Le scuole da loro concepite sono pionieristiche, considerate un modello anche ben oltre i confini nazionali. Le loro idee e realizzazioni (pluripremiate) hanno scosso dalle fondamenta il concetto di luogo pubblico per l'educazione di bambini e ragazzi. La scuola primaria a Ponzano (Treviso) è stata riconosciuta - solo per fare un esempio - come la più innovativa d'Italia dal ministero dell'Ambiente, che le ha assegnato il premio Sfide 2009.

Parliamo dello studio C+S Architects di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, con sedi a Treviso e Londra, che dal 1988 ha iniziato a lavorare sul tema delle scuole in Italia, riconoscendo l'importanza di dover educare le generazioni future in spazi di qualità (lavoro che ha fortemente influenzato l'elaborazione delle nuove direttive del Miur).

L'occasione per ricordare l'impegno dello studio su questo fronte è data dall'inizio dei lavori, nello splendido parco di Villa Paglia ad Alzano Lombardo (Bergamo), per il nuovo centro infanzia progettato, in seguito ad una gara internazionale, appunto dallo studio C+S Architects. Progetto al quale hanno collaborato l'architetto Remo Capitanio (in qualità di direttore dei lavori) e gli studi di ingegneria MCZ e Myallonier di Bergamo.

«Il centro infanzia di Alzano Lombardo è per noi un'occasione per tradurre una parte dell'eredità del territorio e trasformarla in una risorsa per la comunità. La trasformazione del parco di Villa Paglia è una di queste eredità che si trasforma in potenzialità, alla scala urbana, alla scala architettonica e alla scala dell'esperienza fisica dei cittadini», spiegano Cappai e Segantini.

La scuola come un «padiglione prezioso», con interni articolati e inondati di luce

La scuola è pensata come «un padiglione prezioso» - così lo definiscono i progettisti -, innestato nel parco. Un tema, dunque, che si pone al confine tra architettura e paesaggio. All'esterno, grandi vetrate, impreziosite da sottili riquadrature in bronzo, si alternano a superfici rivestite con tessere di ceramica bianca, andando «a riflettere il gioco colorato dei bambini e, allo stesso tempo, il paesaggio e il cambio delle stagioni del giardino secolare».

La semplicità della struttura, ad un unico piano e generata da un parallelepipedo, è solo apparente: dentro, lo spazio è variegato e molto articolato. Il volume è poi "scavato" da due corti interne che permetteranno ai piccoli di stare all'aperto ma in un luogo protetto e privo di pericoli. «La scuola - spiegano i progettisti - esplode all'interno in altezza grazie a una sezione complessa che raccoglie la luce non solo dalle grandi vetrate della facciata, ma anche dalla copertura a shed, memoria della vocazione industriale dell'area bergamasca, che permane come identità di questa terra e che contribuirà a costruire un tassello di continuità nella memoria dei bambini».

Luce, legno e colore rendono vivaci e accoglienti gli ambienti interni, studiati anche in modo da favorire l'inter-visibilità tra tutti gli spazi. Grande attenzione è stata prestata anche al tema dell'acustica.

Efficienza energetica e massima flessibilità per una didattica creativa

La flessibilità funzionale è un altro concetto chiave del progetto. Tutti gli spazi possono essere trasformati facilmente in laboratori per l'arte, spazi per attività digitali e teatrali, palestrine. Lo spazio, dunque, incoraggia gli insegnanti a inventare speciali metodi didattici e a dare sfogo alla propria creatività a vantaggio dell'educazione dei piccoli. La stessa flessibilità, inoltre, permette l'utilizzo della scuola da parte della comunità oltre l'orario scolastico, grazie alla presenza del grande salone vuoto centrale.

L'edificio raggiunge alti livelli di efficienza energetica rappresentando per la comunità di Alzano Lombardo il primo edificio pubblico classificato Nzeb (Nearly zero energy building).

«L'esperienza di questo progetto ci ha dato l'occasione di conoscere un territorio ricco di memoria passata e recente e, grazie all'aiuto dell'architetto Capitanio, con cui abbiamo lavorato in grande sintonia, abbiamo cercato di restituire ai cittadini di Alzano una parte di paesaggio oggi intercluso. Siamo emozionati e onorati di poter lavorare con la comunità di Alzano per prenderci cura delle preziose risorse storiche, artistiche e di paesaggio e restituirle agli abitanti attraverso i bambini», concludono i due architetti.

di Mariagrazia Barletta

C+S ARCHITECTS | C+S, lo studio di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini con sedi a Treviso e Londra, ha costruito negli anni un portfolio ricco di progetti che si confrontano con temi e contesti differenti a scala internazionale lavorando sui temi della ricucitura urbana, del retrofit e dell'edilizia scolastica, alle scale urbana, architettonica e dell'interior, lavorando con clienti pubblici e investitori privati. C+S ha vinto una serie di concorsi di progettazione internazionali e i lavori sono pubblicati nelle più importanti riviste del settore ed esposti al Museo di Arte Moderna a New York, alla Triennale di Milano, alla Biennale di Architettura di Venezia, alla Cité de l'Architecture et du Patrimoine a Parigi, all'Architekturzentrum a Vienna e al RIBA a Londra.
Hanno recentemente esposto in una personale al MIT di Boston. C+S Architects ha vinto il Premio Nazionale BigMat Award 2017, il Premio Speciale della Medaglia d'Oro dell'Architettura Italiana e il Premio In-Opera nel 2012, la selezione al Premio Europeo Mies Van der Rohe nel 2009, il Premio Sfide 2009 del Ministero Italiano dell'Ambiente, la Menzione d'Onore al AR+D Award. Cappai e Segantini hanno tenuto conferenze internazionali al Museo di Arte Moderna di New York, al MIT di Boston, dove sono stati visiting professors e nelle più prestigiose accademie internazionali.

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