L'edificio come scuola-giardino, come architettura che educa attraverso l'esperienza, favorendo l'incontro: ogni aula si apre verso l'esterno, immergendosi nella natura ed ogni spazio punta a diventare un'occasione di dialogo. È questa l'idea principale che ha guidato il progetto per la nuova scuola primaria a Biassono (MB) con cui Sinergo, Superspatial ed Elisa Sirombo si sono aggiudicati il concorso di progettazione bandito dalla provincia di Monza e Brianza.
È il contesto a suggerire l'idea di conformare la scuola come un'aggregazione di padiglioni immersi nel verde. «Una scuola frammentata diffusa nel paesaggio», la definiscono i progettisti. «Il progetto - spiegano i vincitori - si inserisce all'interno di una trama caratterizzata da giardini pubblici e privati, dove l'edilizia storicamente si è sviluppata in stretta relazione con il verde: la Brianza delle ville storiche, dei parchi ornamentali e delle aree agricole che si alternano al costruito».

«Il progetto si configura quindi come un paesaggio educativo - proseguono i vincitori -, che diventa nodo di connessione urbana e ambientale. Attorno ad esso si struttura un sistema di spazi pubblici, giardini e percorsi ciclo-pedonali che rafforzano la relazione tra la cittadella scolastica, il tessuto residenziale circostante e i corridoi verdi che conducono al Parco di Monza». Come richiesto nel documento di indirizzo alla progettazione, il progetto prevede, infatti, una riorganizzazione della viabilità intorno alla scuola, arricchita con una pista ciclo-pedonale, spazi pubblici alberati e percorsi dedicati per pedoni e studenti.

La scuola come cittadella educativa e civica
La scuola viene definita dai vincitori come una «cittadella educativa e civica»: non un unico edificio compatto, bensì un insieme di padiglioni connessi da percorsi, giardini e piazze, che si interfaccia col paesaggio. «La frammentazione dei volumi riflette la morfologia del contesto brianzolo, caratterizzato da edifici di piccola scala immersi nel verde», sottolineano i progettisti.


La scuola è essa stessa un paesaggio naturale a servizio non solo della comunità scolastica, ma di tutta la cittadinanza. «Gli edifici scolastici - spiegano i progettisti -, pur distinti per funzioni, sono tra loro connessi da percorsi coperti che trasformano gli spazi aperti in vere e proprie "stanze di paesaggio". La didattica si diffonde oltre i confini dell'aula tradizionale: i cortili, gli orti, i laboratori all'aperto e le agorà diventano dispositivi educativi che stimolano la socialità, la sperimentazione e l'apprendimento immersivo. La scuola giardino, in questa prospettiva, non è solo luogo di trasmissione del sapere, ma strumento di educazione al paesaggio e alla cittadinanza».
Il progetto dà forma anche ad una nuova piazza che funzionerà da ingresso principale e da spazio pubblico attrezzato: un luogo che funziona da connessione con la vicina scuola media, dando vita ad un unico polo educativo e civico.


«Accanto agli spazi scolastici, il progetto - affermano i vincitori - prevede funzioni civiche e culturali che rendono la scuola un'infrastruttura sociale: la palestra polifunzionale, l'agorà-auditorium, la biblioteca, gli orti, la piazza e il parco delle Generazioni sono pensati come luoghi di apertura, capaci di ospitare eventi sportivi, culturali e ricreativi anche al di fuori dell'orario scolastico. La scuola diventa così un bene comune, nodo di connessione tra educazione, città e comunità».
I due corpi principali ospitanti le attività scolastiche (primo ciclo e classi superiori) sono concepiti con ambienti flessibili, illuminati naturalmente e in costante relazione con gli spazi verdi esterni. L'edificio dei laboratori è dotato di aule attrezzate per arte, scienze e nuove tecnologie, ed anche di spazi all'aperto per la sperimentazione didattica. Le aule possono essere collegate attraverso la movimentazione di pareti mobili in modo da permette la realizzazione di un unico grande ambiente per la sperimentazione di nuove attività didattiche.
Anche la mensa è concepita come un padiglione indipendente immerso nel verde, come luogo di socialità connesso visivamente al giardino. E poi la palestra che, posizionata a ridosso della piazza civica, è dimensionata per attività scolastiche e agonistiche e dotata di spalti per il pubblico. È progettata per funzionare in maniera autonoma, così da poter ospitare eventi sportivi e culturali al di fuori dell'orario scolastico. È inoltre connessa alla piazza da un auditorium all'aperto che può essere utilizzato come spazio per spettacoli o eventi culturali estivi.

«Gli spazi all'aperto sono concepiti come estensione della didattica: giardini didattici, aree giochi, campi sportivi, orti urbani e serre didattiche offrono occasioni di apprendimento esperienziale e di contatto diretto con la natura. Il parco delle Generazioni rappresenta l'estensione a livello urbano del progetto: un giardino pubblico attrezzato che connette la scuola con la città, pensato per essere vissuto anche al di fuori dell'orario scolastico e per favorire l'incontro tra diverse fasce d'età», spiegano sempre i progettisti.
La scuola, in legno e calcestruzzo, è concepita come edificio Nzeb (Nearly zero energy building) e punta alla certificazione Leed.
Graduatoria definitiva
1° classificato Sinergo SpA (mandatario)
mandanti: SUPERSPATIAL srl, Elisa Sirombo
2° classificato Consalez Rossi architetti associati (mandatario)
mandanti: Beatrice Garampelli, Paola Seminati, Tekne SpA, Tekne ESCo srl
3° classificato Pier Currà Architettura (mandatario),
mandanti: Arch. Paolo Prati, Cube srl, In Fire srl, Geol. Alessandro Ratazzi, MMI srl
4° classificato arch. Giuseppe Donato (CDM architetti associati)
arch. Tomaso Macchi Cassi, arch. Paolo Berlanda, ing. Davide Mattivi, ing. Marco Pantano, ing. Alberto Rigoni, dott. Niccolò Crestana
5° classificato RTP Polistudio A.E.S. Società di Ingegneria srl,
mandanti: Dott. Geol. Francesco Serra, Ing. Giuseppe Grigis, Perito Industriale Matteo Albicocco
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