Architettura, suono e città dei morti: un attaversamento in cuffia nel Cimitero di Modena conduce fino al cubo di Aldo Rossi, cuore tipologico del complesso, con accesso interno per il finale corale.
Domenica 26 ottobre 2025 il Comune di Modena propone "La città dei vivi, la città dei morti": un percorso tra la parte storica e l'intervento moderno di Rossi che riporta al centro l'idea di città nella città. Si cammina, si ascolta, si guarda: la musica diventa chiave di lettura, mentre geometrie, percorrenze e vuoti stabiliscono la misura dell'esperienza.

Foto © Elisa Scapicchio
Il tracciato tiene insieme il Monumentale e San Cataldo come due facce della stessa struttura urbana: da un lato porticati e gerarchie storiche, dall'altro una grammatica elementare che lavora per astrazione e serialità. Qui il corpo principale, a forometria regolare, concentra il senso dell'impianto; la visita mette in evidenza i rapporti — pieni/vuoti, campo/bordo, distanza/prossimità — offrendo a chi progetta un laboratorio all'aperto di tipologia e spazio civico.
L'andamento a tappe alterna soste narrative e interventi musicali dal vivo: quattro musicisti intrecciano Ravel, Mahler, Beethoven e Saint-Saëns in una partitura che accompagna lo sguardo, evidenziando ritmo, allineamenti e proporzioni. Il percorso è concepito per l'ascolto individuale: ciascun partecipante utilizza cellulare e cuffiette audio, seguendo una traccia che si fa via via più interna fino all'epilogo nello spazio rossiiano.
Per tutto il giorno, nel settore nuovo è attiva una cabina d'ascolto che raccoglie memorie e testimonianze dei visitatori: un controcanto al tragitto, in cui la dimensione collettiva si innesta sull'analisi progettuale degli spazi.

LA CITTÀ DEI VIVI, LA CITTÀ DEI MORTI
domenica 26 ottobre 2025, ore 15
Dove: Cimitero di San Cataldo, Modena
+info: [email protected]
pubblicato il: