Svelati finalmente i vincitori della quarta edizione del Premio italiano di Architettura, l'annuale riconoscimento nato dal sodalizio tra la Triennale di Milano e il Museo MAXXI di Roma che ogni anno collaborano per la valorizzazione dell'architettura italiana, premiando opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia, il cui impegno è rivolto all'innovazione, alla qualità del progetto e al ruolo sociale dell'architettura.

Il Premio per il miglior edificio è vinto dagli architetti Carlo Atzeni, Maurizio Manias, Silvia Mocci, Franceschino Serra per il COMPLESSO PARROCCHIALE E CHIESA DI SANTA CHIARA a Sini (OR), nella parte occidentale della Sardegna, ex-aequo con il progetto S-LAB dello studio ELASTICOFarm a Torino, sede dell'Istituto nazionale di fisica nucleare.

A ricevere il Premio under 35, con il progetto ART PAVILLION M. ad Almere, nei Paesi Bassi, è Studio Ossidiana, mentre il Premio alla Carriera è stato conferito ad AIMARO OREGLIA D'ISOLA, scelto all'unanimità dalla Giuria.

Infine, menzione d'onore a Labics nella categoria "Miglior progetto realizzato negli ultimi 3 anni" per il restauro e ampliamento del Palazzo dei Diamanti di Ferrara, e menzioni speciali ad (ab)Normal e orizzontale.

I progetti dei vincitori e dei finalisti del Premio italiano di Architettura sono riuniti in una mostra in Triennale Milano che resterà aperta dal 14 luglio al 24 settembre 2023.

Le candidature per il Premio al miglior edificio sono state affidate a un gruppo di esperti, nominati da Triennale e MAXXI. Per il Premio under 35, oltre alle segnalazioni degli advisor, era prevista la possibilità di autocandidarsi. Per il Premio alla Carriera l'assegnazione è stata fatta direttamente dalla Giuria.

La giuria internazionale era composta da: Stefano Boeri (Presidente di Triennale Milano) • Nina Bassoli (Curatrice per Architettura, rigenerazione urbana e città di Triennale) • Lorenza Baroncelli (DirettoreMAXXIArchitettura) • Pippo Ciorra (Senior curator MAXXI Architettura) • Matteo Scagnol (MoDusArchitects, vincitore del Premio miglior edificio nel 2022) • Valentina Merz e Lara Monacelli Bani  (Atelier Remoto, vincitore di NXT_MAXXI L'Aquila nel 2022) • Iñaqui Carnicero (Rica Studio) • Giancarlo Mazzanti (studio El Equipo Mazzanti)

foto: © Gianluca Di Ioia

Premio al miglior edificio realizzato negli ultimi 3 anni

COMPLESSO PARROCCHIALE E CHIESA DI SANTA CHIARA A SINI (OR)

di Carlo Atzeni, Maurizio Manias, Silvia Mocci, Franceschino Serra

Per la giuria, il progetto "si colloca nell'area centrale del piccolo abitato di Sini, nella Sardegna interna, con rigore formale e consapevolezza contestuale, cogliendo l'occasione per ricucire una serie di elementi spaziali, espressivi e relazionali del tessuto centrale. Interpretando elementi tipici dell'edilizia spontanea locale e di un'architettura sobria della koiné mediterranea, il progetto agisce in un contesto difficile per rinnovare i nessi di senso con le comunità."

foto: ©Stefano Ferrando - Studio Vetro Blu

S-LAB - SEDE DELL'ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE a TORINO

 di ELASTICOFarm

Un progetto sperimentale, sia dal punto di vista dei materiali che per le tecniche costruttive e la distribuzione dello spazio, premiato dalla giuria come "uno degli esempi più rappresentativi del lavoro di ricerca linguistico-tecnologica dello studio. Conferisce un forte carattere a una tipologia edilizia teoricamente 'generica'trasformandola in occasione di ricerca. L'edificio, infatti, trasforma latecnologia tradizionale per gli edifici produttivi, la prefabbricazione pesante in cemento armato, in un'occasione di sperimentazione a tutto campo nella sua relazione con il contesto, e nelle sue declinazioni ambientali, atmosferiche, percettive e paesaggistiche"

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foto: ©Anna Positano, ©Gaia Cambiaggi_Studio Campo

Premio al miglior Giovane Progettista under 35

→ Art Pavillion M.(Almere, Paesi Bassi, 2022) | Studio Ossidiana

Tra gli attori protagonisti del Padiglione Italia, all'interno della Biennale di Venezia in corso, Studio Ossidiana conquista l'attenzione con il progetto del 2022 Art Pavillion M., che per la giuria "coniuga in un unico gesto sintetico le principali caratteristiche del lavoro dello studio, avviato con grandechiarezza seppur da pochi anni, tra ricerca formale e indagine sensibile sui temi ambientali e di relazione interspecie dell'architettura e del paesaggio."

foto: ©Riccardo de Vecchi

Premio alla Carriera ad Aimaro Oreglia d'Isola

Classe 1928, Aimaro Oreglia d'Isola ha ricevuto il premio dalla giuria con la seguente motivazione:

"La carriera di Aimaro Oreglia d'Isola ha nutrito il dibattito architettonico intorno ai temi del rapporto tra modernità e tradizione, naturale e artificiale, territorio e paesaggio, per tutta la seconda metà del Novecento, traghettandoli fino ad oggi, dove ci appaiono più che mai attuali. L'originalità dello studio si impone fin dai primi anni di attività, per arrivare ben presto a scatenare un intenso dibattito a livello internazionale sul senso dell'architettura moderna rispetto alla storia e alle culture locali. Unitamente all'intensa attività accademica e al valore del disegno che costituisce a sua volta un ulteriore percorso di ricerca parallelo, il pensiero e la pratica di Aimaro Oreglia d'Isola hanno dato e continuano a dare un contributo decisivo all'architettura, intesa come palinsesto culturale e come paesaggio."

Borsa Valori, Torino, 1952-56 (Foto: Archivio Gabetti e Isola)

Concorso a inviti per il Padiglione Italia, Biennale di Venezia, 1988 (Archivio Gabetti e Isola)

Menzioni d'onore a Labics, (ab)normal e Orizzontale

Non è mancata la menzione ad uno degli interventi più significativi di quest'anno, il progetto di restauro, valorizzazione e ampliamento del Palazzo dei Diamanti firmato dallo studio romano Labics a Ferrara, evidenziandone "l'esempio virtuoso di intervento architettonico come strumento di rilettura e attualizzazione funzionale e culturale di un edificio storico di enorme valore. Il progetto merita il riconoscimento non solo per la sua qualità intrinseca ma anche per essersi affermato nonostante la presenza dei pregiudizi e resistenze pseudo-preservazionisteche ha dovuto affrontare."

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foto: © Marco Cappelletti

Infine, menzioni anche alle installazioni Paraphernalia dello studio toscano (ab)Normal e a More with Less di orizzontale collocata spazio antistante il MAXXI L'Aquila, entrambi tra i collettivi coinvolti nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia di quest'anno.

Paraphernalia dello studio toscano (ab)Normal

More with Less di orizzontale | foto: ©Antonio Di Cecco

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