«Gentle Intervention» è il progetto vincitore del concorso per la riqualificazione di Palazzo Ca' Tron a Venezia

È lo studio FAS(t) di Mosca il vincitore di Waterproof, il concorso internazionale di idee riservato agli under 40 e promosso da Confindustria Venezia Rovigo e dall'Università Iuav per riqualificare Palazzo Ca' Tron, edificio storico veneziano e sede dei corsi di laurea in Urbanistica e pianificazione dell'Iuav.

I progettisti russi (Alexander Ryabskiy, Ksenia Kharitonova, Grigoriy Suzdalev, Yan Tikhonenko, Anastasia Sverdlova, Aleksandra Pshenitsyna, Stepan Dorokhov, Anna Ovchinnikova, Cem Rende, Vider Alexander, Vsevolod Tsitsilin) ricevono un premio di 10mila euro grazie alla loro proposta «Gentle intervention», apprezzata dalla giuria, presieduta da Alfonso Femia, per «la chiarezza del concept e la coerenza nella sua applicazione costruttiva».

Per lo storico Palazzo affacciato sul Canal Grande, i vincitori hanno immaginato delle "piattaforme tecnologiche", ossia delle unità contenenti impianti e dispositivi, che, inserite negli ambienti, ne determinano la funzione. Grazie a questi elementi, rispettosi dell'antico, lo spazio si specializza, dando vita ora ad un auditorium, ora ad una sala espositiva.

Il concorso invitava a dare nuova vita al Palazzo attraverso un progetto che potesse creare uno spazio ibrido, un luogo ideale per stabilire relazioni sinergiche tra gli studenti e il contesto produttivo del territorio. Un'opportunità per riflettere sulla relazione - difficile - tra antico e contemporaneo.Nato dalla volontà di avvicinare il mondo dei professionisti che operano nel campo dell'architettura e del design a quello della produzione manifatturiera, il concorso prevedeva l'inserimento nei progetti di materiali delle storiche aziende del territorio produttivo veneziano per puntare all'innovazione di prodotto e di processo con l'aiuto anche delle figure tecniche messe e a disposizione dalle stesse imprese.

Il progetto di FAS(t)

«L'intervento - si legge nel verdetto della giuria - identifica un ponte diretto tra storia, tradizione e innovazione proponendo non solo una soluzione specifica per Ca' Tron, ma soprattutto un sistema aperto. "Gentle Intervention" infatti si concentra sulla spina verticale pubblica dell'edificio, e da un lato ne fa intuire la possibile ulteriore prosecuzione verso l'alto, dall'altro mostra la possibilità di intervenire in modo simile in altri edifici veneziani».

I progettisti riorganizzano gli accessi al Palazzo, valorizzando gli ingressi dal mare. Inoltre, si concentrano sulle funzioni prevedendo una destinazione d'uso specifica per ogni piano. Per il piano terra immaginano la realizzazione di spazi espositivi, a cui si aggiungono un bookshop e un padiglione vetrato nel giardino, con funzione di bar e di auditorium.

Nei piani superiori l'attenzione è tutta concentrata sugli ampi spazi centrali: su quegli ambienti, denominati portego, tipici dei palazzi veneziani, che si estendono in profondità, dalla facciata verso l'interno dell'edificio, dando vita a grandi sale. I progettisti immaginano di collocarvi nuovi elementi, ossia delle "piattaforme tecniche" sospese alle travi del 1979, aggiunte cioè in un recente intervento. Questi nuovi elementi, che i progettisti chiamano "piattaforme", includono sistemi flessibili di illuminazione, celano impianti di riscaldamento e di raffrescamento o alloggiano dispositivi funzionali ai nuovi usi, come: pareti in vetro pieghevoli che servono all'occorrenza per dividere lo spazio, tende scorrevoli pensate per le esigenze dell'auditorium, e elementi speciali, utili, ad esempio, per l'allestimento di esposizioni.

Al terzo piano la piattaforma diventa un mezzanino inondato dalla luce proveniente dal tetto vetrato, che può essere utilizzato dagli studenti per svolgere workshop. Al secondo piano la piattaforma permette di configurare un auditorium, il cui pavimento è trasformabile e può assumere diverse conformazioni, adattandosi a più esigenze.

Secondo posto

Ad aggiudicarsi il secondo premio, il progetto "A Way Through" dello studio veneziano Barman Architects di Giulio Mangano, Roberta Bartolone, con Claudio Canesso, Giovanni Bellanca.

Terzo posto

Al terzo posto la proposta "Hyaloid Servant", di un gruppo di architetti del Politecnico di Milano: Mehrnaz Rajabi, Tsubasa Hoshi e Hirotaka Sugisaki, guidati da Arian Heidari Afshari.

Menzioni

Le menzioni d'onore vanno ai progetti: "Urban Court" di Jacopo Rossi, Chiara Castelli (assegnata da Lunardelli); "Palace (h)as Linked Rooms" di Lorenzo Lazzari (attribuita da Eurofibre e Oikos); "The Octopus" di Loris Luison e Stefano Longo (assegnata da Fiel). I progetti "Gentle Intervention" e "Hyaloid servant" ricevono anche due menzioni, attribuite rispettivamente dall'impresa Sacaim e dall'azienda Zintek.

LA GIURIA
A valutare le proposte è stata una giuria qualificata, presieduta da Alfonso Femia (cofondatore di Atelier(s) Alfonso Femia) e composta da Luca Battistella (presidente di BattistellArchitetti), Francesco Musco, (docente di Pianificazione urbana e ambientale all'Iuav), Nicola Picco (architetto e segretario dell'Ordine degli Architetti di Venezia), Jana Revedin (presidente dei Global Awards for sustainable architecture), Simone Sfriso (socio di Tamassociati), Aldo Sollazzo (fondatore di Noumena), Mauro Strada (ceo di Steam srl), Valentina Temporin (fondatrice di PopLab), Piergiorgio Tombolan (ceo Tombolan & Associati), Alberto Torsello (direttore di TA Architettura), Jeroen van Ameijde (cofondatore Urban Systems), Carlotta Zucchini (caporedattore di The Plan).

Promotori dell'iniziativa: Eurofibre S.p.A. per i sistemi di isolamento, Fiel Fornasier S.p.A. per il sistema edificio-impianto, Lunardelli est 1967 per i serramenti e le partizioni vetrate, Oikos Venezia S.r.l. per le architetture d'ingresso, Sacaim S.p.A. per la gestione del cantiere, Zintek Srl. per i rivestimenti di involucro.

Il progetto è stato realizzato con il supporto della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare e di Ance Venezia, il coordinamento scientifico dello spinoff di Iuav PoPlab - Laboratorio di Ricerca e Sviluppo sulla manifattura digitale sostenibile con sede a Rovigo - e in partnership con la rivista The Plan.

Mariagrazia Barletta

Gentle Intervention - Free Architects

 

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