Carla Tolomeo e le sedute d’arte più famose al mondo

Sete, velluti pregiati e un estro senza pari sono le caratteristiche di queste sedute scultura

Di Camilla Turchetti

Pittrice, scrittrice e scultrice, nonché grande appassionata di letteratura e da qualche tempo anche falegname e tappezziere: «tutto ciò che è manualità e invenzione mi appartiene», racconta l’artista. Le sue Sedie-scultura hanno fatto il giro del mondo.


Si chiama Carla Tolomeo, nell’ambito degli artisti della sua generazione, Carla Tolomeo è un personaggio “diverso” e la sua storia si svolge tra ricerche e intuizioni geniali che le hanno permesso di spaziare tra pittura, scultura e scrittura, quasi a dimostrazione che non esiste un vero confine tra le espressioni d’arte. Ha dipinto ed esposto i suoi quadri fino al 1997, in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Dopo la sua ultima mostra a Londra, “Omaggio a Leonardo” alle Leicester’s Galleries, ha sorpreso i suoi collezionisti creando le Sedie-Sculture. La sua filosofia e la mutazione-trasformazione da oggetto qualunque a oggetto d’arte, inizia dal più banale e domestico: la Sedia appunto.


Carla Tolomeo spiega “c’è il mondo e poi c’è quello che inventi, che costruisci a tua misura”, il suo.
Per creare deve emozionarsi, il lavoro per lei, è gioia e passione, ma anche un modo per fare nuovi incontri. Ad ispirare l’artista è la natura che si trasforma: è connaturata alla sua vita. Quando era bambina, il primo giorno di primavera sua mamma la portava a cercare le viole. E il primo giorno d’inverno si andava a sciare. I suoi temi si ripresentano in quasi tutte le sue opere: animali assurdi rivisitati, la creazione di un mondo irreale e surreale.
Carla utilizza i materiali del più tradizionale artigianato: legno, ferro, gomma, resinato, una vecchia poltrona e tante idee danno vita alle sue creazioni uniche, geniali e meravigliose.
L’artista però da molta attenzione alla ricerca dei tessuti e delle passamanerie, che per lei hanno l’importanza equivalente dei colori nella pittura. Seta, raso, velluti, lampasso, gobelin, mezzo punto, stuoie, tessuti indiani: ogni sua opera d’arte nasce dalla combinazione di forma e mescolanza di colori.


Ciò che ne scaturisce è qualcosa di sorprendente modernità, se pur intriso di memoria e di valore aggiunto dato dalla caducità delle cose, da quel rinascere dalla polvere, per rinascere in qualcosa di nuovo, di inaspettato e originale.
Nello showroom in via Pordoi, 8 a Baranzate, a due passi da Milano, potete ammirare una delle sue sedie-scultura, per la precisione una poltrona omaggio a Andy Warhol, carica della forte personalità e dell’eleganza di Carla Tolomeo. 

Info: www.theinteriordesign.it/progetto/omaggio-a-andy-warhol/2692

Photo: courtesy TID

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