Un tempo riferimento della comunità lagunare veneziana e oggi luogo abbandonato e inaccessibile, l'Isola di Poveglia offre un panorama incantato e malinconico, una tela bianca su cui giovani architetti possono disegnare in dialogo con il patrimonio storico e culturale italiano.
Così ha preso forma il laboratorio di progettazione del corso di Yacademy in Architettura di Rigenerazione, edizione 2024, che ha fatto della rinomata isola fantasma la propria protagonista.
Curato da Andreas Fries, Senior Partner di Herzog & de Meuron, e María Ángeles Lerín Ruesca, ex Associate dello studio vincitore del premio Pritzker nel 2001 - il design workshop ha dato vita a diverse proposte progettuali elaborate dagli studenti che, divisi in team, hanno reinterpretato l'intervento di riqualificazione dell'isola proposto da Yacademy come sintesi di storia e innovazione, unione di salvaguardia e sostenibilità, esercizio di rigenerazione e riutilizzo, centro di formazione e cultura.
Per molti team è stato fondamentale ripensare i collegamenti dell'isola: il progetto realizzato da Irina Melinte, Karina Priddle, Matilde Fernandes, Paula de Castro Mendes Gomes e Razvan-Ioan Muntean) li utilizza come strumento per garantirne l'accessibilità e rinvigorire il senso di comunità. In modo simile, Isabel Cuerda del Valle e Polyanna Galvao uniscono diversi ambienti, sia accademici che ricreativi, organizzandoli attorno a un'asse centrale; lo scopo è quello di integrare il nuovo con la preesistenza secondo principi di permeabilità e funzionalità.
La proposta di Isabel Cuerda del Valle e Polyanna Galvao
La conservazione del patrimonio storico di Poveglia è stata in effetti un'altra linea guida importante per l'elaborazione dei progetti: la proposta di Maria Belen Miranda, Reinad Zeinati, Solange Thorp e Parmida Mossavarrahmani si focalizza sul dialogo fra gli edifici storici e il landscape design, mentre Marina Bernardi, Rasha Almadi, Jusra Durmishi ed Enrica Micaletto hanno trovato nella rigenerazione inclusiva di Poveglia una personale chiave di lettura.
Sopralluoghi - Isola di Poveglia
La storia non è solo al centro dell'architettura di rigenerazione, ma può diventare una prospettiva privilegiata da cui partire per affrontare molti progetti architettonici. Yacademy, istituto che offre un'ampia offerta formativa verticalizzata sulle più attuali sfide della progettazione contemporanea, e l'Agenzia del Demanio, l'Ente Pubblico Economico che gestisce il patrimonio immobiliare italiano, collaborano da diversi anni per garantire ai giovani progettisti che vogliono approcciarsi a un'esperienza formativa integrale e di eccezione la possibilità di confrontarsi con località uniche e altrimenti inarrivabili.
Similmente all'Isola di Poveglia, il Faro di Gelso, nell'isola di Vulcano nel cuore delle Eolie, l'hangar dismesso di Augusta, affacciato sulle acque siciliane, e il castello medievale di Roccascalegna, incastonato nelle montagne abruzzesi come sospeso fra terra e cielo, sono tutte località di proprietà del Demanio che diventano spunti per i temi di laboratorio della nuova offerta formativa Yacademy.
Dopo una visita sul sito del workshop e seguiti da alcuni dei più grandi interpreti dell'architettura internazionale - da Kengo Kuma & Associates a SANAA passando per Snøhetta - gli studenti dei corsi in Architettura di Rigenerazione, Architecture for Hospitality (un progetto di Cesare Roversi Arredamenti), Architecture for Common Spaces (un progetto di KME) avranno l'opportunità di cimentarsi con questi ambienti suggestivi, ricchi di storia e di mistero.
Abruzzo, Castello medievale di Roccascalegna, provincia di Chieti
Sicilia, Hangar dismesso di Augusta, consorzio comunale di Siracusa,
Sicilia, Faro di Gelso nell'isola di Vulcano, Eolie
Avere accesso a questi luoghi e trarne ispirazione è un'occasione unica per fare esperienza di siti fuori dal comune, dove il tempo si è fermato e la storia esercita il suo fascino antico e immortale. È qui, fra storie e tradizioni, rovine e incantesimi del passato che Yacademy desidera far fiorire la creatività, sensibilità e pragmaticità dei suoi studenti.
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