La quarta dimensione della computer graphics: il gruppo di lavoro è globalizzato

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Morten K. AndersenMorten K. Andersen, Laurea alla Copenhagen Business School nel 2002 e Master in Finanza presso la stessa università, già prima di concludere gli studi inizia l’attività di consulente finanziario (Jyske Bank e EjendomsInvest), che porta avanti dal 1991 al 2003.

Seguendo la passione per grafica e animazione, avvia LazyMask, un servizio di fotoritocco per la mascheratura delle immagini, e, sulla scia del successo dell’iniziativa, lancia LazyMovie, realtà specializzata nel trattamento dei video (rotoscoping e chroma key).

La terza impresa a cui si dedica è LazyAnimation, uno studio di grafica digitale 3D che, come le altre due attività citate, beneficia dell’intuizione di trasferire in outsourcing nelle Filippine la produzione di rendering e prototipi virtuali. Negli ultimi cinque anni ha svolto il ruolo di amministratore delegato di LazyMask, LazyMovie e LazyAnimation, diventate nel tempo unità produttive della Kirk Outourcing ApS. È inoltre membro del consiglio di amministrazione di Open Computing, altro settore – dedicato ai servizi nel campo dell’open source – inserito nella compagnia che gestisce insieme alla sorella Jane

 

Intervista

L’espansione dei mercati rappresenta una minaccia? Designer a basso costo ci invaderanno per sottrarre fino all’ultimo cliente? Al contrario, l’esperienza della LazyAnimation di Morten K. Andersen, giovane imprenditore danese, dimostra che, nel campo della grafica tridimensionale, interagire con colleghi e collaboratori di Paesi emergenti o, in ogni caso, situati a Est, può rappresentare un grosso vantaggio. Tutto sta nel cambiare punto di vista e ritagliarsi il ruolo più adatto. Se è vero che gli specialisti di “India e Corea” garantiscono “talento allo stato puro, entusiasmo, cultura, capacità di comunicare, e spirito imprenditoriale per far crescere gli affari”, agli europei si adatteranno altri ruoli più legati alla pianificazione, al progetto e alla gestione degli aspetti organizzativi…Vi ricorda qualcosa?

1. Che può dirci di LazyAnimation.com? Qual è l’idea alla base?

LazyAnimation.com è una società di medie dimensioni, fondata da me e mia sorella, Jane Kirk Andersen: si occupa di 3d e offre servizi di rendering per l’architettura, di modellazione e animazione di personaggi, prodotti e loghi. L’ufficio direttivo ha sede a Copenhagen, in Danimarca, mentre la produzione si svolge nelle Filippine.

2. Attraverso quale canale siete entrati in contatto con i vostri partner?

Li ho incontrati in occasione di una vacanza nel loro Paese. Ci siamo conosciuti in un villaggio turistico e, be’, l’idea di fare affari insieme è venuta subito fuori. In seguito siamo rimasti in contatto tramite la posta elettronica e Skype.

3. In confronto al mercato dell’Unione Europea, quali sono i vantaggi di collaborare con specialisti del 3d che si trovano nell’Estremo Oriente?

Credo che il vantaggio più grande sia di natura economica: si hanno a disposizione grafici 3d veramente preparati a un costo molto contenuto.

4. La “delocalizzazione” dell’unità operativa si è rivelata cruciale per la vostra crescita?

Direi che è stata davvero fondamentale. La dislocazione del team produttivo è il nostro più grande punto di forza e quindi il fattore chiave della nostra crescita. I clienti non contano solo sulla qualità, ma anche sulla competitività del prezzi.

5. Che livello di istruzione possiedono le persone che realizzano per voi rendering e animazioni? Ci sono architetti fra loro?

La maggior parte dei nostri grafici 3d proviene dalle facoltà di Belle Arti e Architettura. Sì, ci sono architetti che lavorano con noi.

6. Anche il gruppo dirigente comprende degli architetti? Se sì, può indicarci in che cosa consiste il loro principale contributo?

Non ci sono architetti fra i dirigenti. Tuttavia, siamo aperti ai suggerimenti che provengono dal nostro team del 3d.

7. Secondo lei, il mercato del digitale, pensato su scala globale, offre buone prospettive a chi voglia dare vita a una propria impresa?

Credo proprio di sì. Negli anni scorsi, i produttori di hardware e software hanno per lo più abbassato i costi. Abbiamo assistito a guerre dei prezzi avviate dai principali fornitori per agguantare la quota di mercato desiderata. A questo scenario va aggiunta la diffusione di programmi scaricabili gratuitamente da Internet. Mettendo in relazione questo aspetto con il fatto che attualmente un medio computer domestico è in grado di eseguire sofisticati programmi 3d, si capisce che avviare un’impresa di questo tipo richiede oggi un investimento più contenuto. L’industria online fornisce molte opportunità per chiunque aspiri a creare un’impresa. Tutto ciò che bisogna fare è coglierle e commercializzarle.

8. Con quali tipologie di clienti interagite?

In generale, diventano nostri clienti quelli che hanno bisogno del 3d (risata). La maggior parte, comunque, sono architetti.

9. Quali programmi adopera LazyAnimation? Utilizzate software open source?

Adoperiamo 3dsmax, Vue 6, Photoshop, After effects, Poser 6, Autodesk viz 2005 e Autocad. Al momento non utilizziamo programmi open source per il 3d.

10. Attraverso quali strumenti (e-mail, VOIP, teleconferenza…) e in quale lingua avviene il dialogo tra il management e il gruppo di lavoro filippino?

Ho un gruppo di dirigenti nelle Filippine, con cui sono sempre in stretto contatto, soprattutto attraverso la posta elettronica e Skype; di conseguenza, qualsiasi barriera nelle comunicazioni tra il management e gli animatori è eliminata. Ricevo continui aggiornamenti sui progressi di ogni progetto e sulla situazione del mio team di specialisti.

11. Quali aree geografiche potrebbero essere più interessanti per impostare un meccanismo produttivo analogo al vostro?

Nonostante aumentino di numero negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Europa, la maggior parte delle realtà che si occupano di 3d tendono a spostare la produzione in paesi dove i costi sono minori: in Asia, India e Corea sono alcune delle principali destinazioni. Lì è possibile trovare molto talento allo stato puro, entusiasmo, cultura, capacità di comunicare, e spirito imprenditoriale per far crescere gli affari.

12. Qual è il risultato più importante che LazyAnimation ha raggiunto? Quale il prossimo da realizzare?

Secondo me, l’obiettivo più difficile è stato portare LazyAnimation nella piena operatività. L’inizio è sempre difficile, per qualsiasi impresa. Noi abbiamo iniziato senza una preparazione specifica sull’attività che ci apprestavamo a intraprendere, ma dopo molti tentativi e qualche passo falso, ce l’abbiamo fatta. E adesso eccoci qui. Penso che il prossimo traguardo sarà estendere il nostro giro d’affari nel resto d’Europa, dato che la maggior parte dei nostri clienti – a parte qualche eccezione negli Stati Uniti – si trova nei Paesi scandinavi.


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