Sidera, la nuova sede direzionale di CIA Conad firmata tissellistudioarchitetti

AGC Flat Glass Italia contribuisce alla caratterizzazione dell’involucro

Una costruzione distesa sul terreno al centro di una riqualificazione che investe anche il contesto circostante quella della nuova sede direzionale del gruppo CIA Conad. Caratterizzata da una sapiente gestione dell’involucro da parte di tissellistudioarchitetti, il complesso si presenta dinamico e mutevole: fronti e coperture, in parte trasparenti in parte schermati, sfruttano le qualità selettive delle vetrate AGC per un controllo solare atto alla salvaguardia del comfort indoor e all’ottimizzazione del consumo energetico.

pubblicato il: 24/02/2025

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AGC Flat Glass Italia è tra i protagonisti del progetto Sidera, la nuova sede direzionale del gruppo CIA Conad, cooperativa di riferimento nella grande distribuzione italiana.

Il progetto si sviluppa ai margini di Forlì, in un’area produttiva vicina al casello autostradale, ai bordi dell’antica centuriazione romana, e si pone come un importante intervento di rigenerazione urbana che coinvolge il territorio nella sua totalità.

Ideata da tissellistudioarchitetti, Sidera rappresenta una risposta a un contesto privo di identità e valore architettonico coniugando la costruzione della nuova sede con la piantumazione di oltre 300 alberi e 22.000 piante in una perfetta integrazione fra intenti e risorse.

Forme armoniche

L’approccio di tissellistudioarchitetti è di tipo pragmatico: il progetto si conforma secondo le esigenze della funzione, espresse dalla committenza, adagiandosi in modo armonico sul terreno.

La pianta si sviluppa seguendo un andamento orizzontale, 100 metri di lunghezza contro 30 di altezza, e “assorbe” un basamento di terreno alto circa 3 metri.

L’eterno del complesso è caratterizzato essenzialmente da tre materiali: alluminio (6 km di pinne verticali), cemento pigmentato nero e vetro (circa 5.000 m² di superficie).

Una pelle di trasparente avvolge l’intero edificio, sapientemente protetta da lame di alluminio frangisole che riflettono in modo dinamico la luce naturale, secondo le stagioni, le ore della giornata e le condizioni atmosferiche, ombreggiano gli interni e ottimizzando l’ingresso della luce naturale.

Interno in continuità con l’esterno

All’interno, “l’edificio doveva garantire massima flessibilità nella configurazione degli uffici, evitando la formula dell’open space ma, al contrario, organizzando spazi lavorativi esclusivi per uno o due persone”, raccontano gli architetti, distribuendo su un unico livello ognuno dei sei dipartimenti in cui si articola l’azienda.

Il progetto doveva prevedere, inoltre, una sala assemblee da 200 posti e uno spazio refettorio “che potesse essere convertito in spazio per ufficio qualora necessario”, concludono.

Il progetto segue i principi della Neuro Architettura per creare un ambiente lavorativo ottimale: la luce naturale è calibrata, l’aria purificata e la vista proiettata verso il verde all’esterno; ogni elemento è studiato per stimolare benessere psicofisico e produttività, con un’organizzazione degli spazi che combina rigore funzionale e dinamismo.

Facciate a controllo solare AGC

Le facciate trasparenti sono state realizzate con vetrate a triplo vetro con, all’esterno, una lastra a controllo solare Stopray Smart 51/33 di AGC. Si tratta di un prodotto progettato per offrire un equilibrio ottimale tra il controllo solare e la trasmissione luminosa: una soluzione che permette di ottenere ambienti interni ricchi di luce naturale e, al contempo, protetti dal surriscaldamento, al fine di ottimizzare il consumo energetico complessivo.

A seconda dei requisiti dell’edificio, ciascun prodotto Stopray Smart consente al trasformatore di tenerlo come vetro ricotto oppure di temprarlo. In entrambi i casi, il vetro garantisce sempre le medesime prestazioni in termini energetici, luminosi e di isolamento. La proposta di un solo prodotto adatto a due impieghi presenta il vantaggio di ridurre le esigenze di stoccaggio.

Il quinto prospetto

Aspetto su cui i progettisti hanno dedicato la massima attenzione è il disegno delle coperture, inteso come “il quinto prospetto” del complesso.

La scelta si è orientata traendo ispirazione dal tema vernacolare del tetto a falde, di per sé inedita in un contesto industriale: sei falde inclinate impiegano tre grandi lucernai come anelli di congiunzione, “alla ricerca di un dialogo virtuoso con lo skyline degli Appennini circostanti” secondo le intenzioni di tissellistudioarchitetti.

Per la copertura è stato utilizzato sempre un vetro a controllo solare AGC, ma caratterizzato da un aspetto estetico di colore Gold. Si tratta di un materiale non standard realizzato appositamente per il progetto.