Rifiuti: in vigore le nuove linee guida del Ministero dell’Ambiente
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha emanato le linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili nel settore dei rifiuti.
Le nuove linee guida in vigore dall’8 giugno scorso, recano tutti i
requisiti che le industrie interessate devono rispettare per ottenere
l’autorizzazione ambientale integrata ex DLgs 59/2005.
Il rilascio dell’autorizzazione integrale ambientale (autorizzazione
che racchiude in un unico atto amministrativo il permesso a rilasciare
inquinanti in aria, acqua, suolo) è infatti fondato sul rispetto delle
migliori tecniche utilizzabili, BAT, Best available techniques, per
ridurre al minimo l’impatto sull’ecosistema.
Le tecniche da utilizzare sono quelle elaborate da una
apposita Commissione ministeriale, composta da esperti in materia e
partecipata anche da rappresentanti del mondo ambientale ed
industriale.
Le BAT individuate riguardano:
– gli impianti per l’eliminazione o il recupero di rifiuti pericolosi;
– gli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani;
– gli impianti per l’eliminazione dei rifiuti non pericolosi.
È stato il decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 a recepire
interamente la direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione
integrata dell’inquinamento, la cosiddetta direttiva IPPC,
Integrated Pollution Prevention and Control che prevede come caposaldo
l’identificazione e l’ utilizzazione delle BAT anche ai fini del
rilascio dell’ autorizzazione integrale ambientale (autorizzazione che
integra in un unico atto amministrativo il permesso a rilasciare
inquinanti in aria, acqua, suolo).
La Commissione per l’individuazione delle migliori tecniche disponibili
prevista dall’art. 4, comma 2 del DLgs 59/2005 è stata istituita con Dm
15 febbraio 2007 e finora ha emanato alcune linee relative a specifiche
tipologie di impianti.
Si tratta di quelle emanate mediante il Dm Ambiente 31 gennaio 2005 e vi rientrano:
– le attività energetiche relative alle cokerie;
– le attività di produzione e trasformazione dei metalli (arrostimento
o sinterizzazione di minerali metallici compresi i minerali solforati;
produzione di ghisa o acciaio, trasformazione di metalli ferrosi,
fonderie di metalli ferrosi)
– altre attività industriali destinati alla fabbricazione di pasta per
carta a partire dal legno o da altre materie fibrose, di carta e
cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno.
Quelle emanate dal DM Ambiente 29 gennaio 2007 riguardano invece
l’individuazione e l’utilizzazione delle migliorie tecniche
disponibili, in materia di allevamenti, macelli e trattamento di
carcasse.
Il Dm Ambiente 29 gennaio 2007 ha identificato le BAT relative ai
settori di fabbricazione di vetro, fritte vetrose e prodotti ceramici,
mentre il DM Ambiente 29 gennaio 2007 ha emanato le linee guida per
l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili,
in materia di raffinerie.
Vedi (in formato .PDF)
pubblicato in data: 26/06/2007