servizio per la presentazione della domanda sarà accessibile attraverso il sito istituzionale inps.it, utilizzando la propria identità digitale (Spid di almeno livello 2, Cie 3.0, Cnd o eIdas) oppure mediante contact center multicanale, contattando il numero verde 803.164 o lo 06 164.164 (da rete mobile a pagamento). In alternativa è possibile rivolgersi agli istituti di patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.
Le domande devono essere presentate entro 40 giorni dalla data di pubblicazione della presente circolare, ossia entro il 9 dicembre. Le lavoratrici per le quali i requisiti si perfezionano successivamente a tale data, possono presentare la domanda entro il 31 gennaio 2026.
Per il prossimo anno la legge di Bilancio 2026 all'esame del Parlamento prevede di innalzare il bonus da 40 a 60 euro mensili.
Il beneficio si aggiunge al bonus bebè che spetta anche alle professioniste. Si tratta un contributo di mille euro una tantum per ciascun figlio nato e per ciascun figlio in affido preadottivo o adottato dopo il 1° gennaio 2025 (si veda l'articolo pubblicato il 30 settembre).
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