Da sempre conosciuta come uno degli spazi più rappresentativi della città di Lecce, la Galleria Mazzini guarda al futuro con la possibilità di un rilancio integrale, che ne restituirà il ruolo di centralità della vita comunitaria salentina dopo anni di abbandono e atti vandalici.

Realizzata nei primi anni Sessanta, come esempio di unità urbanistica e funzionale tra residenza, servizi e percorsi pubblici, la Galleria nell'ottobre 2024 era stata protagonista di un grande concorso di progettazione che, nel rispetto dei vincoli, puntava al miglioramento della struttura attraverso "idee brillanti e innovative che sapessero rinnovare e valorizzare i suoi spazi".

Il progetto vincitore, firmato dallo studio torinese 2MIX, ha convinto la giuria per la capacità di superare l'attuale condizione di isolamento e sottoutilizzo della galleria, attraverso la sua riconfigurazione da passaggio commerciale introverso a infrastruttura pubblica urbana, capace di estendere e integrare la vitalità della contigua Piazza Mazzini all'interno di un sistema coperto, permeabile e pienamente accessibile. 

"Il concept progettuale - spiegano i progettisti - si fonda sul principio della continuità urbana, intesa sia in termini spaziali che funzionali". 

La Galleria viene così ripensata come una soglia attiva tra spazio aperto e spazio coperto, in grado di ricucire flussi pedonali, usi e percezioni. All'attraversamento è affidato il valore esperienziale e relazionale, che la trasforma in un dispositivo capace di accogliere diverse temporalità e modalità di fruizione, rafforzando il ruolo dello spazio pubblico nella vita quotidiana della città.

La Galleria Mazzini come via pubblica e abitata

Partendo dalla riconfigurazione della galleria come spazio pubblico abitabile, il progetto supera la sua attuale condizione di attraversamento funzionale per restituirle un ruolo attivo nella rete urbana del centro di Lecce.

La galleria viene interpretata come una via pubblica coperta, capace di accogliere pratiche urbane eterogenee e di adattarsi a differenti modalità di uso nel tempo. All'interno dell'impianto, trova spazio una sequenza di spazi flessibili, definiti "momenti", che strutturano la superficie secondo una logica non lineare ma progressiva

I dispositivi urbani a scala intermedia sono pensati per ospitare usi temporanei e riconfigurabili - dal coworking informale alle esposizioni temporanee, dai piccoli eventi culturali ai mercati rionali, fino ad attività per famiglie e micro-spettacoli - contribuendo a costruire un ambiente urbano dinamico e inclusivo, in grado di ampliare la dotazione di spazi collettivi del centro cittadino. 

La definizione di questi ambiti avviene attraverso una strategia architettonica minima e selettiva, orientata alla valorizzazione dell'impianto esistente piuttosto che alla sua sostituzione. La struttura portante e la griglia originaria vengono infatti mantenute e reinterpretate come matrice ordinatrice del progetto, mentre la nuova identità spaziale è affidata a un numero limitato di elementi progettuali dal forte carattere. 

La pavimentazione continua orienta i flussi, il sistema di arredi integrati supporta la flessibilità d'uso degli spazi, e il controsoffitto tecnico cassettonato consente l'organizzazione degli impianti, rafforzando le assialità longitudinali e la leggibilità complessiva dell'ambiente. A questo si aggiunge la sostituzione degli attuali lucernari con due corti a cielo aperto, concepite come vuoti urbani da abitare, che interrompono la continuità dello spazio coperto, introducendo luce naturale, ventilazione e vegetazione nel cuore della galleria e generando pause spaziali capaci di attivare nuove polarità di aggregazione e socialità. Oltre al fattore estetico, quindi, la nuova configurazione favorisce in modo significativo il miglioramento del comfort ambientale e la ridefinizione percettiva dello spazio, progressivamente svincolato dalla condizione di interno chiuso, a favore di un assetto più aperto e urbano

Le immagini di progetto

2MIX architetti

2MIX architetti è uno studio multidisciplinare fondato a Torino nel 2009, con l'obiettivo di mettere in dialogo pratica professionale e ricerca architettonica, combinando competenze specialistiche e saperi multidisciplinari all'interno di un processo unitario. 2MIX Architetti spazia dall'architettura residenziale e commerciale alla progettazione per l'ospitalità e la ristorazione, dal paesaggio alla rigenerazione urbana, affrontando ogni progetto come un'occasione per costruire relazioni significative tra spazio, uso e contesto. 

Nel 2019 lo studio ha avviato A2 - studio di visual research, un laboratorio dedicato alla ricerca visiva e alla comunicazione del progetto, che estende il pensiero architettonico verso nuove forme di rappresentazione e narrazione, rafforzando il dialogo tra progetto, immagine e pubblico.

Crediti del progetto

Concorso nazionale di progettazione per la "Riqualificazione della Galleria Mazzini nel comune di Lecce" 
Progetto Architettonico: 2MIX architetti
Località: Lecce (LE) - Italia
Destinazione: commerciale 
Superficie: 2.150 mq

verbali e graduatoria

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