Hanno vinto nel 2018 il concorso "RiprogettaMi-Co" indetto da Fondazione Fiera Milano e, nonostante un 2020 difficile, lo studio romano 404DESIGN è riuscito a vedere ultimato il nuovo volto del MiCo-Milano Congressi e la riqualificazione degli spazi del fronte sud.
Il progetto - che oltre alla facciata del Mi.Co. in vetro e lamiera corten, comprende la piazza e l'edificio della guardiania su via Gattamelata e una passerella pedonale di collegamento con viale Eginardo con affaccio sul parco CityLife - è stato realizzato dopo un solo anno di lavori, donando all'intera area fieristico - congressuale  una nuova e riconoscibile identità , perfettamente integrata nel contesto preesistente.
All'interno del quadrante nord-ovest della città , la nuova veste della struttura si fa notare per il linguaggio sobrio e rispettoso nei confronti delle recenti architetture limitrofe firmate da grandi nomi quali di Arata Isozaki, Zaha Hadid e Daniel Libeskind, subentrate dopo la demolizione di alcuni vecchi padiglioni non più utilizzati a scopi fieristici.
In questo modo i fronti di molti edifici, prima racchiusi all'interno del recinto fieristico, si aprono alla città , trasformando quello che era il "retro" in "fronte", in confronto diretto con il nuovo insediamento di CityLife.
© 404DESIGN | fotografia di Filippo Ferrarese
Una nuova cerniera urbana
Il progetto nasce dall'attenta analisi dell'esistente, che qualificava l'area come "ostile" e poco permeabile, senza una chiara distinzione tra flusso pedonale e carrabile.
A partire da queste considerazioni, l'intervento, attraverso poche ma ben definite azioni progettuali, punta a dare ordine a uno spazio che negli ultimi anni ha riacquisito notevole importanza.
In primo luogo, la quota pedonale e quella carrabile vengono distinte, su due differenti livelli, attraverso la realizzazione di un percorso pensile che connetta il fronte di via Gattamelata e quello di Viale Eginardo attraversando la piazza della "Cometa" progettata da Mario Bellini. In questo modo, la nuova porta su via Gattamelata regola e separa i due flussi e definisce una piazza controllata che rappresenta il raccordo tra le due quote della città .
Alle facciate spetta il compito di risolvere i fronti degli edifici, fungendo da involucro per tutti gli elementi tecnici presenti e diventando al contempo scenografia urbana dinamica che si modifica nelle diverse ore del giorno.
I materiali impiegati ricoprono il ruolo fondamentale di elementi identificativi del progetto, caratterizzato da un articolato sistema di facciate in parte opache - in corten - e in parte vetrate, integrato da un sistema di illuminazione attiva che trasforma il prospetto in una superficie multimediale e comunicativa.
Così, insieme alla riorganizzazione dei percorsi e degli spazi esterni, la nuova estetica verticale disegna un nuovo skyline sul fronte del parco, ponendosi come cerniera urbana tra le diverse identità del nuovo quartiere milanese.
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© 404DESIGN | fotografia di Filippo Ferrarese
planimetria
prospetti e sezioni
dettaglio facciata
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CREDITI
progetto: Giuliano Valeri (capogruppo)
con: Alessio Clarizio, Francesca Marino, Silvia Pinci, Lorenzo Procaccini (progettisti)
Camilla Peraino (collaboratore)
fotografia Filippo Ferrarese