Linee guida definitive sugli affidamenti sotto-soglia: rotazione e verifica dei requisiti le maggiori novità

Come vanno verificati i requisiti dell'aggiudicatario nel caso di affidamento diretto. Come si applica nello specifico, il principio di rotazione in caso di affidamenti e inviti. In che modo si effettuano gli inviti quando la stazione appaltante intende avvalersi della facoltà di esclusione delle offerte anomale. Sono questi i punti chiave delle nuove linee guida sugli affidamenti di gare di importo inferiore alla soglia comunitaria, aggiornate al Correttivo al Codice (Dlgs 56 del 2017).

Il testo aggiornato delle linee guida, dopo essere stato sottoposto ad una consultazione pubblica ed avere ricevuto le osservazioni dal Consiglio di Stato, è stato pubblicato, nella versione definitiva, sul sito dell'Anac e sarà in vigore quindici giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale (pubblicazione che deve ancora avvenire).

Le linee guida sugli affidamenti sotto-soglia si applicano ad appalti di lavori, forniture e servizi di importo inferiore alla soglia di rilevanza europea, nei quali sono compresi i servizi di architettura e ingegneria. L'obiettivo del testo è stabilire dei paletti per garantire una diffusa qualità delle procedure, delle indagini di mercato, e della formazione e gestione degli elenchi dei fornitori. E, più in particolare, in seguito al Correttivo e in base a quanto richiesto dal legislatore, con l'aggiornamento si è voluto «semplificare le procedure nel sotto-soglia, garantendo al contempo il rispetto dei principi di legalità a tutela del mercato e della concorrenza», spiega la relazione che accompagna il nuovo testo. 

Il principio di rotazione

La questione del principio di rotazione riguarda gli affidamenti diretti (fino alla soglia dei 40mila euro per lavori, servizi e forniture), e le procedure negoziate fino alla soglia comunitaria per servizi e forniture e fino ad 1 milione di euro per i lavori. 

Viene chiarito che il principio di rotazione degli affidamenti e degli inviti si applica solo nel caso in cui la gara da affidare e l'affidamento immediatamente precedente facciano parte dello stesso settore merceologico. Inoltre, con un apposito regolamento, le stazioni appaltanti possono istituire diverse fasce suddivise per valore economico degli affidamenti, in modo tale da applicare la rotazione solo agli affidamenti (identici o analoghi) che ricadono all'interno della stessa fascia economica. 

Quanto al tema del reinvito all'affidatario uscente, viene confermato l'orientamento precedente.Vige il divieto di invito a procedure dirette all'assegnazione di un appalto, nei confronti del contraente uscente e dell'operatore economico invitato e non affidatario nel precedente affidamento. Questo il principio generale, che, però, può essere derogato in via eccezionale, a condizione che la stazione motivi adeguatamente la scelta, «in considerazione della particolare struttura del mercato e della riscontrata effettiva assenza di alternative, tenuto altresì conto del grado di soddisfazione maturato a conclusione del precedente rapporto contrattuale (esecuzione a regola d'arte e qualità della prestazione, nel rispetto dei tempi e dei costi pattuiti) e della competitività del prezzo offerto rispetto alla media dei prezzi praticati nel settore di mercato di riferimento».

Negli affidamenti di importo inferiore a mille euro, è consentito derogare al principio del divieto di reinvito, motivando sinteticamente la scelta.

Per approfondire:
• Linee guida sugli affidamenti sotto-soglia prima del Correttivo

• Linee guida servizi di architettura e ingegneria: il testo definitivo dopo il Correttivo. Ecco cosa cambia

Controlli per affidamenti diretti

In caso di affidamenti diretti, per appalti di importo al di sotto dei 40mila euro, i controlli sui requisiti dell'affidatario sono differenziati a seconda di precise fasce di valore dell'appalto e semplificati per gli importi più bassi. 

Importi fino a 5mila euro. Per gli affidamenti fino a 5mila euro, che rappresentano circa l'80 per cento degli affidamenti al di sotto dei 40mila euro, la stazione appaltante può procedere alla stipula del contratto sulla base di un'apposita autodichiarazione resa dall'operatore economico dalla quale risulti il possesso dei requisiti di carattere generale (art. 80 del Codice). La stazione appaltante consulta, inoltre, il casellario Anac, acquisisce il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) e, eventualmente, verifica i requisiti stabiliti da leggi speciali per determinate attività da espletarsi nei confronti della pubblica amministrazione. La stazione appaltante, inoltre, può comunque effettuare tutte le verifiche ritenute opportune, oltre ai necessari controlli a campione sulle autocertificazioni acquisite.

Importi superiori a 5mila euro e fino a 20mila euro. Rispetto alla fascia che la precede, quella compresa tra i 5mila e 20mila euro, prevede l'obbligo per le stazioni appaltanti di effettuare le verifiche relative ai requisiti considerati obbligatori dall'art. 57 della Direttiva 2014/24/UE (penale, fiscale, contributivo).

Importi superiori ai 20mila euro. Nella fascia tra 20mila e 40mila, per la stazione appaltante è obbligatoria la verifica di tutti i requisiti generali. 

Inviti e esclusione automatica delle offerte anomale

Per quanto riguarda gli inviti nel caso di ricorso all'esclusione automatica delle offerte anomale, «l'Autorità - viene spiegato nella relazione che accompagna le nuove linee guida - ha ritenuto opportuno conformarsi agli orientamenti già espressi in recenti atti e pareri, nel senso di prevedere, nella lettera di invito, che l'accantonamento delle ali vada mantenuto anche nel calcolo dello scarto aritmetico medio. Il mantenimento dell'accantonamento, come costantemente rilevato dall'Autorità, costituisce, infatti, uno strumento atto ad evitare che le offerte estreme, lontane dai valori di mercato, possano incidere sulla determinazione della soglia».

 di Mariagrazia Barletta

IL TESTO
Linee guida appalti sotto-soglia 

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